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UFO nell’antico Egitto? – Così sembra Rivelare la Misteriosa Storia del Papiro Tulli

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Rappresentazione artistica di una piramide sorvolata dagli UFO. (Cacciatori di mistero)

di Theodoros Karasavvas 23 giugno 2023 dal sito web Ancient-Origins traduzione di Nicoletta Marino Versione originale in spagnolo

Il cosiddetto “Papyrus Tulli” è un testo enigmatico che alcuni ricercatori descrivono come il primo resoconto scritto di un avvistamento UFO.

Questo testo egiziano descrive un evento che si suppone accadde durante la XVIII dinastia, intorno all’anno 1480 a.C.

Quindi, ci troviamo di fronte a una domanda eccitante e intrigante:

Potrebbe essere questa la più antica prova conosciuta dell’esistenza di extraterrestri…?

Il papiro Tulli diventa famoso in tutto il mondo

L’antico Egitto è giunto fino a noi per la sua cultura incredibilmente ricca e antica, la sua meravigliosa civiltà, ma anche per le sue divinità misteriose e alcune delle storie più singolari del mondo antico.

Una di queste storie strane e poco conosciute appare in un antico documento egiziano noto come “Papiro Tulli“.

Questo documento, invece di essere il tipico papiro egiziano, descrive nei minimi dettagli uno spettacolare avvistamento UFO che si suppone sia avvenuto nell’antico Egitto durante il regno di Thutmose III. Questo testo è stato dimenticato per secoli prima di suscitare scalpore negli anni ’30.

Durante una visita al Cairo, nel 1933,Alberto Tulli (da cui il papiro prende il nome), direttore della sezione egiziana dei Musei Vaticani, avrebbe scoperto un interessante papiro in un negozio di antiquariato.

Tulli pensava che il papiro fosse troppo costoso da acquistare, quindi si limitò a fare una copia del documento originale, che fu successivamente copiato di nuovo, sostituendo la scrittura ieratica originale con geroglifici:

un fatto che ha indotto i miscredenti a dubitare dell’autenticità del papiro…

Esempio di scrittura ieratica. Compressa per esercizi con estratto ieratico da ‘Istruzioni di Amenemhat’. Diciottesima dinastia, regno di Amenhotep I, C.1514-1493 a.C. (CC BY SA 3.0)

Tuttavia, Alberto Tulli e il suo presunto papiro divennero una vera scoperta all’interno dei gruppi di ricerca ufologica, e molti ufologi hanno preso il documento come una fonte innegabile dell’esistenzadella vita extraterrestre.

Infatti, considerano il papiro uno dei più antichi documenti conosciuti che descrivono una flotta di dischi volanti.

Nonostante il papiro fosse gravemente danneggiato e contenesse diverse lacune, il principe Boris de Rachewiltz riuscì a tradurlo, dichiarando che il papiro faceva parte degli annali di Thutmosis III.

Tuttavia, c’è davvero un dettaglio sospetto in tutta questa storia:

il testo non fa mai riferimento al faraone per nome, fatto che desta sospetti e compromette ulteriormente l’autenticità del papiro.

Testo copiato dal Papiro Tulli convertito in scrittura geroglifica. (Alzare il velo Forum)

Ci sono due traduzioni fatte indipendentemente dall’antico testo egiziano:

  • uno prodotto dal principe Boris de Rachewiltz 
  • l’altro realizzato dall’antropologo R. Cedric Leonard

Quello che portiamo dopo è quello fornito dal principe Boris de Rachewiltz:

All’ora sesta del giorno del terzo mese invernale dell’anno 22, gli scribi della Casa della Vita scoprirono un cerchio di fuoco che veniva dal cielo (sebbene) senza testa, con una bocca larga (che emanava) un odore fetido.

La lunghezza del suo corpo era di una verga (circa 45 metri) e anche la sua apertura alare, non aveva voce… I loro cuori si confusero quando lo videro;poi si sdraiano sul suo ventre.

Andarono dal re… (?) per informarlo. Sua Maestà ordinò che fosse esaminato tutto ciò che era scritto sui rotoli di papiro nella Casa della Vita.

Sua Maestà stava meditando su quanto era accaduto.

Poi, dopo che furono trascorsi alcuni giorni, loro sono diventati più numerosi che mai. Illuminavano il cielo più del sole ai limiti dei quattro sostegni del cielo. La posizione dei cerchi di fuoco era potente.

L’esercito del re stava ancora osservando e Sua Maestà era in mezzo a tutto ciò. Era dopo cena.

Poi i cerchi di fuoco si alzarono ancora più in alto in direzione sud. Pesci e uccelli caddero dal cielo. Una meraviglia mai vista dalla creazione di questa Terra!

Hanno fatto portare a sua maestà l’incenso per lenire il cuore.

Quanto accaduto nel libro della Casa della Vita sarà ricordato per tutta l’eternità.

Ritratto del principe Boris de Rachewiltz, uno dei traduttori del Papiro Tulli. (Posizione angolata)

Da parte sua, R. Cedric Leonard offre una traduzione più comprensibile che può aiutare a capire un po’ meglio l’essenza del testo:

Nell’ora sesta del giorno del terzo mese invernale dell’anno 22, […] gli scribi della Casa della Vita osservarono che uno strano disco di fuoco veniva dal cielo.

Non aveva testa. Il fiato dalla sua bocca emanava un odore fetido. Il suo corpo era lungo un’asta e largo uno. Non ha emesso alcun suono. È venuto a casa di Sua Maestà. Il suo cuore era confuso quando lo vide, e caddero sulla pancia.

Andarono dal re per informarlo.

Sua Maestà [ordinò] di consultare i rotoli [situati] nella Casa della Vita. Sua Maestà meditava su tutti questi avvenimenti che si stavano svolgendo.

Dopo diversi giorni, sono diventati più numerosi che mai nel cielo. Brillavano nel cielo più luminosi del sole stesso, estendendosi fino ai limiti dei quattro sostegni del cielo… Potente era la posizione dei dischi infuocati.

L’esercito del re stava a guardare, con sua maestà in mezzo a loro.

Fu dopo il pasto serale che i dischi si alzarono ancora più in alto nel cielo a sud. Pesci e uccelli caddero poi dal cielo: una meraviglia mai sperimentata dalla fondazione del paese.

E sua maestà fece bruciare incenso per placare il cuore di Amon-Ra, dio delle Due Terre.

E [ordinò] che l’evento [fosse registrato per sua Maestà] negli annali della Casa della Vita [in modo che potesse essere ricordato] per sempre.


R.Cedric Leonard tradusse anche il Papiro Tulli. (Atlantide) Il Papiro Tulli dovrebbe essere considerato una fonte credibile?

