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IL TEATRO DELL’ASSURDO – L’obbiettivo è demonizzare sempre e comunque

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Le bandiere nazionali della Russia e degli Stati Uniti © Sputnik / Vladimir Trefilov

dal Sito Web SputnikNews

Perché gli Stati Uniti, la NATO ei media cercano di “demonizzare” Putin e la Russia ?

MONTEVIDEO (Sputnik)

Gli Usa, la Nato e alcuni media intendono dare un’immagine negativa del presidente russo Vladimir Putin, dopo la sua decisione di sospendere la partecipazione di Mosca al nuovo Trattato per la riduzione delle armi strategiche (START III ), hanno detto a Sputnik gli analisti venezuelani Hernán Zamora e Sergio Rodríguez Gelfenstein.

“Cercano di demonizzare la decisione della Russia perché fa parte di questa guerra mediatica e della costruzione di immaginari e narrazioni che consentono di incolpare la Russia.

Le reazioni sono eccessive perché gli Stati Uniti si sono ritirati da uno dei trattati e la Russia ha semplicemente accettato la decisione.

È una strategia di pressione perché gli Stati Uniti e la NATO formano un blocco comune contro la Russia e il cui obiettivo è demonizzare la decisione della Russia e in particolare l’immagine del presidente Putin”, ha affermato Zamora, vicerettore accademico dell’Università latinoamericana e dei Caraibi.

Il 21 febbraio la Russia ha sospeso la sua partecipazione al nuovo trattato START III.

Il governo del Regno Unito ha dichiarato che la Russia ha preso una “decisione sconsiderata”, la Francia ha chiesto “responsabilità” e gli Stati Uniti hanno definito la mossa “profondamente sfortunata e altamente irresponsabile”.

Allo stesso modo, il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha affermato che la decisione della Russia,

“rende il mondo più pericoloso”…

Da parte sua, Putin ha definito gli appelli della NATO alla Russia di “rispettare nuovamente il Trattato START” e consentire agli esperti occidentali di ispezionare le strutture militari e nucleari russe nell’attuale situazione di scontro come “teatro dell’assurdo”.
 

Secondo il presidente, i Paesi occidentali sono disposti a usare tutti i mezzi per contrastare la Russia, compreso il ricorso a “terroristi e neonazisti”.
 

In questo contesto, ha spiegato che stavano addestrando gli ufficiali delle truppe ucraine nelle loro istituzioni educative; Inoltre, ha indicato che i paesi occidentali hanno già speso più di 150.000 milioni di dollari in assistenza militare all’Ucraina.


Media


Da parte sua, Rodríguez Gelfenstein, dottore in Studi Politici ed ex direttore delle Relazioni Internazionali della Presidenza del Venezuela, ha indicato che esiste,

ipocrisia da parte dei media” nella gestione delle informazioni.

“Quattro anni fa il presidente [degli Stati Uniti] Donald Trump si è ritirato dal Trattato per l’eliminazione dei missili a corto e medio raggio [Trattato INF] e nessuno lo ha scoperto, nessuno ha detto niente, non ha fatto notizia.

C’è un modo differenziato in cui le informazioni vengono gestite nel mondo.È un modo ipocrita di usare le informazioni”, ha detto.

Ha aggiunto che proprio come si preoccupava allora, lo fa anche adesso.

“Ma non mi sembra valido che il mondo intero si stia strappando i capelli per la decisione che ha preso la Russia e quattro anni fa non ha detto nulla con una decisione altrettanto deprecabile”, ha sottolineato.

Ha sostenuto che gli Stati Uniti hanno abbandonato molti degli accordi firmati durante la Guerra Fredda e dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica.


Negoziati per l’ingresso della NATO in START III


Il governo russo vuole che anche la NATO sia inclusa in un patto sugli armamenti ed è per questo che ha deciso di sospendere la sua partecipazione al nuovo trattato START III, ha affermato Zamora.

“È una strategia, perché non solo è necessario controllare le armi della Russia e degli Stati Uniti, ma la NATO deve essere contemplata e conteggiata nell’accordo.

Non è solo una questione bilaterale tra Stati Uniti e Russia.

La NATO e gli Stati Uniti stanno affrontando la Russia (…) Mosca cerca di creare spazi per i negoziati”, ha detto Zamora.

Pertanto, la decisione di Mosca di sospendere la sua partecipazione al Trattato START III è una risposta alla “politica aggressiva” di Washington e dell’alleanza militare.

“La Russia dice ‘ci diremo tutto’, perché non ci sono solo armi Usa, ma anche armi Nato, a prescindere dalle dichiarazioni dell’ufficiale di sicurezza Nato.

Perché anche se dicono di no, in pratica è una guerra USA e NATO contro la Russia in Ucraina”, ha aggiunto.

START III, che scade il 5 febbraio 2026, è attualmente l’unico accordo che lega Usa e Russia, dopo che Washington ha rotto definitivamente il Trattato INF il 2 agosto 2019.


L’amministrazione Trump ha sostenuto che detto trattato non rispondeva agli interessi di Washington e ha insistito per elaborarne uno nuovo che includesse la Cina o per estendere quello esistente con modifiche.


Mosca ha proposto di prolungare il trattato senza porre precondizioni, ma Trump ha rifiutato questa iniziativa, mentre l’attuale presidente Usa, Joe Biden, ha accettato la proroga.

