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Un buco aperto nella matrice economica – siate felici. Va tutto bene

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di Jon Rappoport 14 Aprile 2022 dal Sito Web NoMoreFakeNews traduzione di Nicoletta Marino Versione originale in inglese

I Globalisti non hanno Grosso Problema – Dietro Bilderberg, la Trilaterale, il WEF …

Ultimamente ho pubblicato articoli sui gruppi della Elite Globale e sui loro legami storici con la Russia.

Ecco un pezzo che solleva un problema che questi gruppi di potere hanno dovuto affrontare, un problema che non andrà via. Ho scritto e pubblicato questo articolo il 10 giugno 2015.

Continuiamo insieme. Vedrai di cosa sono veramente preoccupati i poteri forti.

Puoi arrivare a:

…e ai numerosi trattati commerciali in corso di completamento…

Puoi inserire tutte queste forze dei Globalisti Rockefeller in un’unica grande agenda aziendale e…

C’è un problema. 

Un problema per la globalizzazione. 

Questo è ciò di cui sussurrano i titani del controllo dietro le quinte…

Inizia qui:

Capisci che le mega-corporazioni sono gli strumenti del dominio del mondo

Si trasferiscono in paesi dove abbondano manodopera, terra e risorse a basso costo e prendono il sopravvento

Questo è ciò che dovrebbero fare. 

Questo è il piano…

Le agenzie di intelligence e gli eserciti possono precederli, ma le corporazioni sono le organizzazioni più capaci del pianeta, quando si tratta di esercitare un controllo duraturo …

Si stima che le prime tre o quattrocento corporazioni siano responsabili di almeno il 25% di tutto il commercio mondiale.

Comunque… ecco il problema:

  • poiché le politiche globaliste consentono alle società di chiudere le fabbriche nazionali nei propri paesi industrializzati e aprire quelle stesse fabbriche in luoghi in cui i salari degli schiavi sono all’ordine del giorno
  • poiché le tariffe sulle merci importate vengono cancellate, uccidendo le imprese che cercano di competere con le mega-corporazioni
  • con il declino delle principali economie,

…la base di consumatori di queste mega-corporazioni si restringe.

Per dirla in modo semplice:

Le società vendono prodotti. 

Hanno bisogno di acquirenti, in tutto il mondo. 

Le principali aziende manifatturiere gestiscono le loro catene di montaggio a circa metà della capacità.. 

Potrebbero produrre molto, molto di più di ciò che vendono.

Ma solo circa un ottavo della popolazione mondiale ha i mezzi per acquistare questi prodotti.

Ci sono soluzioni parziali per il problema:

  • guerre a scopo di lucro
  • vendita di prodotti aziendali ai governi
  • i governi fondamentalmente pagano i cittadini in modo che possano acquistare determinati prodotti…

Ma, a lungo termine, queste soluzioni non vanno.

Le mega-corporazioni mancano ancora di consumatori. Puoi creare solo così tanti acquirenti artificiali.Oltre a ciò, il sistema di mercato tende irrimediabilmente al ribasso.

Le mega-corporazioni hanno il potenziale per produrre e vendere sempre di più. La base dei consumatori si sta riducendo…

La globalizzazione, lo stesso sistema determinato ad elevare il potere delle mega-corporazioni, sta diminuendo il numero di persone che possono consumare ciò che fanno le multinazionali.

Il serpente si mangia la coda ormai da tempo.

Gli amministratori delegati delle mega aziende ei loro consulenti non sono completamente stupidi. Alcuni di loro vedono la calligrafia sul muro.

Le soluzioni della Banca Mondiale e del FMI non risolveranno questo problema 

Né è un programma di spopolamento drastico. 

Sarebbe andare nella direzione sbagliata: meno consumatori…

Che ne dici di un reset radicale che coinvolge una nuova valuta globale…?

Supponiamo, ad esempio, che ogni abitante del pianeta fosse dotato di una carta di credito gratuita con un notevole potere d’acquisto?

Teoricamente, potrebbe funzionare, se si scartano ciò che faranno le persone che effettivamente si guadagnano da vivere, quando vedranno miliardi di loro simili che non lavorano, dotati di un potere di acquisto paragonabile al loro.

E quella rimbombante guerra di classe sarebbe solo l’inizio tempestoso dei guai.

Creare denaro dal nulla per soddisfare l’avarizia delle banche, per ripagare l’aumento del debito dei governi, per aumentare i profitti delle aziende è una cosa.

