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L’uomo è un animale religioso per istinto

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di Manuel Carballal dal sito web GnosisyAnomalias traduzione di Nicoletta Marino Versione originale in spagnolo

Gli Dei che Inventarono le Religioni

Completamente ubriaco, il “Custos” (guardiano) di Maximón (o San Simón) ci affianca all’ingresso della lurida stanza, ora trasformata in una cappella improvvisata.

All’interno, un altro “Custode”, ancora più ubriaco, cercava di spiegare la storia di San Simón a un antropologo americano il quale, con la faccia perplessa, annuì silenziosamente, come se potesse capire qualcosa di quello che borbottava la guardia ubriaca del Santo, la cui lingua schioccava in ogni parola.

Conteniamo i nostri sorrisi mentre ci inginocchiamo davanti all’immagine del Santo per rendere omaggio.

Avevamo attraversato tutto il Lago Atitlán per poter fotografare, a Santiago de Atitlán, questo Santo delle prostitute e dell’alcool, venerato con insolita devozione da migliaia di pellegrini che, da tutto il Guatemala, e anche da altri paesi, si recano a Santiago per chiedere i suoi favori.

Per i cristiani, Maximón o San Simón è San Giuda, e la sua devozione è comprensibile come quella di qualsiasi altro santo cattolico, nonostante sia il santo patrono di tali irriverenti piaceri carnali.

Non c’è da stupirsi, quindi, che le guardie del santo, in segno di “devozione”, trascorressero l’intera giornata stringendo in mano la bottiglia di rum, cantando lodi al Santo e bevendo quella spettacolare bevanda.

Quei custodi però non erano solo cristiani, ma appartenevano anche a La Costumbre,

la religione prodotto del sincretismo tra il cristianesimo imposto dai conquistatori spagnoli e la tradizionale religione Maya…

E in risposta alle nostre infinite domande sull’origine di questa tradizione, uno dei custodi, la cui lingua diventava sempre più impastata a causa dell’alcol, ci ha dato la seguente frase…

A Maximón piacciono molto le donne, come gli dei che vennero dal cielo migliaia di anni fa e incontrarono le prime donne Maya, ed è da lì che veniamo…”

Non c’è modo di sapere se quella guardia sbronza stesse parlando spinto solo dalla fantasia e dal rum, oppure fosse consapevole di quello che aveva appena detto.

Ma nella sua frase aveva indicato uno degli enigmi più affascinanti della nostra storia:

l’origine della religione…

Gli Dei che hanno inventato Dio

Nel 1980 venne pubblicato in Spagna un libricino che passò assolutamente inosservato.

Si tratta di The Gods Creators of Religions del Dr. Frederick L. Beynon (pseudonimo).

In questo lavoro, Beynon presenta alcune riflessioni teologiche interessanti e innovative sull’origine dei dogmi su cui è stata costruita la maggior parte delle religioni tradizionali.

Beynon non solo realizza un’esaustiva raccolta di leggende e tradizioni orali di tutte le culture del mondo riguardanti l’origine delle religioni e degli dei “venuti dal cielo” che le hanno create, ma offre anche una reinterpretazione antropologico-sociale dell’aspetto delle teologia nelle culture primitive.

È un dato di fatto che la prima forma di culto soprannaturale, o religione primitiva, fu ilculto dei morti.

La consapevolezza della morte nei primi uomini preistorici, e la loro scoperta che la vita fisica ad un certo momento finisce, rappresentò una vera rivoluzione nella loro esistenza.

L’arte, la cultura e ogni espressione sociale in quelle prime tribù preistoriche subirono una vera rivoluzione con la scoperta della morte.

E così nacque una prima forma di religione naturale:

Il culto dei morti…

Tuttavia, il concetto di “Dio” o di “Dei” è molto più tardo, e nessun tipo di culto sarebbe emerso, a parte quello professato ai defunti, se non secoli dopo.

Per il dottor Frederick Beynon non è ammissibile la catena “teologica” ufficialmente accettata, cioè:

l’uomo primitivo adorava prima i suoi morti, e poi gli spiriti che avrebbero acquisito forme zoomorfe, per poi diventare gli Dei che hanno dato origine alle religioni che oggi conosciamo…

Al contrario, a suo avviso:

l’uomo primitivo non aveva schemi di riferimento, né motivi per compiere il salto spontaneo dal culto degli spiriti, trasformandoli in esseri zoomorfi e ancor meno in esseri venuti dallo spazio, come si riflette in migliaia di leggende indigene in tutto il pianeta…

Dato il postulato universalmente riconosciuto in tutte le facoltà teologiche del mondo, che,

“l’uomo è un animale religioso per istinto“,

…Beynon assicura che l’uomo primitivo, in quanto “animale evoluto” quale era, aveva solo due istinti naturali:

  • la riproduzione
  • la conservazione

A suo avviso, l’uomo delle caverne adorava i suoi morti quando incontrava spontaneamente il fenomeno della morte dei suoi compagni nel suo habitat naturale, ma non aveva la capacità intellettuale per inventare le complesse teologie e cosmologie che accompagnano il culto di numerosi dei primitivi.

Così,

da dove vengono questi culti degli dei primitivi…?

Revisionismo teologico

Non era la prima volta che partecipavamo ad un rituale di Palo Mayombe.

Nei precedenti viaggi a Cuba avevamo avuto l’infinita fortuna di diventare amici di una famosa Palera e Santera cubana che ci aveva aperto, un po’, le porte dell’autentica religione afroamericana.

E dico autentico, perché purtroppo a Cuba esistono tanti pseudo-santeros che, per una buona manciata di dollari, ci permetteranno di assistere a pseudo-rituali pseudo-religiosi, in cui un gruppo di attori drammatizzerà pseudo-invocazioni agli ancestrali Dei, alle nostre macchine fotografiche.