Pubblicato sul sito web: https://www.bibliotecapleyades.net/

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SI SI SUCCEDE QUI IN ITALIA, A TORINO …

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LOBBY ARMI – 7. ASSE NATO-GATES A TORINO. Tecnologie Militari IA nell’Intrigo Politico PD-FI-Lega-FdI tra Leonardo, Microsoft & Alleanza Atlantica

di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

ENGLISH VERSION

Il progetto DIANA della NATO (dettagli nell’articolo sotto de L’Indipendente) sarà il punto di convergenza di un intrigo internazionale tra il tycoon dell’IT Bill Gates e la politica italiana “bipartisan”. Se non avessimo piena coscienza del ruolo esercitato dalla Bill & Melinda Gates Foundation nel finanziarie i pericolosi esperimenti sui virus SARS infettati con HIV da cui è poi spuntato il SARS-Cov-2 da laboratorio con la conseguente pandemia e il successivo business delle Big Pharma non ci sarebbe da allarmarsi.

16.186 Views Nell’immagine di copertina un recente incontro del premier Mario Draghi on il presidente … Leggi tutto

CRISI DI GOVERNO PERFETTA PER DRAGHI SEGRETARIO NATO. Piano Mattarella per l’Italia in mano all’UE

Se non avessimo pubblicato, già nel novembre 2021, il piano CEPA con cui i vertici della difesa dell’Alleanza Atlantica e dell’Unione Europea hanno progettato, grazie ai finanziamenti della Lobby delle Armi, la militarizzazione dell’Europa provocando la Russia fino a costringerla ad intervenire in Ucraina in difesa del martoriato Donbass, questo progetto di “Defence innovation accelerator for the north Atlantic” (Acceleratore di innovazione nella difesa per l’Atlantico del nord), rappresenterebbe un normale strumento di implementazione delle tecnologie militari.

L’acrononimo DIANA, inoltre, ha anche una forte valenza metaforica perché evoca la divinità romana della caccia e delle bestie selvagge che i Greci veneravano come Artemide ed era sorella di Apollo. Tale dea era pure simbolo di purezza che è sempre più radicata nell’orgoglio intellettuale occidentale nonostante la sua melmosa e crescente lobbying soprattutto negli ambiti sociali più delicati come sanità e difesa.

38.921 Views di Fabio Giuseppe Carlo Carisio La notizia circola da vari giorni sui maggiori … Leggi tutto

WUHAN-GATES – 54. SARS-2 BIOARMA: Per il Capo Covid della rivista The Lancet è Virus Artificiale. Accusa gli USA ma non lo “sponsor” Gates

Ma nelle precedenti inchieste abbiamo visto come la “longa manu” di Bill Gates abbia individuato il Piemonte quale regione di sviluppo dell’intelligenza artificiale con finalità belliche proprio come ha individuato la Toscana quale incubatore dei vaccini della londinese GlaxoSmithKline, partner commerciale leader nella sinergia con la Pfizer, produttrice del siero genico antiCovid.

A Torino, la sede di DIANA sarà ospitata nelle Officine grandi riparazioni (OGR): lo stesso luogo dove è già partito il progetto Microsoft for Startups grazie alla collaborazione siglata tra Microsoft Global Sales, Marketing and Operations e la OGR supportata dai finanziamenti della Fondazione CRT (Cassa di Risparmio di Torino).

137.440 Views di Fabio Giuseppe Carlo Carisio ENGLISH VERSION HERE «La guerra di informazione durante … Leggi tutto

LOBBY ARMI 5 – PIANO DI GUERRA “NWO” A RUSSIA E CONTRO-INFORMAZIONE. Progetto CEPA con NATO-UE & Industrie Belliche

Nell’ambito del piano NATO ci sarà anche una sinergia tra il Politecnico di Torino e Leonardo, l’industria nazionale italiana della difesa econtrollata dallo Stato ma partecipata da fondi d’investimento internazionali quali BlackRock, che ha già definito una collaborazione con Microsoft per le nuove tecnologie militari nel campo dell’Intelligenza Artificiale.

Ecco il progetto DIANA appare un’evidente strategia di sviluppo tra Gates e la NATO, il cui segretario generale Jens Stoltenberg è stato direttore dell’Ong GAVI Alliance, pioniera nell’immunizzazione globale coi vaccini anche in sinergia con l’ex amministratore delegato di Vodafone Vittorio Colao, guardacaso divenuto Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale nel Governo di Mario Draghi.

386.449 Views di Fabio Giuseppe Carlo Carisio Non solo bombe costruite in Italia e ritrovate … Leggi tutto

RENZI “SCEICCO D’ARABIA” DOPO I VACCINI AI BAMBINI. Consulenza d’Oro dai Sauditi: Partner di GSK e Sponsor del “Decreto Lorenzin”

Ma gli intrighi politici sono trasversali ad un’accozzaglia di vari schieramenti dell’attuale maggioranza (messa in crisi dalle dimissioni di Draghi per la rottura con il Movimento 5Stele). Il presidente di Leonardo è l’ex generale Luciano Carta, ex direttore del controspionaggio italiano AISE, ed è ritenuto uomo di fiducia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ex deputato del Partito Democratico noto per le sue esperienze quale Ministro della Difesa e vicepresidente del Consiglio con delega ai servizi segreti.

213.837 Views di Fabio Giuseppe Carlo Carisio AGGIORNAMENTO DEL 24 FEBBRAIO 2022 Ancora una volta … Leggi tutto

MATTARELLA AMBASCIATORE NWO: ANNUNCIA CRISI GAS E VENTI DI GUERRA. Biden & NATO già in Azione in Ucraina e Siria contro la Russia

L’attuale Ministro della Difesa Lorenzo Guerrini e il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo sono entrambi del PD.

