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E se l’evolversi della guerra servisse ad altro ad esempio, coprire l’ecatombe ormai prossima dei morti da vaccino?

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dammilamanotidounamano Scritto il

Come sa bene chi segue i post del blog io non credo al caso, ma credo fortemente a quello che potrebbe benissimo essere definito come un nuovo “casus belli” il quale potrebbe essere scatenato per coprire ben altro teatro e quale migliore occasione per coprire le malefatte fatte in precedenza e da cui ci si aspetta che la gente muoia, coprendo il tutto con una scena apocalittica di guerra, nel malaugurato caso in cui la guerra si tramutasse in una guerra nucleare.

Altro fattore differente dal precedente, avente però lo stesso fine ultimo, è dato dal fatto che chi gestisce il mondo sa che in questo momento si è aperta una nuova “opportunità” ovvero una “finestra” di opportunità che rende realizzabile l’altrimenti irrealizzabile, se a questo poi vi si somma che, l’élite da decenni ha deciso il realizzarsi del depopolamento mondiale, ciò fa scopa con quanto inizialmente ipotizzato. Vi ricordo quel che diceva un noto politico italiano ormai passato a miglior vita: a pensare male si dice sia peccato, ma il più delle volte ci si azzecca! Con questo non voglio dire che ho ricevuto una informazione riservata top segret, no di certo! Ma abituato come sono a leggere quel che non a tutti è dato leggere tra le righe, ho solamente voluto esporre una variante alla narrativa attuale, secondo me, assolutamente da non prendere sottogamba.

Ascoltate ora attentamente cosa dice Cingolani il 13 febbraio dello scorso anno a un meeting, di cui due sono le asserzioni da questi fatte alle quali peraltro sembra essere d’accordo, asserzioni queste che devono per via di forza maggiore far riflettere ognuno di noi. La prima è che secondo lui “Il pianeta è progettato per 3 miliardi di persone”, mentre la seconda asserzione, assurda come la prima, è che “L’essere umano è un parassita perché consuma energia senza produrre nulla“.

Ora riguardo la primma asserzione, non so voi, ma per quanto mi riguarda il primo pensiero è stato “vuoi vedere che Cingolani conosce il Padreterno, il quale ha spiegato lui fin dove può spingersi l’umanità e il limite dato a questa di progredire?” per quanto riguarda invece la seconda asserzione, è che “probabilmente Cingolani pensa che nella vita tutti siano magnati, prelati e politici o al peggio militari, questi si che non hanno mai prodotto nulla di utile nella loro vita mentre con evidenza, ognuno di loro consuma si energia ma senza produrla per se né per gli altri”. Se questo non è un modo “bacato” di pensare, non so proprio cosa altro sia!

Nessuno tra i civili in tutta Europa vuole la guerra e questo tra le Nazioni ricche come quelle povere, solo che la gente comune, pur mettendo in delega i propri voleri presso i governanti, essendo i governanti tutto tranne che gente libera (spero almeno di questo che ve ne siate accorti), sono poi i governanti e chi a loro volta poi li manovra, a decretare il destino dei popoli nel bene come nel male.

Ora non chiedetemi perché, visto che il primo a non saperlo sono proprio io, chiamiamola tutt’al più intuizione, ma visto che Kl*aus Sc*hwab, asserisce di aver istituito una scuola per gestire i leader mondiali del futuro, questo per sostituirli con soggetti a lui fedeli, tra i quali annovera a suo dire anche Putin e grazie ai quali, sarà lui possibile gestire dopo averlo ideato il Gran Reset.

Avere oggi forti dubbi nel futuro delle Nazioni per come le conosciamo, non solo è doveroso, ma appare per i “rari” soggetti pregni tuttora di intelletto che, per quanto li riguarda, diventa molto importante e conseguentemente lecito valutare, ciò che poi per alcuni non è ritenuto lecito o schizzerebbero fuori dagli armadi i scheletri lì celati! Praticamente i discorsi o meglio gli sproloqui, che vengono orditi da gente che si è bevuta il cervello, come quella che si riunisce annualmente in veri e propri deliri di onnipotenza, il tutto e tutti sotto l’elgida del WordEconomicForum.

Visto che l’informazione in Italia è quella che è, e non si può pretendere di più da una Nazione classificata al mondo come 41ª per libertà di stampa, dove pseudo-giornalisti non è la prima volta che mostrano immagini tratte da video game spacciandole per reali, immagino nessuno avrà da ridire se anche io espongo una immagine grafica in tal senso, dove almeno l’autore ci mette oltre che la fantasia per disegnare in sezione un posto nel quale è facile ipotizzare non sia mai entrato, se non altro ci mette la faccia firmandosi con nome e cognome.