Come deriva dalla traduzione dello stesso testo antico, questo presunto avvistamento UFO avvenne intorno all’anno 1480 a.C. e fu testimoniato da molte persone.

È abbastanza sicuro presumere che gli antichi Egizi non avrebbero scambiato questi “dischi di fuoco” per qualche raro fenomeno astronomico o meteorologico, poiché erano molto avanzati in entrambi i campi.

La loro conoscenza dell’astronomia e di altre scienze ha portato molti storici a ritenere che gli Egizi sarebbero stati in grado di distinguere tra un fenomeno astronomico e un incidente strano e inspiegabile, come quello descritto nel testo del Papiro Tulli.

Immagini della tomba di Senenmut legati all’astronomia. (Dominio pubblico)

Tuttavia, non dobbiamo essere portati a conclusioni affrettate.

Bisogna invece tener presente che il Papiro Tulli non è un papiro autentico, ma la traduzione di una trascrizione moderna di un presunto documento dell’antico Egitto di cui attualmente non si conosce l’ubicazione.

Inoltre, solo una persona (di Rachewiltz) ha testimoniato dell’esistenza di tale documento, e di conseguenza nessuno studio scientifico può essere condotto senza analizzare l’autenticità del papiro originale.

Pertanto, a questo punto della storia, sarebbe inutile analizzare più a fondo cosa potrebbero essere quei “cerchi di fuoco”, poiché l’esistenza stessa del testo originale è dubbia.

rappresentazione immaginaria di un UFO che sorvola cammelli e piramidi. (Pianeta blu)

Il dibattito deve rimanere aperto fino a quando non si troveranno ulteriori prove che consentano di verificare se la storia nel suo insieme sia o meno una mera bufala.

Quindi, per ora possiamo solo ipotizzare, adotteremo quella famosa frase che l’agente Mulder della serie X-Files ripeterebbe ancora una volta:

La verità è là fuori…!

Riferimenti

Pubblicato sul sito web: https://www.bibliotecapleyades.net/

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Enki e l’ordine mondiale – e la battaglia continua ancora oggi

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Manufatto sumerico con l’albero della vita.
(Swishippo/Adobe Stock)

La rivisitazione dell’Eden – La versione sumera

di Jim Willis 17 maggio 2023 dal sito web AncientOriginsUnleashed traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale in inglese Versione in spagnolo

Jim Willis è autore di numerosi libri sulla religione e la spiritualità, è stato ministro ordinato per oltre quarant’anni mentre lavorava part-time come falegname, conduttore del suo programma aiuto radiofonico, direttore del consiglio artistico e professore universitario aggiunto nel campo delle religioni mondiali e di musica strumentale. È autore di Dei soprannaturali: misteri spirituali, esperienze psichiche e verità scientifiche e antichi dei: storie perdute, verità nascoste e il silenzio sulla cospirazione.

La Sumeria, in Mesopotamia, era chiamata “la terra dei re civilizzati”.

Ha raggiunto il suo apice circa 6.500 anni fa, quando aveva la particolarità di essere una civiltà molto avanzata con un linguaggio scritto sofisticato, un’architettura magnifica per l’epoca, una matematica complessa e un’astronomia sorprendente.

Centinaia di dei costituivano il suo sistema religioso.

I Sumeri credevano che sebbene gli umani e gli dei un tempo condividessero la terra insieme, non condividevano un’esistenza paritaria.

Credevano che gli esseri umani erano stati progettati con il preciso scopo di servire gli dei.

Il loro dio principale, Anu, commissionò a suo figlio Enki (Ea) e a sua figlia Ninki (la sorellastra di Enki) di creare esseri umani sacrificando un dio, mescolando il suo corpo e il suo sangue con l’argilla e formare così il primo essere umano creato a somiglianza degli dei.

Enlil e Ninlil (Dominio pubblico) La creazione dell’uomo: Adapa

Secondo la mitologia sumera, gli dei simili agli umani chiamati Anunna erano inizialmente venuti per estrarre le risorse necessarie sul loro pianeta natale.

Ora, con la creazione di una forza lavoro umana, i loro doveri furono cambiati.

Governavano su quella che era, a tutti gli effetti, una razza schiava umana.

La loro base operativa era la Mesopotamia, la terra tra il fiume Tigri e l’Eufrate.

Nell’Epopea di Gilgamesh, il primo poema epico al mondo, si chiamava Eden

All’inizio, secondo i testi, gli umani non erano in grado di riprodursi da soli. Questo si rivelò scomodo. Così, Enki e Ninki trovarono un modo per modificare la nuova specie.

Il risultato fu un uomo chiamato Adapa, un essere umano completamente funzionale e indipendente. Enki aveva dato ad Adapa una grande saggezza e la capacità di comprendere il concetto di vita eterna.

Ma la maledizione di Adapa era che non avrebbe mai potuto ottenere ciò che era in grado di concepire.

Particolare del Sigillo dell’Adda. La dea Inanna, il dio Utu, il dio Enki e il primo ministro Usimu. (Dominio pubblico)

Se non fosse per i testi di Amarna, scoperti in tutto l’Egitto negli archivi del re egiziano Amenophis, forse non sapremmo mai di Adapa.

Ma nel 1912 la sua storia fu verificata e confermata da una singolare scoperta nella Biblioteca di Assurbanipal.

Sono stati ritrovati cinque frammenti parziali, da allora tradotti, che raccontavano parte della storia, chiamata Adapa e il vento del sud.

Secondo la storia:

Adapa era assurto alla posizione di sacerdote o saggio.

Un giorno, mentre pescava nel Golfo Persico, il mare si fece agitato e la sua barca si capovolse.

Adapa si arrabbiò e,

“spezzò le ali del vento del sud”.

Fece in modo che non soffiasse per sette giorni e sette notti.

Questo, ovviamente, attirò l’attenzione del dio Anu, che voleva punire Adapa per il peccato di arroganza.

Ma Enki venne in aiuto di Adapa. Gli ordinò di recarsi alla dimora della dea Tammuz, che, insieme a Gishzida, faceva la guardia alle porte del paradiso.

Mentre era lì, gli fu detto di non mangiare o bere nulla perché il cibo celeste lo avrebbe ucciso.

Adapa divinità sumera della guarigione (Immagini / CC BY-SA 4.0)

Adapa indossò il tradizionale abito a sacco e le ceneri, l’apparato per il lutto, e apparve davanti a Tammuz e Gishzida, affermando di essere in lutto perché i due dei erano scomparsi dalla sua terra.

