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I liberi pensatori sono mentalmente liberi?

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psicofarmaci

I liberi pensatori sono mentalmente liberi?
Natsman.sovereignsocity.com
– 16 settembre 2010 di Mark Nesmann
A cura di Silvio De Fanti

Metti
in dubbio l’autorità? Non riesci ad accettare la saggezza
convenzionale? Vai in collera quando senti un politico fare una promessa
e sai che non potrà mantenerla?

Se sì, stando alla più recente revisione del Manuale Diagnostico e
Statistico dei Disordini Mentali
(DSM), potresti essere mentalmente
malato. In questa revisione, gli psichiatri sperano di aggiungere
dozzine di nuovi disordini mentali. Sfortunatamente, molte delle
cosiddette malattie hanno come bersaglio persone che semplicemente
pensano o si comportano differentemente dalla maggioranza della
popolazione.

Un
caso esemplare è "il disordine oppositivo provocatorio (ODD)".
Il DSM definisce l’ODD come "un persistente modello di
comportamento disobbediente, ostile e insolente verso le figure di
autorità". I sintomi includono l’andare in collera, dar fastidio
alla gente ed essere "permalosi". Altri "disordini"
includono comportamento antisociale, arroganza, cinismo e narcisismo.
Sembra che molti dei miei lettori ne soffrano!

Mentre
la diagnosi delle "vittime" di ODD si focalizza sui bambini,
non c’è nessuna ragione per cui l’ODD non possa esistere negli adulti.
Infatti, l’ODD può evolvere nel "disordine della condotta (CD)",
che il DSM definisce come "quello in cui i diritti degli altri o le
norme sociali sono violate".

Oh – Oh. Dunque anche la violazione di "norme sociali" è ora
una malattia mentale.

Vediamo
di unire i puntini. C’è una lunga e sordida storia di governi che usano
la psichiatria per la repressione sociale. In Unione Sovietica centinaia
di prigionieri politici furono detenuti in ospedali mentali. Lì,
venivano isolati dagli amici e dalla famiglia e, in molti casi, medicati
forzatamente. La Germania nazista si è spinta ben oltre: ha assassinato
più di 180.000 pazienti psichiatrici.
Le leggi in molti stati permettono che enti di assistenza in difesa del
bambino curino forzatamente i tuoi figli. Infatti, se manchi di
somministrare farmaci prescritti da un medico o manchi di sottoporre i
tuoi figli alle vaccinazioni, te li possono togliere e affidare a un
istituto.

Come
osservava il Washington Post: "Se
un Mozart di 7 anni avesse cercato di comporre i suoi concerti oggi,
sarebbe stato diagnosticato di disordine di iperattività e curato fino
alla sterile normalità
."

La conversione delle differenze di personalità in disordini
psichiatrici e la cura forzata dei bambini, è una tendenza pericolosa.
Si tratta solo di un breve passo estendere queste leggi agli adulti che
hanno una serie di "comportamenti negativi, insolenti, disobbedienti e ostili verso le
figure di autorità
".

Io
preferirei un approccio differente: istituzionalizzare gli psichiatri
che se ne sono usciti con questi nuovi disordini, abituarli a vivere
secondo le norme del buon senso. Forse possiamo chiamare la loro
condizione "psicosi da sovramedicazione". Così quelli di noi
con l’ODD, il CD (o che semplicemente non amano che il governo dica loro
come vivere le proprie vite) potremmo respirare più facilmente.

Il CCDU raccomanda di informarsi attentamente, di non accettare facili
diagnosi psichiatriche sia per se stessi che per i propri figli, ma
richiedere accurate analisi mediche.

Silvio
De Fanti

Vicepresidente del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus

manipolazione

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Controllo
mentale

Noam Chomsky ha elaborato
la lista delle
10 strategie della manipolazione attraverso i mass media.

Noam
Chomsky –
Tratto da www.vocidallastrada.com

1-La
strategia della distrazione

L’elemento
primordiale del controllo sociale  è la strategia della
distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai
problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed
economiche, attraverso la tecnica del diluvio o ino
ndazioni
di continue distrazioni e di informazioni insignificanti.

La strategia della distrazione è anche indispensabile
per impedire al pubblico d’
interessarsi
alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la
psicologia, la neurobiologi
a e la cibernetica. Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali,
imprigionata da temi senza vera importanza.

Mantenere
il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per
pensare, di ritorno alla fattoria come gli al
tri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).

2-
Creare problemi e poi offrire le soluzioni.

Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”. Si crea un problema, una
“situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del
pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si
desiderano far accettare. Ad esempio: lascia
re che
si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati
sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla
sicurezza e le politiche a discapito della libertà. O anche: creare una
crisi economica per far accettare come un male necessario la
retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi
pubblici.