«Torino è stata individuata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri come sede principale dell‘Istituto per l’Intelligenza Artificiale (I3A). L’I3A sarà un vero e proprio network e potrà contare su un migliaio di persone e su un budget annuale che si aggira agli 80 milioni di euro. In questo modo potranno essere coordinate le varie attività di ricerca in questo campo, in linea con la strategia definita dal Ministero per lo Sviluppo Economico» che fa capo al ministro Giancarlo Giorgetti, esponente della Lega e coordinatore del progetto di utilizzo in Italia dei brevetti dei vaccini delle Big Pharma.

104.689 Views di Carlo Domenico Cristofori Come era facile prevedere le sparate sui social di … Leggi tutto

GREEN PASS A STATALI E PRIVATI: LA TOMBA DI SALVINI E LEGA. Per gli Affari di Big Pharma con Giorgetti

A fare da collante tra il progetto DIANA della NATO e l’Intelligenza Artificiale in mano a Bill Gates c’è un ulteriore sviluppo delle tecnologie militari sostenuto dal governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio di Forza Italia.

«L’aerospazio è uno dei progetti bandiera che ci ha chiesto il Governo, una delle eccellenze in cui vogliamo primeggiare, insieme all’idrogeno, nell’ottica dei fondi del Pnrr. Una visione progettuale molto chiara da portare avanti con tutto il sistema industriale» ha detto Cirio lo scorso anno in apertura agli Aerospace & Defense Meetings.

7.793 Views Nell’immagine di copertina il medico Meluzzi sospeso dal?rodine per il rifiuto di vaccinarsi, … Leggi tutto

RAZZISMO NWO: DOPO I NO-VAX SI LICENZIANO I PRO-PUTIN. NaziDittatura Russofoba. Fine di Meloni-FDI

Per far comprendere quale sia la ramificazione atlantista nell’ambito politico italiano bisogna ricordare che è il presidente della Federazione Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza (AIAD), associazione iscritta a Confindustria di cui sono soci anche l’Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni Sportive e Civili (ANPAM) e l’Associazione per i Servizi, le Applicazioni e le Tecnologie ICT per lo Spazio (ASAS).

E’ Guido Crosetto, originario di Cuneo e fondatore con Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia. Sul sito ufficiale dell’AIAD si può leggere che «Leonardo è il primo gruppo industriale italiano nel settore dell’alta tecnologia e uno dei primi dieci attori mondiali nell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza. Da oltre 70 anni è leader in Italia nello sviluppo industriale e tecnologico». Ecco come si chiude il cerchio di intrighi politici tra il PD di Mattarella e l’opposizione FdI.

392.733 Views Nell’immagine di copertina a sinistra i sionisti Paul Singer del fondo Elliott (in … Leggi tutto

Va infine rammentato che uno dei più influenti soci di Leonardo, il fondo americano BlackRock dell’attivista sionista Larry Fink, è anche azionista in alcune delle più importanti Big Pharma dei vaccini, in un intrigo internazionale globalista assai inquietante soprattutto dopo l’imposizione obbligatoria dei sieri genici sperimentali in Italia e i progetti nazionali d’innovazione digitale finiti in mano a Gates. 

Per conoscere tutti i retroscena sulla PANDEMIA DA VIRUS DA LABORATORIO acquista il libro WuhanGates…

Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES

GOSPA NEWS – LOBBY ARMI DOSSIER

GOSPA NEWS – INCHIESTE WUHANGATES

GOSPA NEWS – INTERNATIONAL REPORTAGES


Torino diventerà il nuovo polo tecnologico militare della NATO

di Giorgia Audiello

NB Tutti i link agli articoli di Gospa News sono stati aggiunti a posteriori

Da capitale del settore automobilistico a quella d’innovazione tecnologica in ambito militare: così Torino si rinnova e si appresta a diventare il principale polo europeo nel campo della tecnologia bellica. L’“occasione” per la trasformazione in chiave strategico-militare della città sabauda è stata fornita dall’impellente esigenza della NATO di ammodernare il proprio arsenale bellico tecnologico in funzione anticinese e antirussa, due nazioni estremamente avanzate in questo campo: «dobbiamo mantenere la nostra spinta tecnologica ora che Cina e Russia ci sfidano in questo settore chiave», ha dichiarato il segretario della Nato Jens Stoltenberg.

Così, lo scorso 7 aprile 2022 i Ministri degli esteri dell’Alleanza hanno approvato la Carta per il “Defence innovation accelerator for the north Atlantic” (Acceleratore di innovazione nella difesa per l’Atlantico del nord), il cui acronimo è DIANA e che comprende un fondo finanziato e gestito da 21 paesi alleati su 30: si tratta del NATO Innovation Fund, il primo fondo di investimenti multi-sovrano al mondo, la cui costituzione è stata firmata il 30 giugno 2022 al Vertice di Madrid anche dal ministro della difesa italiano Lorenzo Guerini.

131.884 Views di Fabio Giuseppe Carlo Carisio Whole English version here In un precedente profetico … Leggi tutto

NWO CONTRO L’ITALIA – 2. COLAO MINISTRO “IT” TRA BILDERBERG, GATES & CIA. Dal piano Vaccini GAVI all’Intelligenza Artificiale

Il Fondo partirà con un capitale di un miliardo di euro e finanzierà per i prossimi quindici anni start up e piccole e medie imprese ad alto contenuto tecnologico. Si concentrerà in particolare sulle cosiddette deep technologies, le tecnologie emergenti che la NATO ha identificato come prioritarie: esse comprendono i settori dell’aerospazio, dell’intelligenza artificiale, delle biotecnologie e della bioingegneria, dei computer quantistici, della sicurezza informatica, dei motori ipersonici, della robotica, dell’industria navale e delle telecomunicazioni.