In questa occasione la nostra “madrina” ci ha permesso di assistere a parte di un antico rito segreto di iniziazione a Palo Monteo Regla Conga che sarebbe durato 7 giorni.

Abbiamo potuto partecipare solo un giorno.

Ho dovuto sottopormi ad un altro tipo di rituale e in nessun momento ci è stato permesso di scattare fotografie o registrare video, il che indica che eravamo di fronte ad una vera celebrazione religiosa e non ad uno spettacolo per turisti.

Ma la cosa più interessante è che in questa celebrazione si riunivano i personaggi più antichi, “padrini e madrine” di quel consiglio palero (società o gruppo) di Cienfuegos.

E dopo il culto religioso e le invocazioni agli Dei, che sono stati i più spettacolari che ho visto finora per il gran numero di possedimenti e di “cavalcate” che gli Dei facevano, abbiamo potuto parlare con i “teologi” di questa antica religione.

Come ci rivelano quegli anziani “padrini e madrine” – alcuni quasi novantenni – dell’antica religione conga(che era già antica quando gli schiavisti cristiani iniziarono la tratta degli schiavi in Africa 5 secoli fa):

le ultime ricerche storiche su questa religione stanno portando scoperte sorprendenti che potrebbero, in futuro, costringerci a riconsiderare l’origine della religione africana.

Vi spiego…

I babalao (babalawo) non rappresentano solo la più alta gerarchia della religione afro-americana.

Non solo, in quanto “figli di Orula” hanno la capacità di conoscere eventi invisibili e di comunicare direttamente con gli dei del pantheon yoruba.

Non solo sono praticanti di diverse tecniche divinatorie, ma sono anche studiosi e ricercatori teorici la cui formazione culturale e teologica può durare tutta la vita.

E sono proprio questi babalao che, attraverso ricerche bibliografiche o anche viaggiando in Nigeria o in Angola, studiano storicamente e antropologicamente l’origine della religione africana.

La cosa sorprendente, come ci raccontarono quegli anziani, è che recentemente erano stati scoperti manoscritti antichissimi (nelle “libretas” che hanno tutti i santero sei babalao…) in cui si parla della,

presenza di “uomini bianchi” sconosciuti, molto prima dell’arrivo degli schiavisti spagnoli, olandesi o portoghesi nel continente africano, all’origine stessa della religione africana.

In questo momento i babalao cubani esprimono il loro sconcerto per questa sorprendente scoperta:

Chi erano quegli uomini bianchi menzionati nell’origine della religione afroamericana?

Europei?

O forse gli stessi uomini bianchi menzionati in altre antiche tradizioni come i creatori della religione?

Sincronicità archeologiche

Impossibile accedere a quel luogo in macchina.

Nemmeno nel più potente 4×4. Quindi, come generazioni fa, rimanevano solo due mezzi di trasporto possibili, a piedi o a cavallo.

E durante questo viaggio alla ricerca dell’origine delle religioni, attraverso diversi paesi del mondo, il cavallo finì per diventare un alleato essenziale.

Allo stesso modo in cui avevamo potuto accedere alle antiche enclave religiose di Petra (Giordania), Africa centrale, Egitto, Haiti, Cuba, ecc., anche in questa occasione il cavallo sarebbe stato l’unico mezzo di trasporto che avrebbe permesso al viaggiatore di accedi alle insolite incisioni petroglifi dell’isola di Ometepe, in Nicaragua.

In macchina fino alla costa, in barca fino all’isola e ora, finalmente, ci siamo ritrovati con alcuni dei petroglifi più affascinanti e sconosciuti al mondo.

Sconosciute, soprattutto, perché queste incisioni su pietra sono nascoste dagli indigeni agli occhi stranieri, poiché alcune delle pietre incise più piccole sono già state rubate dai famigerati turisti che vedono questa eredità ancestrale dei nostri antichi come un divertente souvenir.

Quando, dopo aver attraversato le frondose foreste nicaraguensi di Ometepe, abbiamo raggiunto quelle rocce, la nostra guida (un giovane nativo) ha spostato cespugli e cespugli per rivelare quegli insoliti petroglifi.

Dopo averli fotografati, misurati e copiati, li ricoprii di nuovo.

In questo modo è assolutamente impossibile per qualsiasi straniero scoprire i petroglifi di Ometepe senza l’aiuto di un indigeno che conosca perfettamente l’esatta posizione di ogni pietra incisa.

In questi disegni si possono vedere alcuni antichi calendari, o altari di culto degli dei ancestrali, dischi, strani animali sconosciuti o sorprendenti figure antropomorfe e zoomorfe.

Su quest’isola, la più grande del mondo racchiusa in un lago d’acqua dolce, si conservano tradizioni religiose ancestrali identiche a quelle che si possono trovare in alcune tribù dell’Asia, dell’Africa o dell’Europa

Com’è possibile che alcuni di questi petroglifi che rappresentano concetti religiosi siano identici alle incisioni scoperte in altri continenti?

Come è possibile che le leggende sugli “dei delle stelle” siano così coincidenti tra culture così diverse?

E anche di più:

Com’è possibile che gli aborigeni indiani di Ometepe possiedano da migliaia di anni concetti teologici come quello dell’anima immortale, come altre religioni contemporanee?

Astroarcheo-Teologia

Gonzalo Gil Dávila, la nostra guida in questa occasione, è un abile cavaliere.

Non era facile seguirlo quando, quasi al galoppo, si addentrava in quelle foreste e quei rovi.

Durante una delle nostre escursioni a cavallo abbiamo finito anche per mangiare la polvere, e la verità è che una caduta da cavallo è piuttosto dolorosa.

Ma senza dubbio ne è valsa la pena…

Gonzalo Gil è lo scopritore di alcune spettacolari grotte, un tempo abitate dagli indiani Taíno, prima che il colonizzatore spagnolo li facesse scomparire, sostituendoli con schiavi neri, che ancora non compaiono sulle mappe archeologiche.