Creare soldi dal nulla per guadagnare sei o sette miliardi di nuovi consumatori è un’altra cosa.

In tal caso, la donazione del welfare aziendale porterebbe all’inquinamento e alla distruzione dell’ambiente su una scala tale da far sembrare i livelli attuali come pochi cestini da picnic che perdono durante una gita domenicale al parco.

C’è un altro fattore da considerare:

l’innovazione tecnologica…

Per le mega-corporazioni, ciò significa che robot/macchine sostituiscono gli esseri umani come dipendenti.

Più disoccupazione – a meno che le multinazionali non si trattengano e si astengano dall’attuare la “rivoluzione dell’automazione”.

La spinta aziendale, tuttavia, è sempre quella di andare avanti.

Più robot sul posto di lavoro. 

Catene di montaggio più grandi. 

Maggiore produzione.

Si scopre che l’agenda globalista ha una data di scadenza

Al di là di questo, il sistema si sfalda lungo le cuciture.

La soluzione normale a un problema di questa portata è:

  • pensare a breve termine
  • evitare l’inevitabile
  • fingere che vada tutto bene
  • lasciare le risposte alla prossima generazione…

Consideriamo come reagirebbero i grandi padroni di grandi aziende sempre più avidi, alla seguente proposta:

“Sentite ragazzi, sappiamo che avete la capacità di produrre beni per due o tre pianeti grandi quanto la Terra.

Ma vogliamo che voi serviate solo un decimo di un pianeta e quella base si ridurrà ulteriormente. 

Bene? Non preoccupatevi, siate felici. Va tutto bene…”

Dietro ogni conferenza del Bilderberg, CFR, Trilaterale, questo è lo spettro che si nasconde nell’ombra.

Non sono preoccupati di aumentare il livello del loro controllo politico sulle popolazioni. È l’economia che non torna, non importa quanti buchi nella diga siano temporaneamente tappati.

Ogni punto dell’agenda globalista presente, fa due cose:

a) mira a un controllo più stretto delle popolazioni 

b) impone e abbassa progressivamente un tetto alle megacorporazioni

Rivela un futuro in cui il numero di quelle società sarà drasticamente ridotto.

E questo è il problema. Questo è il fattore nascosto…!

Sì, i ricchi diventano più ricchi ei poveri sempre più poveri.

Ma chiunque pensi che l’analisi sia il fulcro della crisi attuale, non guarda oltre la punta del suo naso.

Si scopre che:

il decentramento del potere, a tutti i livelli, è qualcosa di più della semplice speranza e dei sogni di pochi. 

È un imperativo planetario… ed è in gioco la sopravvivenza.

La più grande matrice economica mai escogitata, sta spegnendo il suo motore…

Pubblicato su: https://www.bibliotecapleyades.net/

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Un buco nella matrice economica

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Dietro Bilderberg, Trilateral, WEF: i globalisti hanno un grosso problema

di Jon Rappoport

Ultimamente ho pubblicato articoli su gruppi di potere d’élite e sui loro legami storici con la Russia.

Ecco un pezzo che solleva un problema che questi gruppi di potere hanno dovuto affrontare, un problema che non andrà via.

Ho scritto e pubblicato questo articolo il 10 giugno 2015. Eccolo:

Resta con me su questo. Vedrai di cosa sono veramente preoccupati i poteri forti.

Puoi raggruppare il Bilderberg, la Commissione Trilaterale, il Consiglio per le Relazioni Estere, l’Organizzazione Mondiale del Commercio, il NAFTA e i numerosi trattati commerciali in corso in via di completamento… puoi inserire tutte queste forze globaliste Rockefeller in un’unica grande agenda aziendale e…

C’è un problema. Un problema per il globalismo. Questo è, dietro le quinte, ciò di cui sussurrano i titani del controllo.

Si comincia da qui: capire che le mega-corporazioni sono gli strumenti del dominio del mondo. Si trasferiscono in paesi dove abbondano manodopera, terra e risorse a basso costo e prendono il sopravvento. Questo è ciò che dovrebbero fare. Questo è il piano.

Le agenzie di intelligence e gli eserciti possono precederli, ma le corporazioni sono le organizzazioni più capaci del pianeta, quando si tratta di esercitare un controllo duraturo.

È stato stimato che le prime tre o quattrocento società sono responsabili di almeno il 25% di tutto il commercio mondiale.