All’interno di questo progetto, Torino è stata scelta come prima sede europea degli acceleratori di startup nel campo della sicurezza. «Nell’ambito del progetto Diana, un’azione coordinata dalla NATO che prevede l’istituzione di alcuni acceleratori d’impresa per le startup, l’Italia ha partecipato insieme a decine di altre candidature in ambito europeo, e Torino è stata scelta per i primi nove acceleratori che saranno creati in ambito Nato», ha annunciato il sottosegretario alla difesa Giorgio Mulè, a margine dell’Innovation Cybersecurity Summit a Roma.

112.569 Views di Fabio Giuseppe Carlo Carisio Il 18 dicembre 2020, Parlamento e Consiglio hanno … Leggi tutto

NWO CONTRO L’ITALIA – 5. In mano a McKinsey-Gates anche i 209 miliardi del piano UE Next Generation

A Torino, la sede di DIANA sarà ospitata nelle Officine grandi riparazioni: da qui, all’inizio del 2023 saranno lanciate le prime nove gare e definiti i progetti da finanziare. Mentre dal 2026 in avanti, la sede sarà spostata all’interno della città dell’Aerospazio: un progetto che prevede la riqualificazione di un’area di 184000 metri quadrati attorno a corso Marche – nella periferia ovest della città – e sarà finanziato con 300 milioni del PNRR e altri 800 provenienti dalle 70 aziende del settore che vi stabiliranno la loro sede.

Tra queste, anche Leonardo, azienda italiana attiva nei settori della difesa e dell’aerospazio, partecipata al 30% dal Ministero dell’economia e che coordinerà tre progetti del nuovo sistema di difesa europeo: il sistema di navigazione satellitare Galileo, finanziato dall’Unione europea con 35,5 milioni di euro; quello di tecnologia sicura Essor, che ha ricevuto 34,6 milioni; e il progetto degli anti-droni Jey Cuas, che costerà altri 13 milioni di euro. Una parte degli spazi della città sarà destinata al nuovo campus del Politecnico, mentre l’altra sarà occupata dagli uffici del programma DIANA e da alcune aree per la sperimentazione di nuove tecnologie di terra e di volo.

130.502 Views In copertina il marchio dell’azienda di tecnologia militare nazionale Leonardo spa, il presidente … Leggi tutto

IN MANO A GATES PURE LA TECNOLOGIA MILITARE “IA” ITALIANA. Accordo Leonardo-Microsoft e Intrighi DEM tra Intelligence e Pandemia

È prevista quindi una collaborazione tra Leonardo e il Politecnico: in questo modo, “si creerà un sistema interconnesso dove coesistono l’accademia, la ricerca e i laboratori di sviluppo tecnologico, le start up e le piccole medie imprese, e la grande impresa”, si legge sul progetto della città dell’Aerospazio pubblicato sul sito del comune di Torino. Secondo Stoltenberg, gli investimenti e la ricerca del progetto DIANA serviranno «a dare vita a quelle tecnologie nascenti che hanno il potere di trasformare la nostra sicurezza nei decenni a venire, rafforzando l’ecosistema dell’innovazione dell’Alleanza e sostenendo la sicurezza del nostro miliardo di cittadini».

Il programma di accelerazione della tecnologia militare promosso dalla NATO risponde alla crescente instabilità geopolitica che vede ormai un’insanabile contrapposizione tra il cosiddetto Occidente e il resto del mondo: se da un lato, infatti, il programma di ammodernamento dell’industria militare può essere considerato di routine ai fini della difesa, anche per non soccombere ad altre superpotenze, dall’altro, esso non è pensato solo a scopo preventivo, bensì è finalizzato al mantenimento (o al ripristino) dell’ormai debole egemonia occidentale globale: ciò non può che condurre ad una corsa agli armamenti da cui a guadagnarci sarà soprattutto l’industria bellica e le imprese ad essa collegate.

206.571 Views Jens Stoltenberg e Bill Gates insieme al World Economic Forum di Davos nel … Leggi tutto

STOLTENBERG: BURATTINO NATO DI GATES-NWO IN PANDEMIA E GUERRA UCRAINA. Vaccini GAVI & Affari NORGES BANK su Bombe RHM nello Yemen

Non a caso, le due ONG Rete europea contro il commercio di armi e Transnational Institute hanno denunciato che il programma DIANA è legato al nuovo business delle armi europeo, dal momento che l’UE ha destinato 8 miliardi di euro alla difesa comune entro il 2027 e 600 milioni di euro solo per il 2022: nel rapporto intitolato “Accendere le fiamme: come l’UE sta alimentando una nuova corsa agli armamenti”, le due associazioni fanno presente che nove dei sedici rappresentanti dell’organo consultivo dell’Unione europea che ha portato alla creazione del bilancio militare per il 2022 sono vicini a società d’armi e alle lobby dell’industria delle armi. Nel rapporto si legge che “Il processo decisionale è stato indirizzato da aziende altamente lucrative che sfruttano gli spazi politici per il proprio guadagno”.

https://www.gospanews.net/2022/06/20/lobby-armi-6-echi-di-terza-guerra-mondiale-regno-unito-nato-usa-e-zelensky-minacciano-russia-e-cina/embed/#?secret=73nCJ1HQQn#?secret=zfeAZ0TNXq

47.777 Views 1 – INTELLIGENCE MILITARE & LOBBY DELLE ARMI 2 – LE MINACCE DEL … Leggi tutto

LOBBY ARMI – 6. ECHI DI TERZA GUERRA MONDIALE. Regno Unito, NATO, Usa e Zelensky minacciano Russia e Cina

Anche per questo, a Torino, alcuni attivisti e collettivi studenteschi hanno contestato un convegno promosso dal Politecnico con la partecipazione di alcune aziende del settore aerospaziale, accusando l’università di «collusione con l’industria delle armi».