Sappiamo che siamo stati i primi esseri umani dopo anni, forse secoli, a visitare una di quelle grotte scoperte dalla nostra guida.

E in alcune di esse troviamo incisioni che riflettono strani disegni circolari e discoidali, simili ad altre incisioni scoperte in grotte di tutto il mondo, altra coincidenza…?

Forse è anche un caso che in Africa Centrale abbiamo potuto scoprire che proprio quella forma discoidale è quella presentata, nelle tradizioni indigene, dai “Carri delle Streghe”.

Si tratta di una sorta di veicolo celeste e luminoso, nel quale viaggiano gli spiriti degli antenati, pilastro fondamentale degli antichi culti dei morti in paesi come il Malawi.

Proprio lì, dopo aver interrogato diversi testimoni sulla forma di quei mitici veicoli che, secondo alcuni testimoni contemporanei, solcano ancora oggi i cieli trasportando lo spirito dei morti,

li hanno illustrati mostrandoci un grande cesto di vimini a forma di piattino… un grande disco volante… un disco o un piatto che, ruotando su sé stesso, come una grande spirale, ricorda con sospetto le incisioni petroglifi che Gonzalo Gil ci ha mostrato nelle “sue grotte” ovvero quello che abbiamo potuto vedere sull’isola di Ometepe…

Dove ci porta tutto questo?

  • Tradizioni sugli dei ancestrali che si unirono alle donne della Terra…
  • Prove storiche che attribuiscono agli “uomini” bianchi l’origine delle più antiche religioni africane…
  • Incisioni petroglifi che sembrano rappresentare gli stessi “dei” del Nicaragua, dell’Africa o dell’Asia…
  • Coincidenze teologiche tra culture distanti migliaia di chilometri…
  • Le descrizioni dei “carri delle streghe” che trasportano lo spirito dei morti sono identiche in Africa e in America…

Semplici coincidenze…?

Per autori come il Dr. Frederick L. Beynon questi fatti puntano in un’altra direzione:

Il passaggio tra il culto dei morti e la comparsa delle religioni guidate dagli dei fu un prodotto dell’apparizione fisica e reale di questi personaggi nella vita umana.

Detto più precisamente:

La creazione delle religioni non era il prodotto di un’evoluzione filosofica umana, ma una “imposizione” esercitata da personaggi fisici e reali, che avrebbero interferito nella vita umana, arrivando a relazionarsi carnalmente con i terrestri…

Per questi autori le leggende descrivono un evento assolutamente reale:

la visita di alcuni “dei” bianchi che, come il Maximón di Santiago de Atitlán, si accoppiarono con gli umani, creando una razza che deteneva i primi mandati sociali o morali sotto forma di dogmi religiosi.

Quegli “dei” sarebbero stati gli “inventori” di Dio

Naturalmente l’opinione di Beynon è più che discutibile, tuttavia sempre più astro-archeologi fanno eco a queste teorie, senza però soffermarsi a riflettere sulle terribili implicazioni teologiche e filosofiche che questa remota possibilità implicherebbe…

Dei o demoni?

Attraversare la giungla di Petén, tra il sud del Messico e il nord del Guatemala, è un’esperienza affascinante.

Non solo per la sua ricca flora, né per la sua fauna abbondante e varia, ma perché nelle sue viscere si nascondono più di 3.000 siti archeologici di incalcolabile valore storico.

In molti di questi siti archeologici, gli unici al mondo in cui esistono complessi piramidali gemelli, abbiamo scoperto:

le temibili lapidi e stele erette in onore dei 9 dei degli inferi, in cui i sacerdoti Maya, come facevano più a nord gli Aztechi, sacrificavano brutalmente migliaia di esseri umani in omaggio ai loro dei…

Per i ricercatori messicani o guatemaltechi, specializzati in astro-archeologia, come il dottor Oscar Padilla,

i 9 dei degli inferi non erano entità teologiche astratte o irreali, ma esseri reali che, oltre ad ispirare gli antichi popoli precolombiani a costruire le piramidi, esigevano quei crudeli sacrifici umani sulle stele che abbiamo potuto fotografare nel giungla di El Petén, dove la vittima fu decapitata prima che gli fosse rimosso il cuore.

Inoltre, tra i petroglifi che abbiamo potuto vedere e fotografare in Nicaragua, spiccavano gli altari del dio Miganteot, al quale troppo spesso venivano offerti sanguinosi sacrifici umani.

E la stessa cosa è accaduta in India, in Africa Centrale, in Europa Centrale, ecc…

Si tratta di un’altra inquietante “coincidenza” tra gli dei fondatori di numerose religioni?

Perché gli stessi dei che – secondo la tradizione – fornirono agli antichi Aztechi o Egizi la tecnologia per costruire le piramidi richiedevano sanguinosi sacrifici umani…?

Perché gli dei fondatori delle religioni scelsero il “popolo eletto” come gli Olmechi o gli Ebrei, condannando e perseguitando il resto degli esseri umani?

Perché quei presunti “esseri superiori” che ispirarono concetti come l’anima immortale tra i nativi di Ometepe o dell’Africa nera, acconsentirono alla schiavitù e alla miseria tra i loro “figli umani”?

Le credenze teologiche universali, come la redenzione dal peccato attraverso la penitenza, sono state imposte da “dei” crudeli che si rallegrano del dolore umano?

Se l’origine della religione come la conosciamo non fosse realmente un processo evolutivo naturale, dal culto ancestrale dei morti,

Dove sono le nostre credenze teologiche?

Che valore hanno i nostri sacramenti?

Dove sono i grandi “mistici”?

Cosa possiamo aspettarci dall’aldilà se queste credenze fossero “inventate” dagli dei?

Forse, come suggeriscono alcuni autori, la religione è stata solo uno strumento di manipolazione e controllo dell’umanità fin dalle sue origini?