Sempre ospitali, offrirono ad Adapa cibo e bevande. Avvisato, egli rifiutò. Solo più tardi comprese di aver commesso un errore.

Quando fu portato davanti ad Anu, Anu gli chiese perché non avesse mangiato il cibo che gli era stato messo davanti.

Disse che Enki gli aveva detto di non mangiare:

“il pane e l’acqua della vita”.

A questo, Anu rise:

“Che male hai portato Adapa all’umanità…?”

Se Adapa avesse mangiato il cibo, avrebbe ottenuto l’immortalità.

Così com’è, l’umanità, la creazione di Enki, d’ora in poi soffrirà malattie e morte…

Il Diluvio di VasilyPetrovichVereshchagin (1869)
(Dominio pubblico) Il diluvio

Confrontiamo questa storia con il racconto biblico.

Nella Genesi, Dio proibisce al primo uomo di mangiare dall’Albero dell’Immortalità.

Nella versione sumera, era Enki.

Questa sta per diventare una distinzione importante.

Adapa fu rispedito sulla Terra. Ora la trama si infittisce. Il fratello di Enki, Enlil, non era stato informato del lavoro di Enki. Aveva voluto solo una razza schiava obbediente, e ora Enki stava armeggiando con cose come la saggezza e la vita eterna.

Enlil ed Enki combatterono… e la battaglia continua ancora oggi

Enlil consigliò agli dei di distruggere la razza umana appena creata con un grande diluvio.

In seguito, ragionò, avrebbero potuto “ricominciare da zero” (“Ricostruire Meglio” dell’attuale Great Reset…)

Ma Enki sentì i piani e contattò un uomo giusto di nome Utnapishtim.

Il Diluvio, frontespizio di Gustave Doré edizione illustrata della Bibbia.
Basato sulla storia dell’Arca di Noè, questa incisione mostra umani e una tigre condannati dal dilivio che tenta inutilmente di salvare i loro figli e cuccioli.(1866) (Dominio pubblico)
Fonti antiche che precedono la Bibbia

È importante ricordare che gli autori sumeri non credevano di essere la prima civiltà umana.

Affermavano di aver ricevuto tutto questo da una civiltà precedente che, a suo tempo, si era estinta. Chi conosceva questa civiltà, e da dove provenissero, è un ‘mistero’…

Al dilemma si aggiunge il fatto che quando leggiamo un testo come la Bibbia, stiamo leggendo il lavoro modificato di studiosi vissuti secoli fa.

Hanno fatto delle scelte, compilando un’opera e condensandone un’altra,

quindi sembra come se stessimo leggendo un libro senza soluzione di continuità scritto da un solo autore

Nessuno l’ha mai fatto con gli antichi testi sumeri.

Leggiamo un po’ di questo e un po’ di quello, qua e là, e la storia non sembra uniforme come il familiare testo ebraico.

Inoltre, alcuni dei vecchi testi sono scritti in geroglifici sumeri, alcuni in cuneiforme babilonese e altri in antico egiziano.

Un editore moderno ha molto da scegliere e può ritagliare un po’ da un testo o dall’altro, sicuro che la maggior parte di noi, che non legge nessuna delle lingue antiche, non ne uscirà più saggia.

Ma un confronto tra testi sumerici e biblici, anche in traduzione, è rivelatore…

Inno del tempio sumerico
(Walters Art Museum / Pubblico dominio)

Uno dei testi sumeri più importanti si chiama Enki e l’ordine mondiale.

In questo mito, Enki decise che il mondo doveva essere gestito dagli dei (pensiero simile agli attori del Great Reset) o sarebbe precipitato nel caos.

Nominò vari sorveglianti per sovrintendere ad attività come la gestione dell’uso dell’acqua e dei raccolti, la costruzione di città, l’allevamento di animali domestici, la sorveglianza dei cieli e la gestione delle attività delle donne.

Sia il Genesis Eden Story che i testi sumeri affrontano questioni simili e ci aiutano a capire cosa stava succedendo nelle menti degli antichi al momento della nascita della nostra civiltà.

Possono essere letti come metafore di precedenti storici come la rivoluzione agricola e la costruzione della città.

Sono un tentativo di spiegare perché le cose sono come sono nel mondo.

Indicano una civiltà precedente, ora persa nella storia.

Rivelano che i nostri antenati hanno pensato a lungo e intensamente alla filosofia e alla psicologia.

Indicano quella che già allora era considerata un’età dell’oro perduta: il paradiso…

Cercano di scandagliare le profondità del comportamento umano e fanno domande sulla natura del bene e del male.

In questo senso, le cose non sono cambiate molto negli ultimi 5.000 anni.

Ma c’è un altro modo per leggere queste due storie.

Dal punto di vista religioso, sono molto diversi…

L’Eden è il paradiso?

Anton Parks è uno studioso francese che ha dedicato anni ai testi sumeri, arrivando persino a tradurli lui stesso.

Sottolinea che la Bibbia ritrae i nostri antichi antenati molto felici in Paradiso. Nei testi sumeri vivono in un campo di concentramento

Nella sua traduzione Dio non pianta un giardino per l’umanità in cui:

“cammina nel fresco della sera”, come nella Genesi.

La sua versione dice che,

gli dei “sono venuti in forza da oltre il tempo. Sono stati portati, un giorno, vista la ribellione dell’universo.”

I suoi dei, gli Anunna, erano entità molto reali dall’al di là, che rappresentavano un regime patriarcale e matriarcale.

Enlil, il cosiddetto dio “malvagio” che voleva schiavizzare la razza umana, era molto diverso da Enki, che fece amicizia con loro.

Una donna-serpente si piega intorno all’Albero della Conoscenza dove Adamo ed Eva raggiungono i rami.
Incisione al tratto di T. de Bry secondo J. van Winghe.
(Immagini di benvenuto / CC BY-SA 4.0)

La presenza femminile, rappresentata da Ninki, è spesso raffigurata come una figura rettiliana.

Potrebbe essere stata lei l’ispirazione per il serpente nell’Eden della Genesi…?

Se è così, allora il serpente non era affatto malvagio.

Stava cercando di liberare l’umanità offrendo loro il dono della conoscenza del bene e del male.

Poi voleva che mangiassero dall’Albero della Vita e,

“siate come gli dei”.

Era una buona cosa che stava facendo, non una cattiva.

Ma Enlil ha vinto quel giorno.

Sebbene non sia riuscito a impedire loro di mangiare il frutto dell’Albero della Conoscenza, ha scacciato gli umani dal giardino prima che mangiassero dall’Albero della Vita.

E poiché la storia è, sia interpretata che scritta dai vincitori,la storia di Enlil fu poi raccontata nella Genesi… non quella di Enki.