Tuttavia… ecco il problema. Poiché le politiche globaliste consentono alle società di chiudere le fabbriche nazionali nei loro paesi industrializzati e aprire quelle stesse fabbriche in luoghi in cui i salari degli schiavi sono all’ordine del giorno; mentre le tariffe sulle merci importate vengono cancellate, uccidendo le imprese che cercano di competere con le mega-corporazioni; mentre le economie leader declinano…

La base dei consumatori di queste mega-corporazioni si restringe.

Per dirla semplicemente, le società vendono prodotti. Hanno bisogno di acquirenti. Tutto il mondo.

Le principali aziende manifatturiere gestiscono le loro catene di montaggio a circa metà della capacità. Potrebbero produrre molto, molto di più di ciò che vendono.

Ma solo circa un ottavo della popolazione mondiale ha i mezzi per acquistare questi prodotti.

Ci sono soluzioni parziali al problema: guerre a scopo di lucro; vendita di prodotti aziendali ai governi; i governi fondamentalmente pagano i cittadini in modo che possano acquistare determinati prodotti. Ma, a lungo termine, queste soluzioni non lo tagliano. Le mega-corporazioni mancano ancora di consumatori. Puoi creare solo così tanti acquirenti artificiali. Oltre a ciò, il sistema di mercato tende irrimediabilmente al ribasso.

Le mega-corporazioni hanno il potenziale per produrre e vendere sempre di più; la base dei consumatori si sta riducendo.

*** Il globalismo, lo stesso sistema determinato ad elevare il potere delle mega-corporazioni, sta diminuendo il numero di persone che possono consumare ciò che fanno le multinazionali.

Il serpente si mangia la coda ormai da tempo.

Gli amministratori delegati delle mega aziende ei loro consulenti non sono completamente stupidi. Alcuni di loro vedono la calligrafia sul muro.

Le soluzioni della Banca Mondiale e del FMI non risolveranno questo problema.

Né è un programma di spopolamento drastico. Sarebbe andare nella direzione sbagliata. Meno consumatori.

Che ne dici di un reset radicale che coinvolge una nuova valuta globale? Supponiamo, ad esempio, che ogni abitante del pianeta fosse dotato di una carta di credito gratuita che portava un notevole potere d’acquisto? Teoricamente, potrebbe funzionare, se si scartano ciò che le persone che effettivamente guadagnano da vivere faranno quando vedranno miliardi di loro simili che non lavorano dotati di un potere di consumo paragonabile. E quella rimbombante guerra di classe sarebbe solo l’inizio tempestoso dei guai.

Creare denaro dal nulla per soddisfare l’avarizia delle banche, per ripagare l’aumento del debito dei governi, per aumentare i profitti delle aziende è una cosa. Creare soldi dal nulla per guadagnare sei o sette miliardi di nuovi consumatori è un’altra cosa. In tal caso, la donazione del welfare aziendale porterebbe all’inquinamento e alla distruzione dell’ambiente su una scala tale da far sembrare i livelli attuali come pochi cestini da picnic che perdono durante una gita domenicale al parco.

C’è un altro fattore da considerare: l’innovazione tecnologica. Per le mega-corporazioni, ciò significa che robot/macchine sostituiscono gli esseri umani come dipendenti. Più disoccupazione, a meno che le aziende non si trattengano e si astengano dall’attuare la “rivoluzione dell’automazione”.

La spinta aziendale, tuttavia, è sempre quella di andare avanti. Più robot sul posto di lavoro. Linee di montaggio più grandi. Maggiore produzione.

Si scopre che l’agenda globalista ha una data di scadenza. Al di là di esso, il sistema si sfalda alle cuciture.

La soluzione normale a un problema di questa portata è: pensare a breve termine; evitare l’inevitabile; fingere che vada tutto bene; lascia le risposte alla generazione successiva.

Considerate come reagirebbero i grandi padroni di grandi aziende avidi e accaniti alla seguente proposta: “Guardate ragazzi, sappiamo che avete la capacità di produrre beni per due o tre pianeti delle dimensioni della Terra. Ma vogliamo che tu serva solo un decimo di un pianeta e quella base si ridurrà ulteriormente. Bene? Non preoccuparti, sii felice. Va tutto bene.”

Dietro ogni conferenza del Bilderberg, CFR, Trilaterale, questo è lo spettro che si nasconde nell’ombra.

Non sono preoccupati di aumentare il livello del loro controllo politico sulle popolazioni. È l’economia che non torna, non importa quanti buchi nella diga siano temporaneamente tappati.