Tra la cooperazione e la collaborazione tra nazioni e il modello geopolitico dell’egemonia unipolare, ancora una volta, il “mondo liberal” ha scelto il secondo, con tutti i rischi che ciò comporta: a cominciare dall’escalation militare e dall’esasperazione del confronto sul fronte dell’innovazione. Il che non avvantaggerà di certo i cittadini, ma le società d’armi e le imprese che vi orbitano attorno, tra cui proprio quelle che Torino si appresta ad ospitare, guadagnandosi così il nuovo titolo di “città delle armi”.

di Giorgia Audiello
Pubblicato in origine su L’Indipendente

30.725 Views Il Presidente della Commissione Europea propone di ignorare il Codice di Norimberga per … Leggi tutto

OBBLIGO VACCINI: RIVOLTA USA, DITTATURA UE. Cause a Raffica dagli Stati americani. Politici europei Servi NWO come Salvini e Meloni

10.994 Views Pubblichiamo di seguito la riflessione di un esimio medico italiano NO CAVIA, ovvero … Leggi tutto

“IL NUOVO ORDINE MONDIALE E’ PRIVO DI UMANA INTELLIGENZA”. Quindi Impone la Dittatura tramite Web, Social & Artificial Intelligence

Pubblicato sul sito web: https://www.gospanews.net/

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Gas, riempiamo le riserve e poi le userà la Germania. L’incredibile retroscena

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In questo caso, il popolare detto “mal comune mezzo gaudio” non risulta essere del tutto appropriato. Non siamo i soli, anche la Germania è sull’orlo del baratro. Ma potremmo essere comunque noi a pagarne lo scotto. Berlino, sempre più a corto di materia energia, sta attingendo dalle proprie riserve e, al momento, Gazprom non sembra voler dare buone notizie sulla riapertura del Nord Stream 1: «Forniture tagliate per forza maggiore». C’è un meccanismo Ue, però, che di fatto obbliga chi si è portato avanti con gli stoccaggi ad aiutare i Paesi in difficoltà. E qui “casca l’asino”.

La lettera segreta di Gazprom

Siamo ormai sommersi dagli studi contenenti previsioni catastrofiche per l’economia tedesca – e non solo – nel caso in cui la Russia decidesse di non riprendere regolarmente il flusso proveniente dal gasdotto Nord Stream 1, cosa che dovrebbe avvenire tra il 21 e il 22 luglio. Roba da far impallidire la crisi mondiale del 2008: un numero inimmaginabile di aziende verrebbero condannate alla chiusura, con impatti drammatici sull’occupazione, sulla crescita, sull’inflazione e sulla tenuta sociale. Come abbiamo scritto in un articolo pubblicato ieri sera, sembra che Gazprom abbia inviato una lettera ai propri clienti europei, citando la “causa di forza maggiore” per giustificare le mancate consegne di gas dal 14 giugno scorso, giorno dal quale Mosca ha deciso di ridurre le forniture del 60% sul gasdotto Nord Stream. Molto probabilmente, il fine è quello di svincolarsi dalle relative penali, preannunciando inoltre che i flussi di gas dalla Russia non riprenderanno dopo il termine del periodo di manutenzione del gasdotto.

La Germania attinge dalle proprie riserve

Uniper, il più grande importatore di gas dalla Russia, ha reagito immediatamente rigettando la lettera, definendola come del tutto “ingiustificata”. Come riporta oggi La Verità, però, per continuare regolarmente la fornitura ai propri clienti, il colosso tedesco sta comprando sul mercato il gas che la Russia non ha fornito, e questo genera un buco nei suoi conti stimato in circa 30 milioni euro al giorno. In piena crisi di approvvigionamento, Uniper sta cercando di “metterci una pezza” prelevando gas dagli stoccaggi, invece di riempirli come stiamo facendo noi, peraltro a carissimo prezzo. L’obbiettivo dell’80% di riempimento degli stoccaggi prima dell’autunno, dunque, risulta essere semplicemente irraggiungibile. Infatti, è una settimana ormai che i siti di stoccaggio tedeschi non vedono più del 64,5% di gas al loro interno.

L’Unione Europea chiederà la riduzione dei consumi

Berlino sta tentando di uscire dal cul-de-sac trovando un accordo col maggior azionista di Uniper, ovvero Fortum, una compagnia di proprietà del governo finlandese. Ma i dati sono raccapriccianti e alcune stime indicano, ad oggi, una necessità di cassa e ricapitalizzazione per un totale di 10 miliardi di euro, che salirebbero ad oltre 30 miliardi di euro se il Nord Stream 1 chiudesse totalmente. Non di certo quisquilie per il governo finlandese, che non sarebbe certo felice di accollarsi una cifra simile in tempi come questi. Ad ogni modo, la trattativa tra i due governi è ancora aperta e si attendono notizie in merito. Dal canto suo, la Commissione europea presenterà nella giornata di domani le proprie raccomandazioni per diminuire i consumi di energia nel continente. L’obiettivo principale è quello di risparmiare circa l’8% di energia. Pressata dal capo dell’Agenzia internazionale dell’energia, Fatih Birol, la Commissione si adopererà nel richiedere a tutti i Paesi membri un avvio immediato della riduzione dei consumi.