Questo spiega perché il racconto della Genesi enfatizzi il fatto che i cherubini armati di spada, o “i Risplendenti“, furono posti all’ingresso dell’Eden per garantire che gli esseri umani non raggiungessero mai la divinità, o la vita eterna.

È stato detto che la cosa più intelligente che il diavolo abbia mai fatto è convincere gli umani che egli non esisteva

Questa lettura del mito sumerico va oltre.

Dice che la cosa più intelligente che il diavolo abbia mai fatto è stata convincere gli umani che era Dio.

Geova il dio malvagio Enlil

Secondo Anton Parks, YHVH della Bibbia, tradotto ‘Il Signore’, non è il Creatore.

Il creatore è Enlil, lo schiavo dell’umanità, d’ora in poi conosciuto come il Demiurgo.

È a capo del sistema patriarcale che vuole sopprimere la libertà, in particolare la libertà delle donne.

Non vuole l’uguaglianza. Vuole schiavi sottomessi.

Non vuole pensatori creativi, col cervello destro e intuitivi.

Vuole servi dal cervello sinistro e obbedienti, che sono costretti a lavorare ogni giorno.

Questa lettura della storia dice che,

gli umani erano animali che camminavano in posizione eretta che venivano modificati attraverso la manipolazione del DNA per ricoprire il ruolo di api operaie.

La parola Adamo in sumerico, secondo Parks, significa “animale”.

Ede è composto dalle parole E, che significa ‘casa’ e den, che significa ‘vita’.

Satana, in sumerico, significa “l’amministratore”.

Antica impressione di sigillo cilindrico sumerico che mostra il dio Dumuzid che viene torturato negli Inferi dai demoni galla (Dominio pubblico)

Enki riuscì a concedere saggezza agli umani quando, attraverso Ninki, il “serpente” dell’Eden, diede loro la capacità di discernere tra il bene e il male.

Questo colse Enlil di sorpresa. Il meglio che poteva fare era scacciarli dall’Eden e proibire il loro ritorno.

Per dirla senza mezzi termini,

secondo questa lettura della storia, il Dio che i monoteisti hanno adorato negli ultimi 5.000 anni non è Geova, il Dio creatore.

È Enlil, il demiurgo patriarcale, Satana stesso.

Questo spiega il Dio dell’Antico Testamento che mandò il diluvio per distruggere l’umanità, che comandò agli Israeliti di uccidere donne e bambini cananei innocenti, che fu la giustificazione delle Crociate e dell’Inquisizione, che sembra così incredibilmente assetato di sangue.

Spiega perché l’autore di Giovanni nel Nuovo Testamento potrebbe dichiarare che:

“sappiamo di provenire da Dio e che tutto il mondo è nelle mani del maligno” (1 Gv 5,19).

Ha riconosciuto che gli umani hanno combattuto la buona battaglia, cercando di tornare nell’Eden.

Secondo questa interpretazione, siamo presi in una battaglia divina di forze spirituali in competizione.

Abbiamo ancora bisogno di,

“guadagnare il nostro pane quotidiano con il sudore della nostra fronte”.

È solo che abbiamo trasformato la nostra maledizione in una ricerca di significato.

Vogliamo tornare in Paradiso…

Gustave Doré, illustrazione del Paradiso perduto”… egli [Satana] ha tenuto la sua ricerca di mezzanotte, dove presto potrebbe trovare / Il Serpente: lui che dormiva presto lo trovò…” (Dominio pubblico) Sophia, la Sapienza la Parola di Dio è Femminile

Ci sono indicazioni che i testi gnostici, scoperti a Nag Hammadi, in Egitto, nel 1945, simpatizzassero con questa versione della storia.

Gli Gnostici erano una setta paleocristiana dichiarata eretica dall’establishment romano. La chiesa ha bruciato le loro scritture e si è assicurata che nessuna di esse, tranne forse il Vangelo di Giovanni, entrasse nel Nuovo Testamento.

Ma con la scoperta di libri che erano stati nascosti e preservati dalla distruzione, ora sappiamo che per gli Gnostici, la saggezza, o Sophia, rappresentava un’energia femminile che rifiutava di essere tenuta sepolta.

Lei era il Logos, o Parola di Dio…

Gli Gnostici credevano che ci fosse un gioco più grande giocato da forze al di fuori del pianeta Terra.

L’Universo è più grande di quanto pensiamo, hanno dichiarato.

In realtà, l’universo non è altro che una cellula dell’immenso corpo (Multiverso) che è Dio.

Qui sulla Terra infuria la battaglia tra il bene e il male, tra il femminile e il maschile, tra Enki ed Enlil.

Ma il bene alla fine trionferà…

Questo sistema religioso di credenze dice:

abbiamo un ‘angelo’ su una spalla e un ‘diavolo’ sull’altra.

I loro nomi sono Enki ed Enlil.

La Terra può essere il dominio del Demiurgo, ma quel dominio stesso è chiamato “Madre Terra”, il mondo di Sophia, la dea della saggezza, la scintilla divina che Enlil, il diavolo, si sforza di spegnere.

Il Demiurgo può dominare la nostra realtà quotidiana, ma l’Eden attende ancora, se solo riusciamo a perseverare.

E non siamo soli nella battaglia…

Questa è una lettura completamente diversa rispetto al racconto biblico con cui molti di noi sono cresciuti, e sia che lo leggiamo allegoricamente o storicamente, ci fa fermare e pensare a ciò che ci è stato insegnato nella nostra giovinezza impressionista:

contemplare l’idea che noi siamo coinvolti in qualcosa di molto più grande di quanto pensassimo…

Questo articolo è un estratto dal nuovo libro di Jim Willis,Lost Civilizations – The Secret Histories and Suppressed Technologies of the Ancients“, pubblicato nell’ottobre 2019

Pubblicato sul sito web: https://www-bibliotecapleyades-net.

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Triangolo delle Bermuda: un mistero centenario

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By Francesco Salerno

Tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo sentito parlare del Triangolo delle Bermuda associandolo a miti, leggende e folklore marinaresco.

Ma perché questo luogo suscita tanto fascino e soprattutto, vi è qualcosa di vero? Andiamo a scoprirlo insieme.

Con Triangolo delle Bermuda si definisce un tratto di mare racchiuso tra La Florida, l’isola di Bermuda e Puerto Rico. Questo enorme tratto marino è stato per secoli al centro di rotte commerciali dal Vecchio al Nuovo mondo e viceversa, essendo difatti un nodo cruciale per il traffico marittimo.