Fonte: https://dammilamanotidounamano.altervista.org/

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Ieri come oggi, tutto quello che mette in conto il PIL

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Ricevo da Anna Dossena e pubblico 

Robert Kennedy fa un BELLISSIMO DISCORSO CHE ENTRERÀ NELLA STORIA, nell’Università’ del Kansas, intitolato:

 

“Inadeguatezza del PIL come INDICATORE del benessere delle Nazioni economicamente sviluppate”  era il Marzo del 1968

 

3 MESI DOPO QUESTO DISCORSO, R.Kennedy fu UCCISO Assassinato, durante la sua CAMPAGNA ELETTORALE come nuovo Presidente degli Stati Uniti.
Ora….pensatelo in chiave FUTURISTICA, e rileggetelo qui di seguito, come se NON FOSSE STATO SCRITTO PER IL POPOLO AMERICANO di allora, ma del Popolo Italiano di OGGI.

“NON TROVEREMO MAI UN FINE PER LA NAZIONE. Ne una nostra personale SODDISFAZIONE NEL MERO PERSEGUIMENTO DEL BENESSERE Economico nell’Ammassare senza fine BENI TERRENI.

Non POSSIAMO MISURARE LO SPIRITO NAZIONALE sulla base dell’indice dello SPRED. Ne i successi del Paese sulla base del PRODOTTO INTERNO LORDO.

Il PIL (così denominato) comprende anche l’INQUINAMENTO DELL’ARIA, della TERRA e dell’ACQUA. La PUBBLICITÀ’ INGANNEVOLE IN TELEVISIONE, e le AMBULANZE UTILIZZATE ER SGOMBERARE LE NOSTRE AUTOSTRADE DALLE CARNEFICINE IN AUTO O MOTO DEI FINE SETTIMANA IN DISCOTECA e nei LOCALI.

Il PIL, mette nel conto le SERRATURE SPECIALI che UTILIZZIAMO PER BARRICARCI DENTRO LE NOSTRE CASE e IL COSTO delle PRIGIONI PER COLORO CHE TENTANO DI FORZARLE.
Il PIL, Comprende PROGRAMMI TELEVISIVI, che VALORIZZANO LA VIOLENZA PER VENDERE PRODOTTI VIOLENTI AI NOSTRI BAMBINI.
Questa violenza cresce con la produzione di ARMI DI DISTRUZIONI DI MASSA, BOMBE, AEREI Da COMBATTIMENTO E TESTATE NUCLEARI.Si ACCRESCE CON GLI STRUMENTI VIOLENTI CHE LA POLIZIA USA PER SEDARE LE RIVOLTE E NON FA ALTRO CHE AUMENTARE QUANDO, SULLE LORO CENERI, SI RICOSTRUISCONO I BASSIFONDI POPOLARI.

Il PIL NON TIENE CONTO DELLA SALUTE DELLE NOSTRE FAMIGLIE E DEI NOSTRI FIGLI, DELLA QUALITÀ DELLA LORO EDUCAZIONE, o DELLA GIOIA NEI LORO MOMENTI DI SVAGO.

NON COMPRENDE LA BELLEZZA DELLA NOSTRA POESIA. LA SOLIDITÀ’ dei VALORI FAMILIARI, o l’INTELLIGENZA DEL NOSTRO DIBATTERE.

IL PIL, NON MISURA:

 

NE LA NOSTRA ARGUZIA,
NE IL NOSTRO CORAGGIO.
NE LA NOSTRA SAGGEZZA,
NE LA NOSTRA CONOSCENZA O CONSAPEVOLEZZA.
NE LA NOSTRA COMPASSIONE,
NE LA DEVOZIONE AL NOSTRO PAESE.

 

MISURA TUTTO….

IN BREVE:

ECCETTO

CIÒ’ CHE RENDE LA VITA, VERAMENTE DEGNA DI ESSERE VISSUTA.

Può DIRCI TUTTO SULLA CONDIZIONE ECONOMICA ITALIANA, MA NON SE POSSIAMO ESSERE ORGOGLIOSI DI ESSERE ITALIANI. A voi, ogni tipo di CONSIDERAZIONE e RAGIONAMENTO a RIGUARDO.

 

Andrea Libero Gioia
The WALK of CHANGE.

 

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Il 2019 secondo Isaac Asimov

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Le sconcertanti predizioni di Isaac Asimov per l’anno 2019

 

dal Sito Web PijamaSurf 

traduzione di Nicoletta Marino  

Versione originale in spagnolo  

Versione similare in inglese 

 

Nel 1984, anno emblematico, il veggente Isaac Asimov ha fatto un esercizio di profezia per l’anno 2019 e i suoi pronostici sono stati sorprendentemente avvenuti.