Il patto di solidarietà che inchioda l’Italia

Ma veniamo al punto: la Germania sarà di certo il primo Paese in cui la carenza di gas paleserà tutti i suoi nefasti effetti. Contando che si tratta, appunto, della Germania, la Commissione sembra già essere particolarmente solerte e attiva nel tentativo di sollecitare la solidarietà degli altri Paesi membri. Esiste, infatti, una perversa “clausola di salvaguardia” che impone la cessione di parte delle proprie riserve a chi ne dovesse avere più bisogno. Il governo di Olaf Scholz ha già siglato questi patti di “solidarietà” con Italia, Austria e Danimarca, e starebbe lavorando per chiudere simili accordi anche con la Repubblica Ceca. Come riferisce La Verità, “in virtù di questi patti, chi invoca la solidarietà può chiedere alla controparte una fornitura di gas di emergenza, della quale sono già definite le condizioni di prezzo e di consegna. L’Italia è il maggior candidato a fornire tale assistenza alla Germania, date le sue dimensioni. Se il meccanismo venisse attivato, è ragionevole pensare che l’Italia fornirebbe gas alla Germania lasciando in territorio tedesco parte della fornitura che riceve dalla Norvegia, disponibile per il prelievo dal gasdotto TENP”.

Problemi logistici oltre quelli economici

In effetti, bisogna fare i conti non solo con i problemi economici, ma anche con quelli logistici. Sembra infatti che la rete di gasdotti europea non sia strutturata per un contro flusso Sud-Nord (e nemmeno Ovest- Est) di grandi entità, avendo sempre funzionato da Nord in direzione Sud e da Est in direzione Ovest. D’altro lato, appare complicato per la Germania riuscire nel tentativo di stipulare altri accordi in Europa, viste le posizioni non proprio benevole di molti altri governi verso Berlino. L’esecutivo ungherese, capitanato da Viktor Orban, ad esempio, ha già messo le cose in chiaro, sottolineando che da agosto saranno vietate le esportazioni dall’Ungheria di qualunque combustibile, legname compreso. La Germania che chiede la solidarietà degli altri Paesi è una situazione più unica che rara, quasi karmica, e com’è noto spesso “chi semina vento raccoglie tempesta”.

La “solidarietà” della Germania

Le pagine de Le Verità ci sovvengono per ricordare, ad esempio, che solo nel marzo del 2020, all’inizio della pandemia di Coronavirus, la Germania vietava l’export di mascherine e dispositivi medici, senza alcun riguardo alla solidarietà verso i vicini in difficoltà. L’Italia, in quei primi e drammatici giorni, ne avrebbe avuto particolare bisogno, eppure le cose sono andate diversamente. Ma gli esempi sono molti e ben noti a chi ci legge. Conosciamo tutti la sprezzante “solidarietà” con cui la Germania ha agito negli anni della crisi economica, avanzando richieste di austerity a buona parte dei Paesi membri. Italia, Grecia, Spagna e Portogallo in primis, i cui nomi andavano a comporre la parola PIGS, in inglese “maiali”. Diktat imposti glacialmente, senza farsi alcun problema sulle conseguenze che avrebbero dovuto affrontare i cittadini reietti. Manovre “lacrime e sangue”, necessarie per salvare le banche tedesche e francesi esposte verso quei Paesi. Per non parlare della Polonia, che nel caso specifico è stata uno dei maggiori oppositori dei gasdotti Nord Stream 1 e 2, causa il conseguente indebolimento del fronte orientale dell’Unione Europea. Eppure, a suo tempo, la Germania non si curò delle critiche e delle proteste polacche, tirando dritto nel portare a termine il suo progetto.

Chi semina vento (a volte) raccoglie tempesta

Chissà se l’esecutivo di Berlino sarà così freddo ed efficace nell’imporre “lacrime e sangue” anche ai propri cittadini questa volta, costringendoli a non esaurire le proprie riserve, evitando di mettere in difficoltà quei Paesi che, come l’Italia sono già oltre l’orlo del baratro ma i cui governanti, forse, soffrono di memoria corta, per non dire di mancanza di attributi. Una cosa è certa, nell’applicazione di queste assurde sanzioni chi ha perso è solo l’Europa. Che se ne facciano una ragione dalle parti di Bruxelles, ora che anche la loro “perla” rischia seriamente il collasso.

Fonte articolo: ☛ ilparagone.it

Pubblicato sul sito web: https://dammilamanotidounamano.altervista.org/

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Sempre più vicini all’orlo di  una guerra nucleare con la Russia

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Il mondo si sta avvicinando all'”orlo” di una guerra nucleare – Tulsi Gabbard

Biden sta intensificando il conflitto Russia-Ucraina, rischiando una lotta catastrofica con Mosca.

di Jonas E. Alexis, assistente al montaggio

di Russia oggi

L’amministrazione del presidente Joe Biden sta guidando il mondo verso un devastante conflitto nucleare usando la crisi ucraina per combattere una ” guerra per procura ” con la Russia, ha avvertito l’ex membro del Congresso e candidato alla presidenza 2020 Tulsi Gabbard.

“Il popolo americano ha bisogno di capire la gravità della situazione in cui ci hanno messo l’amministrazione Biden e i leader di Washington”,  ha detto Gabbard mercoledì sera in un’intervista a Fox News. Il Democratico delle Hawaii, che era tra i candidati che Biden ha sconfitto per vincere la nomina presidenziale del suo partito nel 2020, ha chiesto di fare un passo indietro per concentrarsi sul  “quadro generale e sulla grande minaccia che dobbiamo affrontare, che è la realtà che questa guerra sta continuando a intensificarsi .”

Biden ha guidato l’accusa di sanzioni internazionali per punire Mosca per la sua offensiva militare in Ucraina. Gli Stati Uniti hanno approvato aiuti per 70 miliardi di dollari, comprese le armi avanzate, per aiutare l’Ucraina a combattere le forze russe. Durante una visita in Israele giovedì, Biden ha affermato che Washington continuerà a fornire tali aiuti a tempo indeterminato per garantire che Mosca subisca  “un fallimento strategico”  in Ucraina.