Col tempo, tuttavia, la zona è stata interessata a tutta una serie di storie, dicerie e leggende che l’hanno fatta entrare quasi subito nell’immaginario collettivo in tema di paranormale. Il Triangolo è famoso per tutta una serie di sparizioni, sia navi che aerei, per le quali i miti e le teorie si sprecano, tanto che molti lo considerano un tratto di mare maledetto e da evitare.

– Ma quando nasce questo mito?

Come già anticipato i traffici in zona risalgono a secoli fa ed è plausibile che navi siano in zona anche durante l’età d’oro delle esplorazioni. Vi è addirittura una storia che menziona Cristoforo Colombo e una sua ipotetica descrizione di uno strano fenomeno che avvenne in zona. Nel racconto si parla di “sfere di fuoco” in acqua e nel cielo.

Volendo però restare aggrappati ai fatti, inizierei questa nostro viaggio dal 1918 e dalla sparizione della USS Cyclops.

USS Cyclops Triangolo delle Bermuda
USS_Cyclops (wikipedia.org)

La USS Cyclops era una nave militare lunga 165 m. e dalla stazza di 400 tonnellate partita da Rio de Janeiro con oltre 300 persone a bordo e diretta in Maryland. Poco dopo la sua partenza, l’enorme nave si fermò alle Barbados per poi ripartire verso Baltimora. Era il 4 marzo 1918 e due giorni dopo, il 6, la nave sarebbe svanita nel nulla.

Le indagini della marina sul caso portarono a nessuna conclusione definitiva. Venne ipotizzato che la nave fosse guasta e che sia affondata a causa del peso eccessivo del carico, ma non vi è alcuna prova a sostegno di tali teorie. Recenti studi hanno ipotizzato che una forte tempesta, unita al carico enorme della nave l’abbiamo portata ad inabissarsi.

Sette anni dopo toccò ad una nave mercantile in viaggio da Charleston all’Avana, la SS Cotopaxi. Secondo i registri nautici, la nave inviò un messaggio di aiuto prima di svanire nel nulla con 32 uomini di equipaggio.

Nel 1941 fu la volta nuovamente di una sparizione che riguardava, non una, ma due navi militari.

La USS Prometheus e la USS Nereus svanirono in circostanze simili a quelle della USS Cyclops. Anche stavolta le navi svanirono nel nulla senza lasciare traccia o senza aver prima denunciato problemi o avarie. Essendo in tempo di guerra, alcuni ipotizzarono che forse le navi erano state colpite da sottomarini tedeschi, sebbene tale teoria pare sin troppo tirata visto che le navi svanirono praticamente al largo delle coste statunitensi. Altri ricercatori tendono invece a credere che nella zona si formino improvvise e devastanti onde anomale di oltre 30 metri, capaci quindi di spazzare via una nave di centinaia di tonnellate in un solo istante.

Arrivando al 1945 abbiamo il caso più famoso e controverso di tutti, il famoso Volo 19.

Con volo 19 si intende una squadriglia dell’esercito americano svanita senza spiegazioni nel Triangolo delle Bermuda. La squadra, composta da 5 aerosiluranti Grummar TBF Avenger, partì da Fort Lauderdale per un’esercitazione di routine il 5 dicembre 1945. Poco dopo il decollo, il capo squadriglia, tale Charles Carroll Taylor, aveva iniziato a segnalare strani problemi durante la missione.

charles-carroll-taylor
Charles Carroll Taylor (nasflmuseum.com)

Nello specifico, il capo squadriglia, dichiarò che entrambe le sue bussole avevano smesso di funzionare e che non aveva idea di dove si trovasse non riuscendo a riconoscere il luogo che vedeva. Dopo un breve scambio di messaggi con la base, i contatti si interruppero e i cinque aerei svanirono nel nulla. Immediatamente venne inviata una squadra di ricerca composta da navi, aerei e persino mercantili, tutti vennero allertati dalla sparizione della squadra.

Giunti sul luogo, però, nessuno riuscì a trovare nulla e anzi si consumò un’ulteriore tragedia. Uno degli aerei inviati per la ricerca, un PBM Mariner, esplose misteriosamente in volo causando la morte dell’intero equipaggio composto da 13 persone.

Quando le navi in zona si recarono là dove i resti dell’aereo erano caduti non trovarono però nulla, né resti né corpi da recuperare.

Questi uomini, uniti ai 14 che formavano gli equipaggi della squadriglia, fanno arrivare il conto a 27 persone svanite nel nulla in un solo giorno.

L’indagine della marina non produsse alcun risultato soddisfacente, tanto che alla fine ammisero di non avere una spiegazione convincente per ciò che era accaduto.

Si parla oggigiorno di guasti ai motori, inesperienza dei piloti, avarie varie e mal tempo, ma la verità è che non vi è nulla di certo in merito a tali eventi. La lista, ovviamente, non finisce qui e comprende decine e decine di altre navi e aerei. Basti pensare, ad esempio, alla sparizione del volo Arial Star o del C-54 Skymaster nel 1971.

Al di là delle spiegazioni più razionali e immediate, vi sono molte altre teorie che orbitano attorno al famigerato tratto di mare. Dall’influenza ufo sino a particolari campi elettromagnetici terrestri, sino a giungere ad interferenze interdimensionali che porterebbe i velivoli e le navi a svanire nel nulla.

Su questa ipotesi, riporteremo ora alcune reali interviste e dichiarazioni che parrebbero condurre proprio verso la spiegazione delle altre dimensioni. Premettiamo che, stando a varie teorie fisiche, mondi interdimensionali o realtà interdimensionali potrebbero benissimo esistere e interagire con noi in modi che non siamo in grado, per il momento, di comprendere.

Il primo caso che riportiamo è quello del pilota Chuck Weakley.

Chuck stava compiendo un volo per la Sunline Aviation di Miami diretto da Nassau a Miami. Era mattina e il tempo era magnifico. Mentre era in volo, Chuck dichiarò di aver avvistato una strana nebbiolina verde che iniziò a circondare tutto il suo aereo. Quasi subito, i controlli e gli strumenti del velivolo smisero di funzionare e Chuck perse addirittura il controllo del proprio aereo.

Non potendo far nulla, si limitò ad attendere di cadere nel vuoto ma questo non avvenne. Senza una ragione, la strana nebbia verde di colpo scomparve e l’aereo tornò governabile.

Chuck parlò di questo evento con vari giornalisti ed esperti ma nessuno seppe dire cosa accadde. Questa prima testimonianza diretta ci torna utile giacché di questa strana nebbiolina furono vittime anche altri, a volta con esisti ben più sinistri.

Tempo dopo il caso di Chuch, abbiamo quello del volo 727 della National Airline.