Ogni punto dell’agenda globalista presente fa due cose: a) mira a un controllo più stretto delle popolazioni e b) impone e abbassa progressivamente un tetto alle mega-corporazioni. Rivela un futuro in cui il numero di quelle società sarà drasticamente ridotto. E questo è il problema. Questo è il fattore nascosto.

Sì, i ricchi diventano più ricchi ei poveri sempre più poveri. Ma tutti quelli che pensano che l’analisi sia il fulcro della crisi attuale non guardano oltre la punta del naso.

Si scopre che il decentramento del potere, a tutti i livelli, è qualcosa di più della semplice speranza e sogno di pochi. È un imperativo planetario; ed è in gioco la sopravvivenza.

La più grande matrice economica mai escogitata sta facendo esplodere il suo motore.

Fonte: https://blog.nomorefakenews.com/

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Poteri oscuri, ormai sempre meno oscuri

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Poteri oscuri, dietro le comparse della fiction politica nazionale Postato da Giorgio Cattaneo Poteri oscuri: ogni tanto emergono maschere, dalla poltiglia nera in cui annaspa l’Italia a partire dalla caduta del Muro di Berlino. Il detonatore fu l’operazione-Tangentopoli, orchestrata con l’aiuto di settori dell’intelligence Usa per affondare tutti i partiti della Prima Repubblica, tranne uno: proprio l’erede della sinistra comunista avrebbe ricevuto le chiavi del regno a patto che tradisse tutti, il paese e il suo stesso elettorato, per svendere al miglior offerente il ricco bottino rappresentato da quella che, negli anni di Craxi, era diventata la quarta potenza economica mondiale.

Attraverso uno strettissimo controllo sui media e sulla stessa magistratura, cominciò allora la narrazione aliena della realtà: il linciaggio contro i presunti corrotti, a beneficio dei “buoni” che regalavano l’Italia, pezzo per pezzo, ai poteri che li avevano insediati alla guida del paese, tramite illustri prestanome. Erano gli anni del fragoroso giustizialismo televisivo spettacolarizzato da un caposcuola come Michele Santoro, cui avrebbe fatto eco – di lì a poco – il talento della scolaresca di Marco Travaglio, specializzata nel completare la comoda narrazione anti-italiana della storia recente.

Un sotto-giornalismo per bambini, popolato di marionette: gli italiani dipinti come incorreggibili cialtroni, ladri matricolati, evasori fiscali, mafiosi. Il grande totem farlocco – il debito pubblico – utilizzato come demone, da un’esegesi infantile e ancillare come quella ricamata da Stefano Feltri, già vicedirettore del “Fatto” e ora alla guida del nuovo mini-quotidiano di De Benedetti, dopo esser stato accolto nel salotto del Bilderberg in compagnia di Lilli Gruber, già europarlamentare anti-berlusconiana, reginetta di un panorama feudale e post-giornalistico in cui lo share lo fanno i nipotini della stagione di Mani Pulite come Floris e Formigli, nuovi camerieri del potere reggente, e come Lucia Annunziata, in quota all’Aspen Institute.

Poteri oscuri, appunto: nell’Italia appaltata ai D’Alema, ai Prodi e ai Napolitano, e da allora sotto schiaffo – nonostante la vana e disastrosa discontinuità solo apparente del distrattore di massa Berlusconi – un gruppo industriale come quello di Torino s’è mangiato in un sol boccone l’intero Gruppo Espresso, a partire dall’ammiraglia “Repubblica”, senza che una sola voce giornalistica osasse versare una lacrima sulla fine del plurarismo dell’informazione.

Poteri oscuri: quelli che – appena scoppiata la cosiddetta pandemia – dopo essersi fatti finanziare uno stabilimento in Marocco hanno preteso e ottenuto, pronta cassa, quasi 7 miliardi di euro per reggere al lockdown, per poi rastrellare altri milioni di euro per mettersi a fabbricare mascherine. A Palazzo Chigi sedeva l’ultimo degli ultimi, il Re Travicello venuto dalla curia romana, a prima vista “inventato” da Beppe Grillo (ospite del Britannia con Draghi nel fatale 1992) ma in realtà allevato dal gruppo del cardinale Silvestrini, lo stesso che ispirava Giulio Andreotti.

Un principe degli yesman, l’avvocato Conte, tributario in tutto (attività giuridica, carriera universitaria) dei felpati terminali politici del Vaticano, il grande potere palese che poi, con Bergoglio, ha sancito storiche alleanze – con la Cina per il nuovo globalismo autoritario, con i Rothschild per il nuovo capitalismo del Great Reset – dopo aver convalidato il medievale regime di lockdown imposto all’Italia e promosso in modo sfacciatamente pubblicitario la campagna vaccinale, presentando la vaccinazione addirittura come dovere morale, umanitario.