Forse gli astro-archeologi che ipotizzano che “gli dei” abbiano inventato “Dio” dovrebbero fermarsi a riflettere sulle implicazioni scoraggianti di questa terribile teoria.

Pubblicato sul sito web: https://www.bibliotecapleyades.net/

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Depressione Digitale e Masse Solitarie

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di Mattias Desmet 14 giugno 2023 dal sito web MattiasDesmet traduzione di Nicoletta Marino Versione originale in inglese

La nostra società si sta evolvendo a un ritmo record verso un cosmo digitale, una società in cui la vita è in gran parte digitale.

Nella società digitale del futuro – per certi aspetti,il prossimo futuro – le persone lavorano, fanno festa, giocano e fanno l’amore online, e mangiano persino cibo stampato in digitale.

Gli ultimi sviluppi nel campo dell’Intelligenza Artificiale (AI) ci stanno lentamente preparando ad andare ancora oltre.

Non solo stiamo sostituendo le interazioni umane con quelle digitali;stiamo sostituendo l’umanità stessa.

Il dottore, l’insegnante, l’allenatore, lo psicologo e così via: tutti possono essere sostituiti da un computer…

C’è differenza tra una conversazione reale e una digitale?

C’è differenza tra una conversazione con un essere umano e una conversazione con un sofisticato computer?

Ho passato quindici anni a condurre ricerche sulle conversazioni (reali) tra terapeuti e pazienti.

Mi ha mostrato quanto siano sottili e sublimi le conversazioni reali.

Per fare solo un esempio se una persona smette di parlare, l’altra in genere prende il sopravvento in meno di 0,2 secondi, anche se la prima persona smette di parlare nel mezzo di una frase.

A titolo di confronto: nel traffico, il tempo di reazione è di circa un secondo (quindi cinque volte più lungo).

Nelle conversazioni reali, i corpi delle persone risuonano costantemente l’uno con l’altro.

I muscoli facciali e corporei di chi ascolta si contraggono allo stesso modo di quelli di chi parla e si attivano le stesse aree del cervello. Quando le persone parlano tra loro, formano un sovra-organismo a livello psichico e sottile-fisico.

Sono collegati da una membrana psichica che trasmette impercettibilmente le emozioni più sottili da una persona all’altra.

In questo modo si verifica nell’interlocutore una sorta di empatia spontanea (a meno che la struttura dell’Io non sia estremamente sviluppata, come nella psicopatia).

Ogni (reale) colloquio soddisfa così il primo e primo bisogno primario dell’uomo: la risonanza con l’Altro…

In una conversazione digitale, questa risonanza è compromessa, a causa dei limiti della tecnologia:

piccoli ritardi nella trasmissione del segnale, restrizioni alla libertà di prospettiva, vedere l’altra persona solo parzialmente, e così via…

Proprio per questo, la comunicazione digitale a lungo termine ci lascia spesso con una sensazione di noia e spossatezza.

I nostri corpi si esauriscono in tentativi infruttuosi e costanti di connettersi con il corpo dell’altra persona – un fenomeno che alcuni riferiscono alla depressione digitale

Resta da vedere se la sostituzione di un vero psicologo con una versione AI fornirà una terapia efficace per quel tipo di depressione digitale.

La graduale sostituzione delle situazioni sociali reali con situazioni artificiali negli ultimi secoli e decenni – attraverso l’industrializzazione e la meccanizzazione del lavoro, attraverso l’introduzione di radio, televisione, telefono e internet – ha richiesto un tributo insidioso.

È responsabile del fenomeno psicosociale più distruttivo dell’Illuminismo:

“atomizza” l’essere umano, scollegandolo dal suo ambiente sociale e naturale e immergendolo nella solitudine.

La solitudine ha raggiunto l’apice all’inizio del 21°secolo…

Gli studi immediatamente precedenti alla “crisi del corona” riportano che fino al 40% della popolazione mondiale si sentiva solo. La situazione è diventata così grave che nel 2018 l’ex primo ministro britannico Theresa May ha nominato unministro della solitudine.

Molto più recentemente, negli Stati Uniti, il Surgeon General Vivek Murthy ha emesso un avviso sui pericoli della solitudine combinata con una nuova “Strategia nazionale per promuovere la connessione sociale”:

Fonte

Ma non abbiamo bisogno di ricorrere alle statistiche per sentire la gravità del problema.

Sali sul treno: quasi nessuna parola viene più scambiata tra le persone.

Le nostre menti sono legate a un minuscolo schermo: la connessione digitale ha sostituito il legame umano.

Se saluti casualmente un passante – un modo un tempo ovvio di affermare il legame umano senza altra intenzione – percepirai immediatamente il problema e, possibilmente, una reazione spiacevole in cambio… una domanda non detta di:

“Cosa vuole da me questo idiota…?”

La solitudine e l’atomizzazione non sono solo un problema,

è un problema con enormi conseguenze sociali…

I soggetti isolati e atomizzati tendono, specialmente sotto l’influenza dei media e delle narrazioni dei social media, a fondersi improvvisamente in un nuovo tipo di gruppo:

una massa…

Questo tipo di formazione di gruppo rende le persone radicalmente incapaci di pensare in modo critico alle storie che vengono loro presentate, disposte a sacrificare radicalmente tutto ciò che hanno di più caro e profondamente intolleranti nei confronti di qualsiasi voce che devii da ciò in cui credono le masse.

Le masse del passato (cioè le crociate, la caccia alle streghe, ecc.) erano masse fisiche – le masse consistevano in un gruppo di persone che si riunivano fisicamente.

Le masse attuali, invece, sono costituite da individui che, ciascuno in solitudine digitale, sono infusi dai mass media con rappresentazioni e storie simili.