“Lo stesso presidente Biden dice di non avere idea di quando o come andrà a finire, ma sappiamo dove porterà questa escalation”,  ha detto Gabbard. “Ci porta sempre più vicini all’orlo di  una guerra nucleare con la Russia“.

La campagna anti-russa di Biden ha contribuito al più alto tasso di inflazione negli Stati Uniti in più di 40 anni, compresi i prezzi record di benzina e diesel. Tuttavia, i falchi di guerra democratici e repubblicani allo stesso modo hanno sostenuto la strategia. Dopo aver votato per approvare un pacchetto di aiuti per l’Ucraina da 40 miliardi di dollari a maggio, il rappresentante degli Stati Uniti Dan Crenshaw (R-Texas) ha dichiarato:  “Investire nella distruzione dell’esercito del nostro avversario, senza perdere una sola truppa americana, mi sembra una buona idea”.

Gabbard ha affermato che i leader statunitensi sono sprezzanti riguardo alla crisi, ignorando il rischio di innescare una guerra catastrofica con la Russia. Ha fatto l’esempio di un recente annuncio di servizio pubblico, o PSA, a New York City, che consigliava ai residenti di rimanere in casa in caso di attacco nucleare.

“Sono quasi caduto dalla sedia quando ho visto quel PSA perché è pazzesco”,  ha detto Gabbard. “Ci trattano come se fossimo come negli anni ’50 e ’60, quando gli insegnanti dicono ai bambini di andare sotto la tua scrivania e sarai protetto da un attacco nucleare. È pazzesco.”

  • La realtà è che il presidente Biden, i membri del Congresso, i leader del nostro paese, i ricchi, avranno un posto sicuro dove stare in caso di una guerra nucleare che stanno dietro a causare mentre il resto di noi in America e in Russia, la gente in tutto il mondo, saranno decimati da questo evento.

Gabbard ha affermato che i leader statunitensi stavano trattando il rischio di provocare una guerra diretta con la Russia  “come se non fosse niente”.  Nel frattempo, ha aggiunto,  “hanno pianificato come continuare a condurre questa guerra da un bunker sotterraneo. Questa è la gravità della minaccia che dobbiamo affrontare e quanto sia folle e inquietante che il presidente Biden e le persone nella sua amministrazione possano essere così disinvolti su come sono loro che continuano a portare avanti questo processo”.

I critici di Gabbard, inclusi i media legacy e la candidata alla presidenza del 2016 Hillary Clinton, l’hanno accusata di essere un agente russo a causa delle sue critiche alle politiche statunitensi. Gabbard, una veterana della guerra in Iraq che serve ancora come tenente colonnello nelle riserve dell’esercito degli Stati Uniti, ha affermato di dover affrontare attacchi per aver detto la verità.

L’attuale viaggio di Biden in Medio Oriente, che include una tappa in Arabia Saudita,  “smaschera quale completa farsa sia tutta la sua politica estera autocrazia contro democrazia”,  ​​ha detto Gabbard. Pur affermando che gli Stati Uniti devono sostenere l’Ucraina per  “salvare la democrazia”,  ​​ha aggiunto, il presidente incontrerà i dittatori autocratici per chiedere il loro aiuto nella campagna anti-russa.

“È una farsa, è una bugia che il popolo americano ha bisogno di vedere attraverso e ritenere i leader responsabili di quella bugia e del costo che stanno portando al popolo americano e, francamente, al mondo man mano che intensificano questo guerra”,  ha detto Gabbard.

FONTE: Russia oggi

Pubblicato sul sito web: https://www.veteranstoday.com/2022/07/18/world-is-nearing-brink-of-nuclear-war-tulsi-gabbard/

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Una condanna a morte per le economie europee

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Le Sanzioni Russe per l’Europa

dal Sito Web BitChute traduzione di Nicoletta Marino Versione originale in inglese

La guerra in Ucraina e le conseguenti sanzioni contro la Russia potrebbero danneggiare l’approvvigionamento energetico dell’Europa e fermare la sua crescita economica, il Commissario europeo per l’Economia Paolo Gentiloni ha avvertito mercoledì… Fonte

Quindi ieri Vladimir Putin ha firmato un decreto in Russia, affermando sostanzialmente che la Russia non avrebbe più venduto materie prime vitali a paesi che considerava ostili.

Quei paesi ostili naturalmente includono la maggior parte delle nazioni dell’Occidente.

Ora questo è un completo disastro per l’Unione Europea e per la Germania in particolare, ma anche per le altre nazioni d’Europa.In pratica si tratta di firmare una condanna a morte per le economie europee.

Non sopravvivranno a questo entro un anno… Il tenore di vita delle economie europee sarà sostanzialmente inferiore a quello che è oggi…

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Trascrizione

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Quindi ieri Vladimir Putin ha firmato un decreto in Russia,in pratica, dicendo che la Russia non avrebbe più venduto materie prime vitali a paesi che considerava ostili, e quei paesi ostili ovviamente includono la maggior parte delle nazioni dell’ovest.

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ora questo è un completo disastro per l’Unione Europea e per la Germania in particolare, ma anche per le altre nazioni d’Europa, questo è fondamentalmente la firma di una condanna a morte per le economie europee che non sopravvivranno a questo entro un anno; il tenore di vita delle economie europee sarà sostanzialmente più basso di oggi.

Se sei cittadino europeo a causa di questo decreto che Vladimir Putin ha firmato il tuo tenore di vita; beh mettiamola così quindi se sei della classe media è probabile che diventerà i povero tra un anno da oggi. Intendo poveri poveri e probabilmente disoccupati e non sto scherzando perché vedi gli Europei si sono suicidati finanziariamente sanzionando la Russia.