E di fronte a simili eventi, nel paese lasciato per un anno in balia del dalemiano Arcuri, un personaggio surreale come l’influencer Andrea Scanzi non ha trovato di meglio che passare il tempo a insultare Matteo Salvini, in modo perfettamente speculare allo stile “rasoterra” del capetto della Lega. Splendidamente allineati, Salvini & Scanzi, nel raccontare di tutto, tranne che la verità sulla tragedia italiana patologizzata attraverso la narrazione pandemica: giornalisti e politici fingono di sbranarsi su amenità assolute e comparse irrisorie (Conte e Speranza, l’intero zoo dei 5 Stelle), senza decidersi a denunciare la natura del male, la catastrofe deliberatamente propiziata e aggravata dalla mediocrità, dall’insipienza e dall’improvvisazione, corroborata dai business collaterali, desolata dalle minuscole rendite feudali dei singoli signorotti regionali.

Il saldo è deprimente: a cosa servono, politici e giornalisti di questa caratura? Sembrano brocchi frastornati, eppure pronti a spargere inutile veleno su falsi obiettivi, creando nemici di cartapesta ed evocando pericoli inesistenti, dunque ideali per occultare quelli veri: cioè le trame dei grandi poteri, ormai sempre meno oscuri, che sovragestiscono l’Italia ininterrottamente, da trent’anni.

Fonte: https://blog.movimentoroosevelt.com/

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Si stanno organizzando …

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Il Bilderberg ordina (tramite Renzi): italiani, vi dovrete vaccinare tutti e basta! 

Renzi ha chiesto oggi che il vaccino anticoronavirus sia reso obbligatorio. E quando parla Renzi, parla il Gruppo Bilderberg, di cui l’ex premier è membro effettivo dallo scorso anno (leggi qui…). Tra le questioni discusse nella riunione del 2019 vi era per l’appunto “un ordine strategico stabile”, che oggi sappiamo cosa significa, cioè dittatura sanitaria. Ora dato che dall’inizio dell’anno il nostro Paese è stato usato come un laboratorio per testare le conseguenze di una pandemia dal punto di vista sanitario, economico e sociale e che il vaccino è in fase di lancio, si è passati allo step successivo: obbligatorietà del vaccino per capire come reagisce la popolazione.

Per rendere obbligatorio il vaccino serve una legge del Parlamento. Lo prescrive l’art. 23 della Costituzione. Per aggirare l’ostacolo, si sta pensando di usare l’arma del dpcm di Conte visto che formalmente l’Italia è in stato di emergenza sanitaria (almeno fino al 15 ottobre, ma già si parla di proroga al 31 dicembre). Una mossa del genere potrebbe avere conseguenze significative per la tenuta dell’ordine pubblico. Inoltre, quand’anche non scattasse una rivoluzione violenta (se due milioni di persone circondassero palazzo Chigi, Conte dovrebbe scappare in elicottero come fece Ceausescu in Romania nella rivoluzione del 1989) sarebbe difficile costringere la gente a farsi vaccinare.

Secondo sondaggi recenti, metà della popolazione è contraria. L’altra metà dovrebbe essere costretta con la minaccia di sanzioni, come la perdita della potestà sui figli, il licenziamento dal lavoro, accuse penali, ecc. Ma anche questo tipo di strategia potrebbe determinare una reazione violenta della gente, dato che il vaccino è un farmaco pericoloso per definizione e soprattutto questo che sarà messo in commercio con una drastica riduzione dei tempi di sperimentazione. Per tacere delle voci sulla riduzione della popolazione mondiale (quale occasione migliore se non quella dell’uso di un vaccino che sarà distribuito a tutto il Pianeta?). 

Fonte: https://formazioneconcorsimagistratura.blogspot.com/.

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Marcello Pamio

Dopo aver sbagliato tutto nella gestione della psico-pandemia e aver contribuito a creare danni enormi (economici e sanitari) al mondo intero per via dei consigli contraddittori; dopo aver messo al bando una terapia funzionante come l’idrossiclorochina basandosi su uno studio pubblicato da Lancet dichiaratamente fraudolento; dopo essere stata comprata da un ente privato come la Fondazione Bill & Melinda Gates, l’Oms cosa fa? L’organizzazione invece di sciogliersi e salutare tutti, istituisce una Commissione con il compito di “raccomandare” gli investimenti e le riforme “per migliorare i sistemi sanitari e di protezione sociale” dei vari Paesi europei.