Isaac Asimov è uno degli autori più celebri della fantascienza, in particolare di quella detta “epoca d’oro del genere” cioè la seconda metà del XX secolo, quando visse in concomitanza con scrittori come

 

  • Ray Bradbury
  • Stanisław Lem
  • Ursula K. Le Guin,

 

…fra i tanti.

 

Asimov fu un autore il cui stile si basò soprattutto sulla sua conoscenza enciclopedica, che nel caso delle sue opere letterarie, fu fondamentale per immaginare universi interi, panificati fino al minimo dettaglio, che anche se con una fantasia tra le più stravaganti, offrono al lettore le verosimiglianza e lo sconcerto necessario per rendere piacevole la lettura.

 

Questa erudizione, che si espresse nello scrivere quasi 500 libri con diverse satire, rese Asimov anche un lucido intellettuale, capace di capire il divenire umano e le contraddizioni della nostra natura e della nostra storia.

Con questo spirito, nel 1964 lo scrittore inviò un articolo a The New York Times dal titolo “Visita La Fiera Mondiale del 2014”, dove aveva immaginato come sarebbe stato il mondo 50 anni dopo.

 

19 anni dopo, all’inizio del 1984 (altro anno emblematico per la fantascienza) Asimov ripeté questo esercizio di immaginazione profetica, questa volta per la rivista The Star (Isaac Asimov wasasked by ‘The Star’ 35 Years ago to Predict the World of 2019 – Here is what heWrote), e descrisse il mondo come egli supponeva avrebbe potuto essere nel 2019.

 

Lo scrittore iniziò le su predizioni con una premessa necessaria, che col senno di poi si dimostrò vera:

 

Gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica avrebbero evitato di fare una guerra nucleare, poiché questo avrebbe voluto dire avere una situazione di “miseria globale”.

Dopo questo punto, si dedicò ad altri due assi che a suo parere avrebbero dominato il futuro:

  • la “computerizzazione” della vita
  • l’utilizzo dello spazio esterno

 

“I computer sono diventati essenziali ai governi delle nazioni industrializzate e per l’industria mondiale, e adesso stanno iniziando a trovare il loro posto nelle case”, scrisse Asimov con una notevole perspicacia, notando già in quell’anno che quei dispositivi sarebbero divenuti indispensabili per l’essere umano.

 

Asimov intese questa dipendenza dai computer come un effetto della complessità acquisita dalle società moderne a cui il sistema computerizzato offre una certa possibilità di ordine o almeno di non cadere nel caos.

 

Per questo secondo lo scrittore nel futuro delle società

“richiederanno con veemenza i computer come adesso fanno per le armi”.

Comunque, l’autore di “Io, Robot” intravide anche il fatto che detta tendenza informatica avrebbe trasformato radicalmente l’idea di lavoro con la quale l’essere umano aveva vissuto negli ultimi anni e di conseguenza, informatizzare la vita, “avrebbe distrutto le nostre menti”

 

…in particolare quelle di coloro che per molti anni si erano sforzati di trovare un equilibrip nel lavoro realizzato che giustamente i computer avrebbero rotto.

Per quanto riguarda il lavoro, Asimov seppe intravedere che i computer e l’informatica “rendono automatici” diversi processi dell’esistenza, che per il loro carattere meccanico e routinario possono essere realizzati da macchine e robot.

 

In questo senso, lo scrittore suppose che molti lavori relativi all’assemblaggio o ripetitivi, sarebbero scomparsi. In cambio, per questo contesto sarebbe stata necessaria una ampia educazione dei processi computerizzati.

Quindi per Asimov questo sarebbe stato uno dei cambiamenti fondamentali per il modo di educare le nuove generazioni, una specie di “alfabetizzazione computerizzata” alla quale avrebbero aspirato intere popolazioni.

 

In questo senso, lo scenario sarebbe simile a quello della Rivoluzione Industriale del secolo XIX e la necessità che portò con sé di una grande quantità di persone educate in maniera elementare, minimo col saper leggere e scrivere, il che diede luogo alla nascita della nozione di educazione pubblica.

Insomma, per Asimov la particolarità del secolo XXI sarebbe stato un adattamento più rapido, forse più rapido di quanto la società sarebbe stata capace di realizzare, il che avrebbe diviso la popolazione in due grandi gruppi:

 

  • coloro che avrebbero potuto essere educati secondo le esigenze della nuova società computerizzata
  • e coloro che no…

 

I primi, avrebbero trovato posto nel mondo, ma per gli altri, la “transizione” tra

le forme di organizzazione sociale sarebbe stata doloroso e angusta.

 

Più precisamente, Asimov nello scenario di questa transizione intravide queste possibilità: (le citazioni sono testuali):  

 

Primo:

La popolazione continuerà a crescere per alcuni anni da adesso in poi, il che renderà la transizione ancora più difficile.