È questa massa solitaria che, insieme ai suoi leader, costituisce la spina dorsale del sintomo ultimo della nostra società razionalista:

lo stato totalitario…

La grande domanda a cui dobbiamo rispondere come cultura è quindi questa:

  • cosa può trasformare le masse sole in una società nel vero senso della parola – un gruppo di persone collegate da persona a persona… 
  • dove il collettivo non distrugge l’individuo, ma garantisce uno spazio in cui possa fiorire come essere singolare…

Pubblicato sul sito web: https://www.bibliotecapleyades.net/

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by Todd Hayen June 03, 2023 from Off-Guardian Website Spanish version

Le persone in tutto il mondo stanno capendo la necessità (inevitabilità) di una politica della terra bruciata necessaria per effettuare il Grande Reset:

“Qualsiasi leader mondiale dovrà concentrarsi sulla distruzione dell’umanità prima di poter ottenere qualsiasi tipo di controllo mondiale sui suoi abitanti”.

La tecnocrazia creerà una prigione, non un’utopia.

Fonte

È sempre stato sorprendente per me che le persone pensino anche solo per un secondo che il loro governo prenda decisioni per aiutare le persone:

non è mai stato così…!

Se la decisione di un governo aiuta qualcuno, è sempre un effetto collaterale… o un ripensamento o un beneficio collaterale non intenzionale.

L’intento principale è per il potere,il controllo e il denaro… per soddisfare le attività individuali e gli obiettivi dell’élite globale narcisistica/del complesso divino

Chiunque (che risulta essere quasi tutti) che sostiene questo e pensa che il proprio governo, o la propria nazione, stia operando nell’interesse del popolo sta firmando la propria condanna a morte.

“Non essere così negativo, dottor Todd, ci sono anche cose belle nella vita…!”

Oh mio sì, ci sono:

neonati, tramonti, oceani, arte, musica, foreste, cascate, sesso con il tuo amante, cani… milioni di cose…

Ma non è di questo che sto scrivendo in questo momento.

Sto scrivendo della cosa , e del gruppo di cose , che cancellerà tutta quella roba buona dalla faccia della terra. Certo, certo, certo, non sarà per sempre. Il bene prevarrà, ma potrebbero volerci un milione di anni prima che tutto ritorni se lo lasciamo andare adesso .

E penso che valga la pena combattere per preservare ciò che abbiamo.

Inutile dire che le persone hanno sempre seguito i leader. Non sono un antropologo, ma suppongo che anche nei tempi primitivi esistessero capi di tribù, capi, re, regine o qualsiasi altra cosa. Immagino anche che questa disposizione probabilmente abbia funzionato bene il più delle volte.

Le società erano molto unite:

se un leader impazziva, probabilmente era più semplice spingerlo giù da un dirupo da qualche parte…

E considerando quanto fossero diverse le cose allora, probabilmente non c’era tanto incentivo a essere egoisti, assetati di potere, affamati di wampum o strani in altri modi.

Immagino anche che questo tipo di cultura compiacente, se mai è esistita una cosa del genere, non sia durata molto a lungo.

Sono sicuro che le tribù adiacenti avevano alcune cose che i vicini volevano, e sicuramente il tratto fin troppo umano di volere il potere sugli altri non ha impiegato molto a manifestarsi.

Essere il Grand Poobah di molte persone doveva avere lo stesso fascino che ha oggi.

Sono scoppiate le guerre, la discriminazione ha sicuramente alzato la sua brutta testa (“quella tribù laggiù ha il collo più lungo del nostro, uccidiamoli!”), e ovviamente questioni veramente importanti hanno causato conflitti, come il bisogno di cibo, acqua, ecc.

Le cose erano molto peggiori nella storia rispetto ad oggi in molti modi.

Ma le cose in questo senso sono effettivamente migliorate, a mio modesto parere, durante un breve periodo in Occidente.

La creazione di un nuovo paese con nuovi ideali era uno spettacolo per gli occhi alla fine del 1700.

Non credo che nulla di simile, su quella particolare scala, fosse stato tentato nell’esperienza umana post antichità (di cui noi, indipendentemente da ciò che ci è stato detto, sappiamo molto poco).

È stato davvero un grande esperimento:

le nuove colonie del Nord America liberandosi dalle catene della tirannia del re Giorgio III d’Inghilterra…

Il nuovo paese alle prime armi ha creato una Costituzione che all’epoca era davvero stimolante.

Anche i controlli e gli equilibri incorporati in quel governo sono stati stimolanti e si sono tenuti insieme abbastanza bene per un bel po’ di tempo. Ovviamente ci sono sempre problemi, come ci sarebbero con qualsiasi cosa coraggiosa e nuova.

Ma tutto ha funzionato abbastanza bene per un po’ di tempo.

Mi fermerò qui con la lezione di storia, che potrebbe non essere poi così accurata, ma penso che tu abbia capito.

Anche se non sei d’accordo sul fatto che i nuovi Stati Uniti d’America siano stati un lavoro entusiasmante, probabilmente puoi essere d’accordo sul fatto che mettere un uomo, o una donna, a capo di molte persone, non è mai andato così bene.

Prima della presidenza degli Stati Uniti, c’erano ovviamente re e regine. Anche gli Stati Uniti erano preoccupati di avere una sola persona a capo del ramo esecutivo del governo, per paura che fosse troppo simile a una monarchia.

Alcuni continuano (molti in realtà) a credere che la forma di governo degli Stati Uniti sia ancora la migliore , e se certe cose verranno riadattate, gli Stati Uniti continueranno ad essere il più grande paese del mondo.

Io divago…

Ovunque tu sia su quel recinto, devi essere d’accordo sul fatto che le cose sono piuttosto diverse ora rispetto a ciò che i padri fondatori immaginavano.

Perché…? Ci vorrebbe un libro, o più, per affrontare.

Il punto qui è che non possiamo più fidarci che questo sistema sia obiettivo, compassionevole, giusto, benevolo e non egoista e distruttivo.