Sapere che una commissione esterna controllerà i soldi destinati al miglioramento dei sistemi sanitari e della protezione dei sudditi al tempo del corona, chiude un po’ lo stomaco. Ma quando si viene a conoscere che la “Poltrona Covid”, la presidenza della commissione è stata destinata al cyborg con loden blu: Mario Monti, la stretta si trasforma in veri e propri sforzi di vomito!

Ricordiamo che il professore anaffettivo per antonomasia, l’essere privo di empatia umana è stato uno dei politici più proficui nella distruzione sistematica di questo paese.

Gesuita fin nel midollo, ha lavorato a Yale (nota università dell’elité anglosassone), è stato uomo di punta di una delle banche più potenti del globo, la Goldman Sachs, membro del Bilderberg Group ed è anche Presidente europeo della Commissione Trilaterale (una specie di massoneria ultraliberista ispirata da David Rockefeller e Henry Kissinger). Monti figura anche nel comitato esecutivo del gruppo Aspen Institute Italia, un’altra struttura abbastanza ambigua finanziata dalle Fondazioni Ford e Rockefeller.

Mario Monti ad un incontro segreto degli Gruppo Bilderberg

Questo individuo dovrà consigliare all’Europa le mosse da attuare per uscire dalla situazione o, come direbbero i mal-pensanti, farci sprofondare sempre più nel baratro! Responsabilità enorme visti soprattutto gli interessi economici che gravitano attorno al virus…

Una tale cieca sfiducia è dettata sia dal curriculun vitae di Monti, sia da una memoria umorale e cellulare: il suo governo infatti è ancora impresso a caldo nelle ghiandole lacrimali e nelle vene del popolo italiano, almeno di coloro che ancora pensano e usano l’encefalo.

Fonte: https://disinformazione.it/.

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AVV HAINTZ: RECHTLICHE INITIATIVEN. MANIFESTAZIONI A BERLINO, INIZIATIVE LEGALl C0NTR0 LA DITTATURA!

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Almanacco di settembre 2019

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di Marcello Pamio
Prima di godersi il quadro geopolitico generale che lentamente sta prendendo forma è necessario fare un saltino indietro di qualche mese, ed esattamente dal 30 maggio al 2 giugno all’hotel Montreux Palace di Vaud in Svizzera. Nella cittadina elvetica affacciata sul lago di Ginevra, si è svolto l’annuale incontro segreto del Gruppo Bilderberg.
Quest’anno tra gli ospiti italiani, a parte l’immarcescibile Lilli Gruber, ha fatto la sua apparizione anche il figliol prodigo Matteo Renzi, il quale è stato invitato dall’élite per ricevere ordini sul prossimo governo italiano e sulla crescente e pericolosa ondata di populismo in Italia.

Ma andiamo per ordine: alle ultime elezioni parlamentari del 4 marzo 2018, il popolo ha votato e in cattedra sono saliti due partiti agli antipodi: Lega e Movimento 5 stelle!

Tutto ovviamente secondo copione, tutto secondo la scriteriata legge elettorale, che impedisce de facto un governo stabile.
Ma il Sistema forse non aveva calcolato l’inarrestabile consenso popolare ottenuto da Matteo Salvini, dettato solo da un profondo malessere generale: della serie la gente iniziava ad avere le palle piene di un Sistema parassitario e mafioso. Così sempre più persone hanno iniziato a seguirlo e soprattutto a credergli. In pratica si stava alimentando un sentimento nazionalista (definito dai media sovranismo), cosa pericolosissima per il Sistema! Pericolo che doveva essere fermato quanto prima.

Anche perché la massoneria franco-tedesca (rappresentata dalla doppia M: Merkel-Macron) non poteva permettere che l’Italia tornasse ad essere la locomotiva economica quale era prima dell’euro; dovevano impedire che tornasse a competere con le loro industrie.

A febbraio 2019 al G7 a Davos, Giuseppe Conte (uomo vicino al vaticano) viene pizzicato dalle telecamere a chiedere aiuto alla Merkel. Quindi abbiamo il premier di uno stato “democratico” che chiede aiuto alla massoneria tedesca, proprio quella che sta affossando l’Italia!

