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Decimo Pianeta – Nibiru – Pianeta X

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 Riprendo dopo tanto tempo le mie ricerche, ho inserito questo video che trovo molto esaustivo su quello che ho pubblicato tempo fa nella bacheca della storia;

il mio non pubblicare e nomenclare i libri che ho letto, la dice lunga su quello che veramente mi interessa, non leggo romanzi e tanto meno libri gialli (tutti rispettabilissimi) ho sempre letto di filosofia antica, storia antropomorfa, religioni, compresa la bibbia (come cronaca del passato) e l’enuma elish la bibbia primordiale degli antichi Sumeri e Accadi, Assiri e Babilonesi, Egizi e in ultimo Greci e Romani, pertanto, queste sono le mie letture.

Di Zeccheria Sitchin ho tutti o quasi i suoi libri, e qualcosa ho scritto nei precedenti post (in storia), ma oggi voglio farvi partecipi di un video molto interessante, trovato su "YOU TUBE", leggete attentamente e se troppo veloce, bloccate la pagina per riprenderla successivamente, buona visione e lettura.

wlady

Decimo Pianeta – Nibiru – Pianeta X

   

Studio Nasa dirama allarme tempesta solare nel 2012

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Scritto da Annunaki2012 


Una recente relazione (dossier di 145 pagine) eseguita per la NASA e
l’ESA dalla US National Academy of Science (Accademia Nazionale di
Scienze USA) sembra in sintonia con la sempre più apocalittica
previsione per il 2012. Una catastrofica tempesta solare è prevista nel
corso dell’anno 2012 e metterebbe a repentaglio quasi tutti i sistemi
viventi sulla Terra.


E’ la prima volta che alcuni scienziati della NASA
cominciano a credere alle Profezie dei Maya e degli Hopi. Questi popoli
avrebbero predetto che la fine della Quinta Era (quella attuale) o
l’Era del Quinto Sole sarebbe terminata con una grande tragedia
cosmica. E infatti come detto la NASA ha pubblicato tramite l’Accademia
Nazionale delle Scienze, un dossier preoccupante che noi pubblichiamo
di seguito. In questo dossier si parla esplicitamente dei rischi
potenziali per una serie di eventi catastrofici che avverranno entro il
2012. Questi eventi verranno caratterizzati da bombardamenti di vere e
proprie tempeste solari e di sciami meteoritici.
Ecco
i perché delle basi sotterranee e della raccolta di sementi che vengono
conservate presso l’Isola di Svalbard, nessuno ci aveva pensato? Il
tunnel costruito alle Svalbard è situato a metà strada tra la Norvegia
e il Polo Nord, ha la capacità di contenere 4,5 milioni di diversi
campioni di sementi. Dal momento che ogni campione contiene in media
500 semi, circa 2,25 miliardi di semi possono essere contenuti. Esse si
trovano nella regione artica di stoccaggio nel caso di un futuro
disastro che potrebbe eliminare le colture alimentari. La posizione è
stata accuratamente scelta per prestare la massima protezione per i
semi. I sotterranei sono stati costruiti in un lungo tunnel di 120
metri all’interno di una montagna, a circa 130 metri sopra il livello
del mare, e del permafrost che è la roccia che fa da  spessore in modo
che i campioni restano congelati, anche senza elettricità.

Nel 2012
minaccia di ripetersi il potente fenomeno magnetico che nel 1859 mandò
in tilt le telecomunicazioni: dall’elettricità al telefono ai sistemi
di sicurezza, sono a rischio blackout tutti i servizi essenziali.


di Maurizio Molinari

La
notizia è di quelle che faranno tremare, in primo luogo, i
rappresentanti duri e puri della generazione “always on”: quelli sempre
connessi, via web – ovviamente wireless -, via cellulare, via
bluetooth, via satellitare. Ma le conseguenze dell’allarmante scenario
dipinto dalla Nasa per il 2012 minacciano, in realtà, la vita
quotidiana di tutti e, addirittura, la sicurezza nazionale di qualsiasi
paese dotato anche di un minimo sistema di telecomunicazioni: fra tre
anni, infatti, potrebbe ripetersi l’intensa tempesta solare che nel
1859 “spense” completamente le tecnologie di comunicazione negli Stati
Uniti e in Europa.