Il volo, in rientro verso Miami, a circa 20 minuti dall’aeroporto contattò la torre di controllo per segnalare un fatto strano. Il copilota segnalò una strana nebbiolina verde che stava accerchiando l’intero aereo. Nello stesso istante, l’aereo comparve dal radar della torre di controllo di Miami. Immediatamente vennero allertati i soccorsi e la pista di atterraggio si preparò al peggio. Per loro, l’aereo era precipitato. Tuttavia, 30 minuti dopo, ecco ricomparire il volo 727 che atterò senza problemi. I piloti si dissero sorpresi di vedere l’intero aeroporto in allarme e non seppero dire cosa fosse accaduto, per loro non era successo nulla. Invece qualcosa era accaduto. L’aereo, infatti, era atterrato con 10 minuti di ritardo, sebbene i piloti dichiararono di essere in perfetto orario. Quando controllarono la cabina di pilotaggio, i controllori si accorsero che tutti gli orologi, sia quelli del volo, sia quelli dei passeggeri, andavano indietro di 10 minuti.

In pratica, mancavano a tutti coloro che erano su quel volo, 10 minuti di tempo, 10 minuti in cui l’aereo era scomparso dai radar. 10 minuti in cui nessuno seppe dire cosa fosse accaduto. Ancora una volta troviamo menzionata, in dichiarazioni ufficiali, questa strana nebbiolina verde.

Ma i velivoli non sono i soli ad averla incontrata. Il caso più spaventoso è quello che riguarda una barca e che andremo ora a raccontare.

Il capitano Dan Harry stava tornando da Puerto Rico negli States a bordo della sua nave, la Goodnews, traghettando una chiatta da 2500 tonnellate con una fune di oltre 30 metri.

Ecco le sue parole:

“Il mare era calmo e il cielo azzurro, una giornata perfetta per navigare. Io stavo navigando sottocoperta quando improvvisamente ci fu quel colpo di vento. Uscii per controllare gli strumenti e vidi una strada nebbia ricoprire la chiatta, poi tutto impazzì. Gli strumenti di navigazione non funzionavano, il motore rimestava acqua verde e il mare era improvvisamente in tempesta. Navigo da oltre 25 anni e non ho mai visto nulla de genere. All’inizio volevamo salvare il carico ma poi pensammo solo a salvare noi stessi. Era come se vi fosse qualcosa che ci tratteneva lì, non ci muovevamo di un centimetro. Poi, senza preavviso, come comparve tutto svanì e tornammo sopracoperta. Ciò che vidi allora mi fece gelare il sangue. La fune lunga 30 metri era tesa verso il mare ma non vi era nulla dall’altro capo… L’aria era gelida da far venire i brividi mentre alcune parti della barca scottavano da far male. Quando controllammo la fune scoprimmo che non si era spezzata ma era tagliata e la chiatta era svanita nel nulla”

Ovviamente, la chiatta non venne mai ritrovata nemmeno sul fondo del mare, era semplicemente svanita.
Nessuno, ad oggi, è riuscito a venire a capo del mistero dietro molte di queste sparizioni e certamente questo ha aiutato ad alimentare il mistero del Triangolo.

Ciò che però è certo è che, se davvero quel luogo ha qualcosa di particolare, non lo scopriremo certo tenendo la mente chiusa e accontentandoci sempre e comunque della spiegazione più facile e immediata.

Pubblicato sul sito web: https://www.altrogiornale.org/

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SANTO GRAAL o meglio, L’ORO MONO ATOMICO

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Ricevuto da: Anna Dossena

ARTICOLO MOLTO INTERESSANTE Noi siamo esseri umani con emoglobina basata sul ferro e un’anima, appunto la ghiandola Amigdala! Loro sono esseri umani demoni, con emocianina basata sul rame  ecco perché si dice “sangue blu”, e la loro cattiveria è data dalla assenza della ghiandola Amigdala, l’anima appunto. Molto meno intelligenti di noi, ma cattivi e uniti!

Vitamina B17 detta anche Amigdalina (fai una ricerca, e ti accorgerai che la spacciano per veleno)

MA È L’ESATTO OPPOSTO

Essi arrivarono dall’altra parte della parete di ghiaccio comunemente chiamata Antartide, già migliaia di anni fa, per predare ORO dalla porzione di Madre Natura Terra Dio in cui oggi viviamo noi. E depredarlo al popolo di IPERBOREA: gli ARIANI!

Essi usarono il “FASCIO LITTORIO” un’arma a induzione di onde sonore vibrazionali (cioè la luce … Lucifero! Infatti la luce non ha velocità propria, bensì è la reazione a catena dei fotoni, che vengono appunto attivati dalle onde sonore vibrazionali) Tale arma non è altro che la vera ed unica “ARCA DELL’ALLEANZA” con la quale possono provocare terremoti, smottamenti, slavine e valanghe, tsunami, cicloni uragani e tempeste.

Oggi ne hanno una versione addolcita ed “omologata” che si chiama HAARP, composta da 3 elementi separati: Le antenne HAARP in USA, la piattaforma galleggiante HAARP e un immenso “condensatore ionico” nella base di DIEGO GARÇIA!

Bene essi distrussero il 99% di tale avanzatissima civiltà, ma, la loro stessa avidità fece si che si ritrovarono essi stessi a corto di materie prime alimentari, per il fatto che per vincere tale guerra dovettero usare appunto L’Arca dell’alleanza. Cosa che portò ad uno sconvolgimento della geomorfologia terrestre, con conseguenze e danni fuori dalla loro portata tecnologica. Infatti i demoni sono INFERIORI, ma uniti e cattivi.

Abbandonarono quindi la nostra porzione di Terra, per tornare indietro. In seguito arrivarono gli Sciti i Fenici e i Rus (ovvero le derivazioni genotipi che dei Vichinghi che occuparono la Kiev arcaica. O meglio i marinareschi discendenti vagabondi degli ultimi Ariani) chiamati: русский.

E i Tartari (che non sono assolutamente coloro che i libri di storia LORO, ci insegnano!

Quindi, costoro si fusero senza tuttavia perdere identità, in un unico grandissimo impero: L’IMPERO DELLA GRANDE TARTARIA, che comprendeva tutta la grande Russia, la Gallia, Esperia (Italia) Ichnusa (Sardegna) la Sassonia (Germania) l’Anglia (UK) ma non il Nippon, l’India, l’Australia e la New Zealand, il Canada, e ben il 75% ca. dell’Amaruca (si Amaruca, perché Amerigo Vespucci è un personaggio inventato) così come moltissimi altri!

1000 anni di storia INVENTATI!