In effetti, sembra che il sistema stesso si stia svendendo agli interessi stranieri, e l’effettiva sovranità della nazione sia minacciata, e questa minaccia provenga in gran parte dall’interno.

Lo vediamo anche con altre nazioni , che sostanzialmente cedono i loro diritti sovrani come nazione a organizzazioni come l’OMS, o l’ONU, o anche il WEF.

Quello che vediamo è molto simile a guardare un film di fantascienza in cui i cattivi stanno spogliando una nazione di tutto ciò che la rende la “rappresentazione del popolo” in uno schiavo personale egoista di poteri non eletti.

Cosa significa questo?

Bene, se ci pensi davvero, non c’è modo che questo tipo di conquista globale possa mai essere nel migliore interesse degli altri esseri umani che vivono sul pianeta.

Anche se tu potessi avere una potenza mondiale benevola (che è un ossimoro, secondo me) dovresti, proprio per sua natura, governare a grandi linee, cioè, tutto ciò che hai implementato dovrebbe essere implementato per il bene del maggioranza.

Ciò lascia fuori un bel po’ di persone.

Le centinaia di culture diverse e i miliardi di esseri umani che le compongono dovrebbero essere ridotti ad attributi gestibili, diventando sempre più simili gli uni agli altri…

Come suona?

Se hai pensato “prigione” hai vinto il premio.

Guarda culture come la Corea del Nord e avrai un’idea di cosa accadrebbe.

Ed è peggio di così, perché la Corea del Nord non è nata come una cultura diversa, a differenza della diversità dell’intero globo.
E tutto ciò presupponendo che questo sistema mondiale sia benevolo, cosa che sicuramente non lo è.

Ovviamente si presentano come benevoli e, proprio come tutti i leader malvagi immaginari (così come quelli reali nel corso della storia), possono persino credere di essere benevoli.

Ma qualsiasi leader mondiale dovrà concentrarsi sulla distruzione dell’umanità prima di poter ottenere qualsiasi tipo di controllo mondiale sui suoi abitanti.

Questa è semplicemente la natura della bestia.

Lo ripeto:

qualsiasi leader mondiale dovrà concentrarsi sulla distruzione dell’umanitàprima di poter ottenere qualsiasi tipo di controllo mondiale sui suoi abitanti.

Non ci sono due modi per farlo.
E, naturalmente, nella nostra epoca moderna, questa distruzione dell’umanità è un po’ più complessa che costringere letteralmente le persone a conformarsi come facevano ai vecchi tempi.

In questo momento (e questo probabilmente cambierà) la maggior parte dello psyop si realizza attraverso l’adescamento della carota e poi governando con il bastone , o attraverso la paura (prima il bastone, la carota come ricompensa per la conformità) . È lo stesso gioco…

Pubblicato sul sito web: https://www.bibliotecapleyades.net/

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Lasciamo tutto per Dopo, come se il Dopo fosse migliore… Perché non lo capiamo

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Ricevo da Anna Dossena questo messaggio scritto di Samantha e pubblico

GLI ANZIANI: “Sì, ne abbiamo passate tante ma che bella vita abbiamo avuto!”

 _”Siamo nati negli anni 40-50-60″._

 _”Siamo cresciuti negli anni 50-60-70″._

 _”Abbiamo studiato negli anni 60-70-80″._

 _”Ci frequentavamo negli anni 70-80-90.”_

 _”Ci siamo sposati e abbiamo scoperto il mondo negli anni 70-80-90″._

 _”Ci avventurammo negli anni 80-90″_

 _”Ci stabilizzammo negli anni 2000″._

 _”Siamo diventati più saggi negli anni 2010″._

 _”E stiamo andando con decisione verso il 2030″._

 _”Si scopre che abbiamo vissuto OTTO decadi diverse…”_

 _”DUE secoli diversi…”_

 _”DUE millenni diversi…”_

 _”Siamo passati dal telefono con operatore per le chiamate interurbane, alle videochiamate in qualsiasi parte del mondo; siamo passati dai cinema a YouTube, dai dischi in vinile alla musica online, dalle lettere scritte a mano alle email e WhatsApp”._

 _”Dalle partite in diretta alla radio, alla TV in bianco e nero, e poi alla TV HD”._

 _”Siamo andati al Video Club e ora guardiamo Netflix”._

 _”Abbiamo conosciuto i primi computer, schede perforate, dischetti e ora abbiamo gigabyte e megabyte in mano sui nostri telefoni cellulari e IPad”._

 _”Indossammo pantaloncini per tutta la nostra infanzia e poi pantaloni lunghi, stringate, bermuda, ecc.”_

_”Abbiamo evitato la paralisi infantile, la meningite, l’influenza H1N1 e ora il COVID-19″._

 _”Abbiamo guidato su pattini, tricicli, auto inventate, biciclette, motorini, auto a benzina o diesel e ora guidiamo ibridi o elettrici al 100%”._

 _”Sì, ne abbiamo passate tante ma che bella vita abbiamo avuto!”_

 _”Potrebbero classificarci come “essenziali”;  persone nate in quel mondo degli anni Cinquanta, che hanno avuto un’infanzia analogica e un’età adulta digitale”._

 _”Siamo una specie di “Yaa seen-it-all – già visto tutto”._

 _”La nostra generazione ha letteralmente vissuto e testimoniato più di ogni altra in ogni dimensione della vita”._

 _”È la nostra generazione che si è letteralmente adattata al “CAMBIAMENTO”._

 _”Un grande applauso a tutti i membri di una generazione molto speciale, che sarà UNICA”._

IL TEMPO NON SI FERMA

  _”La vita è un compito che ci siamo portati a fare a casa._

_Quando guardi… sono già le sei del pomeriggio;  quando guardi… è già venerdì;  quando si guarda… il mese è finito, quando si guarda… l’anno è finito;  quando si guarda… sono passati 50, 60 e 70 anni!_

       _Quando guardi… non sappiamo più dove sono i nostri amici._

      _Quando guardi… abbiamo perso l’amore della nostra vita e ora è troppo tardi per tornare indietro._

Non smettere di fare qualcosa che ti piace per mancanza di tempo. Non smettere di avere qualcuno al tuo fianco, perché i tuoi figli presto non saranno tuoi e dovrai fare qualcosa con quel tempo rimanente, dove l’unica cosa che ci mancherà sarà lo spazio che può essere goduto solo con i soliti amici. Quel tempo che, purtroppo, non torna mai…”

 _È necessario eliminare il “DOPO”…._

 “DOPO”…

 Ti chiamerò.