Ma tutti i sondaggi continuavano ad essere a favore di Salvini, mentre i pentastellati perdevano punti costantemente, per cui necessitavano interventi anche dall’interno…

Inizia così il boicottaggio del M5S: politica di totale ostruzionismo nei confronti delle proposte leghiste, come la chiusura dei porti, flat tax, grandi opere, ecc.
L’operazione chirurgica della «Sea Watch» è un esempio illuminante per chi ha ancora il cervello funzionante. Il Sistema ha pagato una squinternata ragazza tedesca per compiere una missione che diventerà la testa di ariete per la distruzione del nemico leghista: doveva prelevare immigrati dalle coste libiche (come fanno tutte le ong) per trasportarli in Italia in barba alle leggi nazionali e internazionali. Doveva proprio violare le leggi, per scatenare la reazione di una parte del governo…
Oggi sappiamo – come ha rivelato l’ex capo dei servizi segreti tedesco Maassen – che la comandante Carola è stata inviata (e pagata) dalla Germania per volontà della stessa Merkel.

Stiamo parlando di un gravissimo incidente diplomatico, di cui nessuno però ha sottolineato la portata, forse perché non viviamo in un paese democratico e sovrano.

I capetti del M5S sapevano benissimo di andare contro gli interessi degli italiani e dello Stato, ma stavano eseguendo gli ordini che arrivano dall’alto. In premio avrebbero ricevuto potere, soldi e qualche poltroncina…

Ricordiamo che il M5S è nato all’ombra del giustizialismo di Tangentopoli, è il topolino partorito dalla Piramide: il classico movimento «anti-sistema» creato dal Sistema stesso, nato con lo scopo di assorbire e convogliare la rabbia, il malcontento sempre più crescente tra milioni di italiani.

Proprio per questo compito furono cooptati Beppe Grillo e la Casaleggio associati.
Era cruciale incanalare il malessere della gente, dando l’illusione del “cambiamento”…

Non ha molto senso a questo punto sapere se Salvini era consapevole o meno di tutto questo diabolico disegno, perché TUTTI fanno parte del meccanismo.

Va detto a onore del vero che la governance del paese era sempre più difficile a causa dei conflitti interni tra le forze politiche (Lega e M5S), per non parlare delle contromanovre e boicottaggi degli stellini: ma può essere questa una valida motivazione per far cadere il governo?
Ovviamente Salvini ha ricevuto ordini ben precisi di togliersi di mezzo al momento opportuno!

Ma mentre il Movimento di Grillo ha ricevuto ordini dalla cricca europea, dalla massoneria che gestisce la finanza internazionale, Salvini da chi li ha ricevuti? Sicuramente non dalla medesima parte, perché egli era inviso proprio per quello che stava smuovendo a livello di pancia degli italiani, quindi cosa rimane? Forse l’America di Trump.

Possiamo dire qualsiasi cosa su The Donald, ma non che con la sua elezione presidenziale non si siano scompigliate tutte le carte del gioco della politica e dell’economia.
Non erano mai venuti fuori così tanti scandali di pedofilia come in questo periodo, e non può essere una banale coincidenza. Piaccia o non piaccia The President è consigliato da personalità potenti e molto astute…
Trump infatti non doveva essere eletto perché il «Deep State» («Potere profondo», il «Sistema», il «Governo ombra») che comanda da decenni aveva puntato su Hillary Clinton.
La Clinton è una marionetta del Sistema, mentre Trump no, per questo è pericolosissimo.
Tornando in Europa, il 22 gennaio 2019 sempre la cricca franco-tedesca ha firmato un trattato di cooperazione tra i due paesi, detto «Trattato di Aquisgrana», proprio per consolidare gli impegni europeisti e contrastare l’America.
La risposta minacciosa della Casa Bianca non si è fatta attendere: dazi all’industria automobilistica tedesca Volkswagen che potrebbero costare all’azienda qualcosa come 2,5 miliardi di euro all’anno, e dazi ai vini francesi. Mossa a dir poco geniale!
A ottobre c’è anche la Brexit che metterà a dura prova non solo Francia e Germania ma l’intera unità d’Europa! Boris Johnson sembra mettercela tutta per portare fuori dalla gabbia europea il Regno di Sua Maestà, e nonostante il fortissimo ostruzionismo interno, dovrebbe farcela!

Qui da noi la goccia che ha fatto traboccare il vaso governativo, togliendo una volta per tutte il velo di Maya dell’illusione, è stata il voto in Europa del M5S a favore di Ursula von der Leyen a Presidente della Commissione Europea. La candidata guarda caso proprio della Merkel e Macron.