Passiamo adesso al movente sommo, di tutto ciò: VIVERE A LUNGO:

Carbonio 12, il mattone della vita organica 6 protoni, 6 neutroni e 6 elettroni…666 ti ricorda qualcosa? Il suo isotopo più importante è il Carbonio 7 Carbonio 7= 6 protoni, 1 neutrone e 6 elettroni … 616 Come i 12 apostoli più Gesù….

Leonardo Da Vinci sapeva tutto, ULTIMA CENA ecco perché è considerato il primo…il PRIMO DEGLI ILLUMINATI  il Carbonio 7 è l’unico elemento capace di fondere i tre tipi di oro insieme e come risultato, esce fuori: L’ ORO MONO ATOMICO! che polverizzato ed ingerito (perché l’oro può essere metabolizzato dagli esseri umani o meglio da tutte le forme di vita ORGANICHE)

dato il suo potere (assurdo)  antiossidante, permette agli esseri viventi, sia essi ferro-basati che rame-basati, di poter vivere molti molti anni.

Tavole dei Sumeri:

le tavole dei Sumeri, risalenti a giusto qualche annetto fa, descrivono cronologicamente le epopee dei loro re, e stiamo parlando di regni durati migliaia di anni.

Avrete certamente notato, altrimenti fatelo, le pseudo borsette che i famosi Annunaki hanno sovente in mano, nelle rappresentazioni artistiche che li raffigurano, statue dipinti, incisioni etc. etc., e queste borsette, le hanno con se anche tutti i cosiddetti dei venuti dal cielo, in ogni parte (della nostra porzione) della Terra in cui sono stati rinvenuti, Perù, Guatemala, India, Romania etc. etc.

E sapete bene che in tutte le civiltà antiche l’oro era maniacalmente presente e appannaggio dei reali o dei ceti elevati. Bene in quelle borsette avevano oro mono atomico.

Ecco perché le civiltà della nostra remota antichità erano, come in effetti siamo noi, ossessionati da tale elemento/metallo!

Ma purtroppo il Carbonio 7, o meglio il vero SANTO GRAAL, ha una vita effimera, che tecnicamente è categorizzata come: poco più di tempo zero!

È un elemento instabile, il più instabile. Ma essi, ”essi” lo hanno trovato, al CERN di Ginevra, via LHC (large hadron collider) e gli hanno dato in primis il falso nome di: BOSONE DI HIGGS, per poi subito dopo, dargli il suo vero nome: LA PARTICELLA DI DIO!

Adesso fermati un attimo e pensa … PENSA!

Cosa manca a costoro che GOVERNANO IL MONDO? Hanno le ricchezze, i soldi tramite le LORO banche Hanno il POTERE, sia economico, sia dei media (informazione e quindi descritto bene da G. Orwell, e da Orson Welles: il 4° potere) sia giuridico!

Che cosa gli manca, o meglio, a cosa possono ambire costoro che HANNO TUTTO? Ad annientarci? NO! Lo avrebbero potuto fare molto tempo fa, ma purtroppo loro hanno la forza della cattiveria, ma noi abbiamo l’INTELLIGENZA!

Allora?

Gli manca il potere di poter vivere a lungo! E solo con l’oro, essi possono avere la possibilità di raggiungere il loro obiettivo! Come detto prima, purtroppo però, loro non hanno il nostro intelletto, e quindi devono IMPIEGARE gli UOMINI (quindi l’umanità) per ottenere il SANTO GRAAL o meglio, L’ORO MONO ATOMICO!

Stranamente la Cina sta costruendo un acceleratore di particelle, 10 volte la grandezza del CERN!

di: Stefano Desio

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Dal Mito alla Realtà

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Un archeologo dell’Autorità Israeliana per le Antichità
cammina ciò che è, secondo quanto dicono le autorità israeliane,
un tunnel di drenaggio di 2000 anni
che conduce alla Città Vecchia di Gerusalemme.
Dan Balilty |AP

Archeologi Sionisti stanno usando la Bibia per riscrivere la Storia

di Miko Peled dal Sito Web MintPressNews traduzione di Nicoletta Marino Versione originale in ing

Miko Peled è uno scrittore e attivista per i diritti umani nato a Gerusalemme.

È autore di “Il figlio del generale. Viaggio di un israeliano in Palestina” e

Injustice, the Story of Holy Land Foundation Five

La storia della Palestina, una gloriosa tradizione di cultura e religione, politica, commercio, arte e architettura ineguagliabili, è stata quasi persa tanto che i Sionisti possono affermare di essere i veri successori di Giosuè e del re David

Una delle tante gemme che esistono nella città di Londra è una libreria unica con il nome di Jarndyce Booksellers.

Jarndyce è specializzata in prime edizioni, libri rari e meravigliose edizioni da collezione delle opere complete di Shakespeare, Dickens e molti altri.

Nel negozio sono esposte anche enormi copie illustrate antiche della Bibbia. Questi libri giganteschi sono splendidamente decorati con illustrazioni che danno vita a personaggi e storie bibliche.

Ricordo di essermi seduto da bambino, sfogliando una vecchia copia illustrata di una Bibbia che faceva parte della collezione di libri di mio padre. Anch’essa aveva illustrazioni meravigliose, e io mi sedevo lì e guardavo le immagini dei grandi uomini e donne, e sperimentavo i grandi momenti descritti nella Bibbia.

L’angelo che fermò Abramo mentre stava per sacrificare suo figlio; Mosè che scende dal monte Sinai; il giovane Davide che uccide il gigante Golia e molti altri.

Si sono animate tutte davanti ai miei occhi ed era chiaro a me da bambino come lo è oggi e a tanti altri, che quelle storie descrivono eventi storici reali.

Queste adorabili interpretazioni avevano lo scopo di creare l’impressione che la Bibbia narrasse storie storicamente vere.

Portano i lettori e anche coloro che non leggono, ma ascoltano le storie e guardano le illustrazioni, a credere che si trattasse di persone reali e di eventi reali che hanno avuto luogo.

L’Ambasciatore degli Stati Uniti in Israele David Friedman
parla all’inaugurazione di una “strada antica”
che attraversa il quartiere palestinese di Silwan.
Tsafrir Abayov | AP

È abbastanza facile indicare un’antica città della Palestina, diciamo Betlemme o Gerusalemme o qualche angolo del deserto vicino a Bi’r Saba, e affermare che lì ebbe luogo un particolare evento biblico.

Questa lettura letterale della Bibbia, e in particolare dell’Antico Testamento, ha dato e continua a dare un enorme impulso al Sionismo.