3- La
strategia della gradualità.

Per far accettare una misura inaccettabile, basta
applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. E’
in
questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove
(neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni ‘80 e
‘90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità,
disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi
dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se
fossero state applicate in una sola volta.

4- La
strategia del differire.

Un altro modo per far accettare una decisione
impopolare è quella di presentarla come
“dolorosa
e necessaria”, ot
tenendo
l’
accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura. E’
più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato.
Prima, perché lo sforzo
non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la
massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che
“tutto
andrà meglio domani”
e che
il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. Questo dà più tempo
al pubblico per abituarsi all’
idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando
arriva il momento.

5-
Rivolgersi al pubblico come ai bambini.

La maggior parte della pubblicità diretta al gran
pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione
particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo
spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale.
Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare
un tono infantile. Perché? “
Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora,
in base alla suggestionabilità, lei tenderà,
con certa probabilità, ad
una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di
una persona di 12 anni o meno” (vedere “
Armi
silenziosi per guerre tranquille”).

6-
Usare l
’aspetto
emotivo molto più della riflessione.

Sfruttate l’emozione è una tecnica classica per
provocare un corto circuito su un’analisi razionale e, infine, il senso
critico dell’individuo. Inoltre, l’uso del registro emotivo permette
aprire la porta d’
accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o
indurre comportamenti
.

7-
Mantenere il pubblico nell’
ignoranza e nella mediocrità.

Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le
tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù.

“La
qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve
essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza
dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi
superiori sia e riman
ga impossibile da colmare
dalle classi inferiori".

8-
Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità.

Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere
stupidi, volgari e ignoranti …

9-
Rafforzare l’
auto-colpevolezza.

Far credere all’individuo
che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della
sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi.
Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo
si auto svaluta e s
incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo,
uno dei cui effetti  è l’
inibizione
della sua azione. E
senza azione non c’è rivoluzione!

10-
Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscono.

Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza
hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e
quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti. Grazie alla
biologia, la neurobiologia, e la psicologia applicata, il
“sistema”
ha goduto di una conoscenza avanzata
dell’essere
umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a
conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca.
Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita
un controllo maggiore ed un gr
an potere sugli individui,
maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.

Fonte: http://www.visionesalternativas.com.

www.disinformazione.it

Dies Solis (Giorno del Sole)

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Le celebrazioni del rito della nascita del Sole (il Natale del Sole infante, più tardi Dies Natalis Solis Invicti, Natale del Sole, Sole raffigurato nelle sembianze di un infante.
Dopo
aver abbracciato la fede cristiana, nel 330 l’imperatore Teodosio fece
coincidere con un decreto il Dies Natalis Solis Invicti con la data di
nascita di Gesù, considerato dai cristiani il "
Sole 
di giustizia" profetizzato da Malachia (Mal, 4:2), ufficializzando per
la prima volta il festeggiamento cristiano. Così scriveva un secolo
prima Cipriano, vescovo di Cartagine: «Come ha magnificamente agito la
Provvidenza nel far sì che, nel giorno in cui è nato il ,
Sole
sia nato il Cristo!». Nel 337 papa Giulio I ufficializzò la data
liturgica del Natale da parte della Chiesa cristiana (oggi divisa in
cattolica, ortodossa e copta), come riferito da Giovanni Crisostomo nel
390: «In questo giorno, 25 dicembre, anche la natività di Cristo fu
definitivamente fissata in Roma.»

Intanto che ci siamo
aggiungo anche questo particolare storico, sebbene non inerente al tema,
ma altrettanto esplicativo di come gli eventi siano facilmente
travisabili.


Il 7 marzo 321, l’imperatore Costantino I decretò che il settimo giorno della settimana, il Dies Solis (Giorno del Sole),
diventasse il giorno del riposo. Il decreto non era stato emanato a
favore di alcuna religione, ma era un atto di regolamentazione delle
attività settimanali che entrò a far parte del corpo legislativo romano.
Alcuni
cristiani approfittarono del decreto imperiale per trasferire il
significato dello Shabbat ebraico al Dies Solis, che, sin dall’epoca di
Giustino (II secolo), iniziò ad assumere tra le comunità cristiane il
nome di Dies Dominica (Giorno del Signore), memoriale settimanale della
Risurrezione di Gesù avvenuta, secondo il racconto evangelico, il primo
giorno dopo il sabato (Matteo 28,1; Marco 16,1; Luca 24,1; Giovanni
20,1); il 3 novembre 383, per volere di Teodosio, il Dies Solis fu
infine ufficialmente rinominato Dies Dominica, rimanendo inalterato
invece nella tradizione anglosassone (Sunday), come in altre.