Ma se 150 anni fa ad andare in tilt furono
“soltanto” le reti del telegrafo, in un mondo in cui le
telecomunicazioni sono base fondante di innumerevoli attività, “una
replica attuale di quell’evento potrebbe causare una devastazione
economica e sociale significativamente più ampia e potenzialmente
catastrofica”, affermano i ricercatori dell’Accademia nazionale delle
scienze, che hanno condotto lo studio commissionato dall’ente spaziale
americano.


La colpa è della cosiddetta “fase attiva”, che il
Sole attraversa ogni 11 anni: durante questo particolare periodo, la
nostra stella può generare tempeste magnetiche più o meno potenti,
capaci, a seconda della minore o maggior intensità, di mettere fuori
uso i satelliti, di minacciare la sicurezza degli astronauti o
addirittura, in casi eccezionali come quello previsto per il 2012, di
distruggere i sistemi di telecomunicazione e quelli di distribuzione
dell’energia. Quando uno di questi sistemi salta, le conseguenze a
cascata sono rapide e gravi: “L’impatto della tempesta potrebbe
ricadere su strutture interconnesse, con effetti devastanti: la
distribuzione dell’acqua potabile in tilt in poche ore, cibi e medicine
deperibili persi nel giro di 12-24 ore, interruzione immediata o
potenziale del riscaldamento o del condizionamento dell’aria, dello
smaltimento delle acque nere, dei servizi telefonici, dei trasporti,
dei rifornimenti di carburante e così via”, prevede la Nasa.


Ma
quel che è peggio, scrive l’équipe diretta da Daniel Baker, direttore
del Laboratorio di fisica atmosferica e spaziale dell’Università del
Colorado, è che “i servizi d’emergenza potrebbero essere interrotti e
il controllo sul paese completamente perso”: l’unico modo di evitare
che questo avvenga è cercare di arrivare preparati all’appuntamento con
questa “Katrina spaziale”, studiando in modo ancor più approfondito le
tempeste magnetiche e intervenendo per rafforzare le difese delle
tecnologie più delicate. “Un fallimento catastrofico delle
infrastrutture commerciali e governative, nello spazio e sulla Terra,
può essere mitigato incrementando la preparazione della gente su questi
temi, rafforzando le strutture vulnerabili e sviluppando sistemi
avanzati pre la previsione delle tempeste”, conclude la ricerca, “Senza
azioni o piani di prevenzione, l’accresciuta dipendenza da tecnologie
avanzate, ma sensibili ai fenomeni spaziali potrebbe rendere la nostra
società molto vulnerabile in futuro”.


leggete il dossier che in questi giorni e in mano alla NASA e all’ESA

http://www.scribd.com/doc/10043419/UFO-Blogger-NASA-Catastrophic-Sun-Storm-Possible-by-2012
 

fonte: http://www.segnidalcielo.it/nasa_catastrofe_2012.html           http://www.nibiru2012.it/nibiru-2012/index.html

La libertà di espressione è indivisibile.

1 commento

Se ci pensiamo, l’unica vera libertà che ci appartiene come diritto
naturale, e che definisce il nostro orizzonte nel mondo, è la libertà
di esprimerci: è cioè la libertà di pensiero, di stampa, di coscienza,
di religione, di ricerca scientifica… Tutte le nostre attività, che
sia scrivere una canzone o andare in chiesa, votare alle elezioni o
comprare un giornale, trovare un rimedio all’Alzheimer o scegliere una
compagnia telefonica, hanno a che fare in un modo o nell’altro con la
libertà di espressione. Poter dire la nostra, senza costrizioni né
vincoli, è dunque il bene più prezioso. Se introduciamo un qualsiasi
criterio per giudicare quali opinioni si possono esprimere e quali no,
in quello stesso momento deleghiamo ad altri, fosse pure una
maggioranza democraticamente eletta, la nostra personale libertà di
espressione, che è invece inalienabile perché è soltanto nostra, come
la vita. Chi può decidere che cosa è lecito dire e che cosa non lo è?
Mentre è evidente che ammazzare un uomo per strada è un reato, è molto
meno evidente la linea che separa un fan club dei Soprano da un fan
club di Riina: in realtà, se ci pensiamo bene, questa differenza non
c’è. Sta alla responsabilità di ciascuno capire che una cosa è un
telefilm, una cosa è scrivere corbellerie su un capomafia pluriomicida,
e un’altra cosa ancora è sparare.