I Sionisti fanno affidamento su milioni di persone in tutto il mondo che sono state indotte in errore nel credere che ci sia una verità storica nella Bibbia, che pensano che l’Israele di oggi sia il vero e legittimo successore dell’Israele biblico e che consentono ai Sionisti di rivendicare la Bibbia come il loro libro della vera storia.

Mitologia, religione e storia

I Greci e il popolo nordico sostituirono le loro antiche mitologie indigene con il Cristianesimo, conservando la loro mitologia come parte della loro storia culturale.

In India, la mitologia antica è molto viva e gli dei antichi sono ancora adorati nei templi di tutto il paese, ma ciò non viene mai confuso con la storia reale dell’India.

Vishnu non è mai confuso con Ashoka o Buddha con Akbar.

Ognuno ha il suo rispettivo posto all’interno della ricca cultura indiana.

Né il popolo greco, né il popolo nordico, o anche coloro che praticano varie fedi in India, considerano la loro mitologia come storia.

Non troverete archeologi greci che scavano per trovare la casa di Zeus.

Non ci sono segni che il popolo nordico stia cercando l’antica città in cui risiedevano Odino e Thor, e anche in India, dove gli antichi dei sono parte integrante della vita, non ci si aspetta che la città di Shiva venga scavata da archeologi.

Questo perché la separazione tra mito e religionee storia è chiara, tranne nel caso del Sionismo…

I Sionisti, sia cristiani che ebrei, mantengono fermamente la loro rivendicazione che ‘la Bibbia è storia‘…

Gli archeologi che lavorano in nome dei Sionisti hanno scavato la Palestina per due secoli, spesso ignorando o addirittura distruggendo preziosi manufatti che non servono al loro scopo.

Questo perché gli archeologi sionisti sono motivati non dalla curiosità scientifica, ma da un’agenda politica.

Ignorano la ricchezza della storia e dell’archeologia che esistono in Palestina e cercano prove delle proprie teorie.

Distruzione dei monumenti

La necessità di convalidare le affermazioni sioniste che collegano l’attuale Israele con gli antichi Ebrei e la mitologia glorificata come viene presentata in parti dell’Antico Testamento, spesso viene a scapito di importanti siti e monumenti storici.

In effetti, non è raro vedere siti storici inestimabili, distrutti da un programma per mano delle istituzioni sioniste.

Il cimitero di Mamilla è uno di questi esempi.

Si tratta di un antico luogo di sepoltura musulmano e luogo sacro nel centro di Gerusalemme che si ritiene risalga al settimo secolo.

Numerosi santi della fede sufi e migliaia di funzionari, studiosi, notabili e famiglie di Gerusalemme sono stati sepolti nel cimitero negli ultimi 1.000 anni.

Si diceva che vi fossero sepolti i compagni del profeta Maometto, ma dalla conquista sionista di Gerusalemme ovest, il cimitero è caduto in rovina, con antiche lapidi distrutte e profanate.

Nell’ultimo decennio, una parte significativa del cimitero è stata rasa al suolo e resti umani sono stati profanati in modo che il Centro Simon Wiesenthal potesse costruire una struttura, spudoratamente chiamata Museo della Tolleranza.

Il Cimitero di Mamilla,
mostrato qui in una foto aerea del 1951,
rimase per secoli non manomesso fino a che il governo israeliano
ha dato il via alla costruzione del
Museo della Tolleranza sopra le sue rovine storiche

Dal 2010, il Centro per i Diritti Costituzionali e la Campagna per preservare il cimitero di Mamilla hanno lavorato per fermare la costruzione della nuova struttura e preservare ciò che resta dell’antico sito.

A tal fine, sono state presentate petizioni a vari organismi delle Nazioni Unite, tra cui l’UNESCO, per proteggere il sito sacro.

Il “Museo della Tolleranza”, come viene chiamato, ha portato al dissotterramento di centinaia di tombe e non si sa dove si trovino gli innumerevoli resti umani che sono stati smaltiti.

Riconosciuto come uno dei cimiteri musulmani più importanti al mondo, dove sono sepolti settantamila guerrieri degli eserciti di Saladino, ora è quasi sparito.

Bab al-Rahmeh è ancora un altro famoso cimitero islamico a Gerusalemme.

Si estende dalla Porta dei Leoni all’estremità del muro della Moschea di Al-Aqsa, vicino ai palazzi degli Omayyadi a sud. 

Il governo israeliano è in procinto di confiscare parti del cimitero per attuare un progetto di insediamento. 

I piani includono la creazione di “percorsi di giardini biblici”, cancellando ancora una volta siti storici al fine di costruire monumenti per commemorare una storia che non è mai stata.

Un altro classico esempio della distruzione della storia reale per amore della mitologia è,

l’apertura della cosiddetta “Stazione del Battesimo del Tempio” sul terreno storico dei palazzi degli Omayyadi nella Città Vecchia di Gerusalemme.

Il Tempio in questione è il Tempio Ebraico e i palazzi degli Omayyadi su cui sarà costruito risalgono a quasi 1.400 anni fa, costruiti nella prima fase del periodo islamico, e utilizzati per ospitare i califfi islamici e le istituzioni che gestivano gli affari di Gerusalemme e la Moschea di Al-Aqsa.

Monumenti in rovina

Le autorità sioniste non solo hanno distrutto siti storici preziosi alla ricerca di siti mitici, ma hanno anche permesso che siti storici inestimabili cadessero in rovina.

Ci sono innumerevoli siti di questo tipo in tutta la Palestina, come la moschea di Dhaher Al-Umar a Tabariya, che ora si trova da sola, in rovina, un solitario testimone del glorioso passato arabo della città.

Daher al-Umar era un leader palestinese che ha governato la maggior parte della Palestina e ha plasmato la sua storia per tutto il XVIII° secolo. Non solo la sua memoria è stata cancellata, ma i monumenti che portano il suo nome e che ancora esistono ora giacciono in rovina.

La mitologia dell’Antico Testamento è stata trasformata in storia attraverso un tentativo riuscito di trasformare le storie e le figure di queste storie, per quanto mitiche possano essere state, in eventi e personaggi storici reali.

Allo stesso tempo, la vera storia della Palestina, una gloriosa storia di cultura e religione, politica, commercio e arte e architettura senza eguali, è stata del tutto persa in modo che i Sionisti possano affermare di essere i veri successori di Giosuè e del re Davide.

Non c’è nulla di male nel godere delle meravigliose illustrazioni che adornano la Bibbia.

Tuttavia, dobbiamo stare attenti a non confondere quelle storie e le illustrazioni con la storia reale della Palestina…

Nota dell’autore:

Fonte: https://www.bibliotecapleyades.net/

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