 “DOPO”…

 Io faccio.

 “DOPO”…

 lo dico.

 “DOPO”…

 Io cambio.

 _Lasciamo tutto per Dopo, come se il Dopo fosse migliore… Perché non lo capiamo…

 “DOPO”…

 il caffè si raffredda

 “DOPO”…

 la priorità cambia,

 “DOPO”…

 il fascino è perso

 “DOPO”…

 presto si trasforma in tardi,

 “DOPO”…

 la nostalgia passa,

 “DOPO”…

 le cose cambiano,

 “DOPO”…

 i bambini crescono

 “DOPO”…

 la gente invecchia,

 “DOPO”…

 il giorno è notte,

 “DOPO”…

 la vita è finita.

 _Non lasciare niente per Dopo, perché in attesa_ _del Dopo, puoi perdere i migliori momenti, le_ _migliori esperienze, i migliori amici, i più grandi amori._

 _Ricorda che Dopo potrebbe essere tardi._

 Il giorno è oggi!

 _NON SIAMO PIÙ IN UN’ETÀ PER RIMANDARE NULLA._

 _Spero che tu abbia tempo per leggere e poi condividere questo messaggio… oppure lascialo per Dopo e vedrai che non lo condividerai mai!_

 Sempre insieme

 Sempre uniti

 Sempre fratelli

 Sempre amici

 _Passalo ai tuoi dieci migliori amici e a “me” se sono tra loro e vedrai come non tutti  rispondono. Perché lo lasceranno per Dopo._ 

Samantha

®wld

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Transumanesimo evolutivo: la fine della nostra specie così come la conosciamo?

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Wikimedia Commons, Zoltan Istvan Gyurko

Pubblicato da: Gary Barnet 11 Maggio 2023

CS Lewis ha concluso nell’abolizione dell’uomo che più l’uomo guarda nella natura con l’occhio per dominarla e controllarla, più l’uomo stesso è preso prigioniero dalla natura. Questo è inaspettato, ma la conclusione logica è che alla fine si tradurrà nell’abolizione dell’uomo, non della natura.⁃ TN Editor

Singolarità? È un periodo futuro durante il quale il ritmo del cambiamento tecnologico sarà così rapido, il suo impatto così profondo, che la vita umana sarà irreversibilmente trasformata”.
~Ray Kurzweil, La singolarità è vicina: quando gli esseri umani trascendono la biologia

Questo argomento sarà probabilmente molto estraneo alla maggior parte, sarà evitato da molti e certamente offenderà coloro che si aggrappano a un dio o a una religione nella speranza di ottenere la vita eterna, accettando certi dogmi stabiliti in passato da antiche credenze, religioni, chiese , monarchi o governanti. Coloro che dipendono da ciò che attualmente viene chiamato “scienza” potrebbero essere più interessati, ma normalmente non riusciranno a vedere chiaramente come potrebbero, le vere ramificazioni di questo mondo che viene creato oggi. Il detto “vivere in tempi interessanti” assume un nuovo significato date le nostre circostanze e il grande “progresso” dell'”intelligenza artificiale”, la scoperta tecnologica e la spinta al dominio globale, che avvengono tutti contemporaneamente.

Ciò che più tutti tendono a dimenticare è la storia dell’uomo, almeno ciò che si sa o si crede di sapere, a prescindere da quali credenze o dottrine siano accettate. Il nuovo mondo che si apre davanti a noi, visto da una prospettiva tradizionale, moderna o futuristica, è di grande meraviglia. Questo non significa che sia solo buono o cattivo, o solo bello o cattivo, in quanto è molto più complicato di quanto si possa immaginare. Il motivo per cui è così complesso è strettamente dovuto all’ignoto, poiché l’uomo letteralmente non sa nulla di tutto ciò che c’è da sapere, e con la spinta verso la singolarità, il dominio globale e l’intelligenza artificiale di massa, come si può essere certi del risultato?

Coloro che sono propensi a saltare a bordo con l’idea che tutti i cambiamenti e i progressi della mente e del corpo umani, almeno dal punto di vista del miglioramento artificiale di “conoscenza, potenza cerebrale e longevità della vita con mezzi tecnologici, stanno considerando solo il presunto beneficio della vita “eterna” e dell'”intelletto” attraverso mezzi artificiali. Certamente possono esserci e ci sono molti vantaggi nello sbloccare il potere della mente, ma bisogna capire l’intero processo e chi lo controlla.

È facile lasciarsi ingannare guardando solo al vantaggio senza esaminare il processo, e questo potrebbe facilmente diventare un gioco da pazzi data la normale inclinazione umana. Vedere ciò che sta accadendo a causa solo del progresso tecnologico e del “buono” che può portare è probabilmente molto miope. Sarà evidente una società utopica senza guerre e cooperazione? Gli esseri umani saranno programmati per essere super intelligenti e saranno in grado di vivere solo in armonia tra loro? Il risultato sarà il “paradiso” in terra o tutti i fili saranno tirati da una master class di controller? E chi sarà selezionato per vivere o morire in questo nuovo mondo che viene creato?