Hanno sanzionato la Russia e imposto questa guerra economica totale alla Russia pensando per qualche stupida ragione che l’economia russa sarebbe crollata a causa delle sanzioni europee.

Hanno pensato che la Russia fosse, sai,come l’Iran: solo con armi nucleari, ma vedi l’Iran è una grande nazione, ma non è una nazione così grande da essere davvero autonoma nel senso di potersi rifornire di tutte le sue necessità, ma la Russia è la Russia; infatti è probabilmente l’unica nazione sulla faccia del pianeta che è veramente autenticamente autonoma nel senso che è in grado di fornire agli altri le proprie materie prime, le proprie materie prime energetiche e i propri beni industriali e di consumo

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Possono farlo certamente; i beni occidentali per molti aspetti sono migliori dei prodotti russi, ma i Russi possono cavarsela, possono cavarsela senza Apple, Iphone e senza auto BMW. Ma l’Europa non può cavarsela senza grano, senza alluminio senza neon, senza gas, senza petrolio dalla Russia.

Hanno bisogno della Russia più di quanto la Russia abbia bisogno di loro; e vedi quando gli Europei all’inizio di questo conflitto hanno imposto tutte queste sanzioni alla Russia,i Russi non hanno risposto immediatamente perché semplicemente non è lo stile russo, si divertono con le loro reazioni alla Bismarck che è riportato da un ottimo detto: i Russi hanno un’imbracatura lenta, ma veloce da manovrare e questo praticamente li riassume: si divertono ma una volta che hanno preso una decisione, che hanno intrapreso una linea d’azione decisa, vi si attengono e non se ne discostano.

Questo decreto firmato ieri da Vladimir Putin significa che l’industria europea non avrà le materie prime per continuare. I trasformatori alimentari europei non avranno le materie prime, il grano, l’orzo, i cereali per sfamare il popolo europeo. Il popolo europeo soffrirà la fame e il freddo e vivrà senza i loro beni di consumo,prodotti e servizi.

A causa di questo decreto crollerà l’euro, crollerà di valore è inevitabile

e devi chiederti perché è stato fatto, perché gli Europei hanno imposto tutte queste sanzioni perché gli europei hanno fatto qualcosa di così incredibilmente sconsiderato come rubare i fondi sovrani della Russia 

4:00

Perché la Russia aveva in deposito con istituzioni europee e istituzioni finanziarie avevano il loro fondo sovrano i loro soldi il loro superamento perché vedi tutto quello, i soldi che avevano in deposito in Europa erano i soldi che avevano ricevuto per aver venduto le loro merci in Europa, quindi ecco da dove vengono i soldi, ok? e quindi quello che hanno fatto gli Europei confiscando questi soldi senza virgolette: hanno praticamente rubato i soldi russi: In pratica hanno preso merci russe e si sono rifiutati di pagarle e i Russi hanno imposto la strategia delle

4:40,

sai la strategia a due tracce di depositare i tuoi euro con la banca del ballo di fine anno e otterrai rubli e con quei rubli puoi comprare gas. Gli Europei hanno avuto un attacco sibilante, ma molte compagnie europee erano d’accordo con questo perché hanno bisogno del gas,ma ora con questo decreto questa è la vera decisione per cui i Russi hanno fatto la politica a due tracce.

5:02

Depositare euro e ottenere rubli e usare gli euro per acquistare i rubli piuttosto che per acquistare merci da società russe che sarebbero state ampliate: chiaramente non saranno spesi solo per dalla banca principale del gas, che sarà la Rosnef che è la compagnia petrolifera, e sarà anche applicato a beni culturali, metalli, gas e tutto il resto e quindi questo sarà il futuro per quanto riguarda il commercio con la Russia perché non si fidano più degli Europei perché i loro europei sono andati e hanno rubato 285 miliardi di dollari dei loro soldi e li rivogliono indietro certo primo punto ma numero due sai mi prendi in giro una volta uh vergogna, mi prendi in giro due volte vergogna così non si metteranno nella posizione di essere ingannati di nuovo e così hanno implementato questa traccia e alcuni dei paesi amici come l’Ungheria, la Serbia e altri, saranno in grado di accedere alle merci russe ma paesi come la Germania, la Francia, la Polonia, il Regno Unito, l’Italia, la Spagna non lo prenderanno e diventeranno tutti poveri.

Se tu fossi nei panni dell’Europa adesso, se io fossi in te troverei un modo per andarmene dal continente europeo perché tu soffrirai la fame e avrai freddo il prossimo inverno, e ci saranno blackout 

In Europa dove non ci sarà abbastanza elettricità e non hai nessuno da incolpare tranne i tuoi governi a causa della loro isterica russofobia e della loro incapacità di vedere le conseguenze della loro azione,il loro desiderio di virtù è un segnale e per teche sostieni l’Ucraina e le sciocchezze ti faranno del male e ti feriranno in un modo che non hai mai sperimentato, i tuoi genitori non l’hanno mai sperimentato le uniche persone che potrebbero aver vissuto una cosa del genere sono i tuoi nonni nella seconda guerra mondiale, perché l’Europa sta per affrontare un crollo economico che può essere solo paragonabile alla seconda guerra mondiale ed è perché i vostri governi avranno la colpa.

I Russi stanno solo reagendo a ciò che gli europei hanno fatto loro.

Gli Europei volevano distruggere l’economia russa e hanno fallito ,hanno dato il loro meglio con tutte le sanzioni e non sono riuscite a distruggere l’economia russa, ora tocca ai Russi, e i Russi mirano a rompere l’economia europea e indovinate: hanno effettivamente i mezzi per farlo, e quindi lo stanno facendo.

Pubblicato sul sito web: https://www.bibliotecapleyades.net/

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