L’unica spiegazione plausibile del perché il Movimento ha appoggiato la tedesca, era perché doveva farlo. Punto.
Arriviamo ai primi di settembre con la ridicola votazione interna al Movimento, mediante la «Piattaforma Rousseau», un programma privato gestito e controllato da Grillo e Casaleggio.
Il risultato era scontato e infatti quasi l’80% dei votanti “avrebbe” detto SI al tradimento degli ideali grillini con l’unione tra i due partiti che più si odiavano. Ma gli ordini sono ordini e pur di spegnere il risveglio delle coscienze del popolo italiano bisognava che passasse il SI.
Sicuramente hanno “ritoccato” i risultati (per giunta arrivati dopo ben 1 ora dal termine, cosa questa assurda per una consultazione elettronica, ma aveva bisogno di un po’ di tempo per “correggere” gli errori…) perché moltissimi grillini non erano e non sono d’accordo!
Ma grazie a questa falsa votazione, il M5S è riuscito ad evitare al popolo sovrano nuove elezioni e far tornare al governo (senza che nessuno li abbia votati, come gli ultimi 4 governi) il PD, cioè il partito più indecente che ci sia, quello delle banche, dell’immigrazione di massa, delle massonerie, corporazioni e cooperative. Il partito collegato a Renzi, uomo gestito dal Gruppo Bilderberg
Va detto a questo punto che a livello geopolitico europeo è in atto una guerra senza frontiere tra vari gruppi di Potere…
Un centro è certamente rappresentato dalle massonerie franco-tedesche, quelle che hanno strutturato a loro immagine e somiglianza la carta e i diritti dell’Unione europea.
Poi c’è la City di Londra e l’America che rappresentano due potenti centri nevralgici (la City, Wall-Street e la massoneria RSAA), ultimo ma non per importanza, il polo vaticano dei gesuiti.
Non è a caso che tutti i politicanti alla fine devono sempre passare a ricevere il consenso dalla «monarchia assoluta» gesuitica…
Quindi tedeschi e francesi vogliono a tutti i costi mantenere il controllo sull’Europa, aprendo la strada alla ricchissima Cina. E non a caso la «Via della seta» è un progetto multimiliardario finanziato dai cinesi, ma anche da vari paesi tra cui l’Italia. Si tratta di un corridoio commerciale, appoggiato anche dal nuovo governo PD-M5S, che spalancherebbe le porte al mondo «Made in Cina». Ma all’America una simile apertura non va giù, e proprio per questo stanno lavorando anche sotto banco, per impedirne la realizzazione.
La clessidra che scandisce il tempo a disposizione del “governo della vergogna” è stata girata, e tra scandali internazionali come spygate, pedofilia, pedosatanismo e altri…ne vedremo delle belle prossimamente su questo canale…

I voltagabbana. E se li minacciassero?

Questo pezzo è ironico e vietato ai cretini. Dunque, non leggetelo. Inoltre, essendo ironico, è tutta fuffa, ricco di suggestioni non comprovate. Insomma, dai, siccome non avete senso dell’umorismo, evitatelo.
Fatta la doverosa premessa, andiamo all’allegra ipotesi bufalara. Tutto parte da una riflessione facebookiana di qualche tempo fa che riguardava la possibilità che la piattaforma Rousseau non potesse esprimere la reale posizione politica degli iscritti al Movimento 5 Stelle, ipotizzando dunque la sua “manipolabilità”.
L’articolo continua QUI

La democrazia sta per collassare

di Gianluca Riccio

Negli anni ’80 scovò la tendenza degli elettori a votare qualcuno solo per il suo aspetto. Oggi scruta nel futuro della democrazia. E non la vede più.
La democrazia potrebbe essere in dirittura d’arrivo, rimpiazzata da una rete globale di stati autoritari.
Shawn Rosenberg, uno stimato psicologo all’Università della California ha disorientato la platea dell’ultimo meeting della Società Internazionale di Psicologia Politica tenutosi a Lisbona.

Il professore 68enne non è nuovo ad analisi del genere: negli anni ’80 un suo studio mostrò come molto elettori scelgano i candidati solo sulla base del loro aspetto. Secca dirlo, sollevò molte polemiche ma aveva ragione.

Questa volta Rosenberg ha presentato uno studio ancora più articolato che spazia tra la neurologia e la geopolitica, passando per la futurologia. Se disponessi di sole 6 parole potrei riassumere con un concetto molto semplice: la democrazia sta divorando sé stessa, e presto terminerà il suo pasto.

In ultima istanza, nel suo studio Rosenberg ha predetto la fine imminente della democrazia. L’articolo continua QUI
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