L’altro lato di questo nuovo mondo può essere visto come una natura completamente distopica. Può l’uomo modificare il proprio essere in modo da vivere al di fuori del regno del naturale a favore del soprannaturale? O questa trasformazione porterà una società mantenuta di droni, che agiscono tutti a causa di un’identità singolare programmata? Può esistere una vera libertà in un mondo di occupanti transumani computerizzati? L’ingegneria biologica attraverso mezzi nanotecnologici può portare a un mondo migliore? Aggiungendo la nanotecnologia a questo processo, che tipo di uomo risulterà? Gli umani esisteranno anche in un mondo in cui le persone sono migliorate artificialmente e controllate da sistemi computerizzati? C’è da chiedersi se si tratta effettivamente di vivere o è un mondo di robot controllati?

In tutto il tempo che l’uomo è stato su questa terra, la sua ascesa dall’inizio, dove la sopravvivenza era l’unico obiettivo perseguito, ai tempi moderni in cui la sopravvivenza può essere lasciata ai progressi scientifici e tecnologici, è stata lenta e incrementale, e il progresso fruttuoso può hanno raggiunto il picco considerando il nostro attuale stato d’essere. Oggi tutto accade alla velocità della luce. L’umanità è sempre stata un disastro e la disumanità è stata evidente nel corso della storia. In questa fase, direi che l’uomo, anche con l’avvento del progresso intellettuale attraverso mezzi tecnologici, ha già raggiunto l’epitome della crescita umana e ora sta abbandonando quasi tutto il bene per sostituirsi con una versione meccanica non umana controllata dai tecnocrati. Potrebbe trattarsi di uno sforzo basato sulla presunta incapacità dell’uomo di raggiungere sempre amore, pace, armonia e conoscenza universali duraturi, con il resto dell’umanità, o potrebbe essere la conclusione molto controllata per sempre cercata dai pochi che scelgono di dominare su tutti gli altri? Questa distinzione è di vitale importanza da comprendere, poiché da dove veniamo è importante tanto quanto dove stiamo andando.

Per quanto avanzata possa sembrare la scienza, la crescita tecnologica e l’intelligenza artificiale, siamo probabilmente molto indietro nella comprensione della realtà dell’effettivo “progresso” che è stato raggiunto e perseguito nel campo della tecnologia. In passato, la maggior parte è rimasta all’oscuro di ciò che è effettivamente noto e di ciò che esiste effettivamente nel presente, poiché la ricerca militare segreta è rimasta sconosciuta, e molti affermerebbero che ciò di cui il “pubblico” è a conoscenza in un dato momento, è indietro di vent’anni. Quanto viene nascosto? Cosa è effettivamente noto e perseguito dall'”élite” di controllo che gestisce il governo e l’esercito? Quanto sono oscuri i loro segreti? Questa trama del transumanesimo evolutivo è molto più avanti di quanto riconosciuto dalle masse?

Per arrivare a questo livello di “pensiero” da parte dei molti, le conquiste dell’uomo, la presunta moralità, la storia e le norme sociali, dovevano essere distrutte e demoralizzate, in modo che la vita artificiale fosse ricercata e desiderata dal gregge. Dato tutto ciò che sta accadendo, l’odio e la divisione assoluti che sono evidenti, la perdita della libertà, la folle spinta al dominio globale e la credenza di massa nell’uguaglianza e nell’uguaglianza, tutto a spese degli altri e della vita stessa, non si può fare a meno ma vedi la scritta sul muro. Per raggiungere questo mondo non umano completamente controllato, tecnologico, computerizzato, un mondo in cui l’esistenza robotica è ritenuta necessaria ed essenziale per la sopravvivenza, la mentalità del gregge deve essere alterata a tal punto, da raggiungere un livello in cui l’abbandono di questa specie è accettato come benefico.

Questa non è fantascienza, questo è un fatto scientifico. Gran parte di ciò che sta accadendo oggi è semplicemente parte del piano per catturare e controllare tutta l’umanità in un sistema tecnocratico. Quando la tecnologia è utile e utile, e ha lo scopo di alleviare il dolore e la sofferenza, o rendere la vita migliore e più efficiente, allora le persone possono goderne la prosperità, ma quando questa stessa tecnologia viene usata per disumanizzare la società, per trasformare le persone in macchine, per prolungare artificialmente la vita in modo senza vita, stiamo meglio o stiamo distruggendo la nostra stessa esistenza? Ognuno di voi deve decidere fino a che punto è disposto a spingersi in questo esperimento umano.

Sembra che si riduca al controllo. In un mondo di finzione, dove si vive per sempre come una macchina, chi controllerà il macchinario della vita? Accettare il transumanesimo significa accettare il controllo; Credo che questa sia la conclusione ovvia. I pochi controlleranno i molti in un mondo di robot? L’amore, la compassione, l’empatia, la gioia e la natura esisteranno in un mondo del genere?

Gli esseri umani hanno consapevolezza spirituale e una comprensione cosciente della vita dall’esterno o dall’interno? Questa è una domanda a cui non è mai stata data una risposta adeguata a mio avviso, indipendentemente dalla moltitudine di sistemi di credenze che affermano il contrario. E se è così, possiamo conservare quell’energia mentale interiore in un corpo e una mente non biologici creati con mezzi artificiali? In realtà, nessuno lo sa per certo e non può farlo in questa fase del gioco. Le proprie convinzioni sono le sue, ma nessuno fino ad oggi ha mai trovato o dimostrato il significato di tutta la vita. Qualcuno crede davvero, però, che rendere gli esseri umani non umani farà avanzare quella particolare conoscenza? Non sembra così, ma capisci che il controllo è la chiave. I computer non sono umani, ma sono controllati dagli umani. Se mai fosse il contrario, l’umanità sarebbe sopravvissuta?

Leggi la storia completa qui …

Pubblicato sul sito web: https://it.technocracy.news/

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