La libertà di espressione è indivisibile. Tutti dovrebbero poter
esprimere liberamente le loro opinioni. Soprattutto le più ributtanti.
Mentre infatti la censura nasconde il problema e in questo modo sceglie
di non risolverlo, un dibattito libero e aperto non esclude la
possibilità di convincere chi non la pensa come noi.

UNIVERSO

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Roma, 12 gen. (Adnkronos)- Al via la quarta edizione del
Festival delle Scienze di Roma che quest’anno sara’ dedicata
all’Universo. Primo appuntamento dell’Anno Internazionale
dell’Astronomia, il festival delle scienze della Capitale, che aprira’
i battenti giovedi’ prossimo, 15 gennaio, nella Sala Petrassi
dell’Auditorium Parco della Musica, segnera’ il via anche alle
celebrazioni dedicate a Galileo Galilei. Puntando lo sguardo alla
grande opera dello scienziato pisano, nel quarto centenario delle prime
osservazioni astronomiche realizzate con un semplice cannocchiale.
E furono proprio quelle osservazioni che consentirono a
Galilei di verificare, attraverso fondamentali scoperte scientifiche,
quali la natura montuosa della Luna, i quattro satelliti di Giove e
stelle prima sconosciute, la validita’ del sistema copernicano,
rivoluzionando il modo in cui, fino ad allora, l’uomo aveva
interpretato la propria posizione nell’universo.
La quarta edizione del Festival delle Scienze, promossa
dalla Regione Lazio e sostenuta da Filas, la Finanziaria laziale di
sviluppo, e’ realizzata dalla Fondazione Musica per Roma in
collaborazione con Codice.Idee per la cultura e con il Planetario e
Museo Astronomico di Roma diretto da Vincenzo Vomero. Curano la
direzione scientifica Vittorio Bo e Telmo Pievani.
La kermesse romana sara’ inaugurata da Piero Marrazzo,
Presidente della Regione Lazio, Gianni Borgna e Carlo Fuortes,
rispettivamente Presidente e Amministratore delegato della Fondazione
Musica per Roma, Vittorio Bo, Direttore scientifico, e Flaminia Sacca’,
Presidente della Filas.
Parte ventisei secoli fa la strada che ci ha portato ad
aprire la storia dell’uomo alla conoscenza scientifica. E parte da un
uomo che viveva in una citta’ greca sulla costa dell’odierna Turchia.
Un uomo che ebbe un’idea prodigiosa e stupefacente, partendo da una
domanda al tempo stesso semplice e tra le piu’ complesse dell’epoca. "E
se il cielo sopra la nostra testa continuasse anche sotto i nostri
piedi? E se la Terra non fosse che un grosso sasso che galleggia nello
spazio, sospesa sul nulla?" si chiese quell’uomo che si chiamava
Anassimandro e viveva nella citta’ di Mileto. L’idea, nuova nella
storia del mondo per tutte le civilta’ del pianeta, era, come ci e’
stato confermato poi, oltre due millenni e mezzo piu’ tardi, giusta.
Una delle idee piu’ audaci, piu’ rivoluzionarie e piu’ portentose
dell’intera storia del pensiero umano.
"Ma Anassimandro di Mileto -sottolineano gli
organizzatori del festival delle Scienze di Roma- ci ha lasciato
un’eredita’ ancora piu’ importante di questa grandissima idea. Ha
mostrato che la realta’ non e’ come ci appare, che possiamo avere idee
sbagliate sul mondo, e che se partiamo da una serena consapevolezza
della nostra profonda ignoranza, attenta osservazione e intelligente
riflessione possono permetterci di liberarci da qualcuno degli
innumerevoli pregiudizi che impastoiano i nostri pensieri: possiamo,
insomma, vedere piu’ lontano". Ed e’ stato facendo cosi’ che
Anassimandro ha iniziato un’immensa e affascinante avventura: la strada
della conoscenza scientifica.
"Nonostante l’opposizione insidiosa e persistente, dei
molti che hanno sempre pensato di essere gia’, proprio loro, a
conoscere tutta la ‘verita”, la strada -continuano gli organizzatori