I governi non potranno ignorare il fatto che nessun problema fintanto che gli stessi si acutizzeranno ad una velocità più grande di quella con cui possono risolversi.Sotto questo aspetto, Asimov considerava il fatto che nel 2019 sarebbero esistite misure per controllare il tasso di nascite del mondo per raggiungere così una certa stabilità nella crescita della popolazione. 

 

Secondo:

Le conseguenze della irresponsabilità umana in termini di spreco e contaminazione diventeranno sempre più evidenti e intollerabili; i tentativi per risolvere questa situazione saranno sempre più estenuanti.

C’è da sperare che per il 2019 i progressi tecnologici ci diano gli strumenti per accelerare il processo secondo cui si trasformerà il deterioramento dell’ambiente.

 

Terzo:

Ci sarà una cooperazione sempre più grande tra le nazioni e i gruppi all’interno delle nazioni, non per un suggerimento repentino di idealismo o di decenza, ma per la nuda certezza che qualcosa meno di questo significherebbe la distruzione di tutti noi.E sebbene questo ultimo punto sembrerebbe positivo, per Asimov presupponeva anche un’opportunità per alimentare i conflitti tra le nazioni.

 

Insomma,

“la sconfitta dovuta alla sovrappopolazione, la contaminazione e la militarizzazione”,

…furono i tre principali rischi che l’autore della Trilogia della Fondazione

 presupponeva che sarebbero avvenute nell’anno in cui ci troviamo.

Però, Asimov fu ottimista almeno per un aspetto:

l’educazione.

Non grazie alla scuola, ma soprattutto grazie all’ubiquità dei computer.

 

Secondo lui, dal momento che in ogni casa ci sarebbe stato un computer, specialmente i membri più giovani della famiglia avrebbero potuto imparare da soli e secondo il loro ritmo tutto quello che volevano, spinti solo dalla loro curiosità.

Per questo fatto, è possibile dire che lo scrittore ebbe ragione anche se in parte, poiché sebbene i dispositivi sui quali contiamo oggi in effetti ci permettono di accedere a grandi branche della conoscenza, l’uso che se ne fa nella gran parte non è proprio a questo fine.

Con lo stesso tono ottimistico Asimov scrisse:

Fintanto che i computer ei robot faranno il lavoro nella società – poiché così il mondo nel 2019 sembra che sempre più possa “guidarsi da solo” – sempre più esseri umani si ritroveranno a vivere una vita fatta di ozio.

Asimov ebbe lo stesso sogno di Bertrand Russell agli inizi del secolo XX e quello degli utopisti inglesi del secolo precedente:

le macchine ci “libereranno” dal lavoro per permettere che l’essere umano raggiunga la sua realizzazione.La cosa certa è che una rivoluzione tecnologica dopo l’altra, ogni progresso significa per la stragande maggioranza della popolazione umana più e più lavoro, non “una vita piena di ozio”… 

Finalmente, sul punto “dell’utilizzo dello spazio”, Asimov auguro all’essere umano di ritornare sulla Luna, non solo in una missione comandata dal governo statunitense ma con un gruppo internazionale.

 

Allo stesso tempo, lo scrittore presupponeva che il proposito di questo nuovo allunaggio non sarebbe stato solo un’esplorazione ma un vero e proprio sfruttamento del suolo lunare:

si sarebbe trovata una zona che avrebbe permesso l’estrazione di minerali che poi sarebbero trasformati in ceramica, metalli e calcestruzzo.Secondo Asimov, l’estrazione sulla Luna sarebbe stato il primo passo per la sua colonizzazione.

In un primo momento che oggi sembra molto fantasioso, lo scrittore immaginò anche che sul satellite naturale della Terra si sarebbe costruito un impianto di raccolta di energia solare, che si sarebbe inviata sul nostro pianeta sotto forma di microonde.

Sebbene con questi pronostici Asimov si sbagliò sui suoi doni da profeta, sulla loro necessità di fondo, è possibile che non si sia sbagliato.

In effetti:per lo scrittore la colonizzazione della Luna o l’impianto di raccolta di energia solare, non erano essenziali o capricci della nostra specie, ma erano una risposta alla reale necessità di energia che si sarebbe presentata sul pianeta Terra.

Una specie di crisi per cui l’unica soluzione sarebbe stato il lavoro congiunto e in condizioni pacifiche tra tutte le nazioni del mondo.

In caso contrario, il fantasma della guerra, sarebbe apparso immediatamente il fantasma della guerra.

L’energia sarebbe stata molto necessaria per tutti e data unicamente se le nazioni sarebbero rimaste in pace e lavorassero insieme, allora quella guerra diverrebbe impensabile per richiesta del popolo.

Il testo di Asimov è comunque più lungo e si può trovare nella lingua originale qui

 

Fonte: https://www.bibliotecapleyades.net/

 

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