della kermesse scientifica della Capitale- e’ continuata, e continua".
Seguendo questa strada, dunque, l’uomo ha imparato che la Terra e’ una
sfera, poi che gira su se stessa vorticosamente e corre intorno al
Sole. Che Terra e Sole si attirano come la Terra attira i sassi, che lo
spazio e’ curvo, che tutti gli oggetti sono fatti di atomi, che il
calore e’ il rapido movimento di questi atomi, che ci sono cento
milioni di stelle nella nostra galassia e cento milioni di galassie nel
cielo che vediamo. Che l’universo era nel passato una palla di fuoco
esplosa in un gigantesco scoppio 14 miliardi di anni fa.
La quarta edizione del Festival delle Scienze di Roma
diventa per questo un appuntamento importante per comprendere, insieme
ad alcuni dei protagonisti delle scoperte piu’ importanti, cosa
sappiamo e cosa invece ci e’ ancora totalmente oscuro dell’universo in
cui viviamo.
Una conoscenza che la kermesse di Roma cerchera’ di
portare al grande pubblico, attraverso conferenze, Lezioni magistrali,
aperitivi scientifici. Un vortice di appuntamenti e confronti dal
carattere anticipatorio fra i nomi eccellenti della scienza,
dell’astrofisica, dell’astronomia, della cosmologia insieme e
importanti filosofi, astronauti, letterati, artisti su che cos’e’
l’Universo, l’origine della vita nell’Universo, l’esistenza di Universi
paralleli. E non e’ tutto.
Gli incontri fra esperti punteranno anche ad
approfondire le esplorazioni spaziali, il mistero dei quanti, i buchi
neri, il cambiamento della percezione dello spazio e del tempo, il
ruolo della scienza, i doveri della politica, il rapporto con la
religione.
A discutere di tutto cio’ saranno scienziati e
appassionati di scienza, a partire, fra gli altri, dal premio Nobel per
la Fisica George F. Smoot. Con lui alla kermesse parteciperanno Enrico
Bellone, Giovanni Bignami, Roberto Buonanno, Giovanni Caprara, Gabriele
Catanzaro, Marco Cattaneo, Sylvie Coyaud, Marcello Coradini, Paolo De
Bernardis, Francesco De Martini, Claudia Di Giorgio, Mauro Dorato,
Enrico Flamini, Luigi Foschini.
E ancora. negli incontri in programma prenderanno la
parola anche Giangiacomo Gandolfi, Giancarlo Ghirardi, Giulio Giorello,
Stefano Giovanardi, Umberto Guidoni, Margherita Hack, Scott Hubbard,
David Kaiser, Antonio Lazcano, Anna Lombardi, Jean Pierre Luminet,
Gianluca Masi, Armando Massarenti, Fulvio Melia, Piergiorgio Odifreddi,
Ruggero Pierantoni, Tommaso Pincio, Radhika Ramachandran, Giovanni
Renzo, Carlo Rovelli, Leonard Susskind, Max Tegmark, Alexander
Vilenkin, Vincenzo Vomero.

yin yang

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Andare o stare, perdonare o mantenere nel cuore l’astio, dilemma non facile da risolvere, alti e bassi, si può vivere situazioni di antipatico immobilismo, o sentirsi scottare il terreno sotto i piedi, a volte succede che la carica energetica è più viva e intrigante che mai, le prospettive appaiono grandiose e sorprendenti, a volte invece si vivono fibrillazioni, irrequietezze e cattivi pensieri, sarebbe auspicabile coltivare con cura la sottile insofferenza per ogni forma di costrizione e noiosa incombenza.
Serietà, autorevolezza e determinazione sono le armi per risolvere ogni questione, tenendo a freno il lato più curioso, bizzarro e ribelle, con la voglia di uscire da ogni prigione, essere tentati di fare il doppio salto carpiato, il rischio è considerevole, meglio sarebbe avere sotto la rete.
Avere il cuore vibrante e carico di vitalità, spirito allegro e spensierato, con una voglia di fare, progettare che illumina sguardo e sorriso, senza essere divisi tra il senso del dovere e il desiderio di fuga…


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